Recensione libri

Recensione: “I sogni e i desideri” di Eloisa James (serie Lieto Fine #4.5)

Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “I sogni e i desideri” di Eloisa James (serie Lieto Fine #4.5)

Due incredibili, sensualissime storie legate dal potere dell’amore, in cui i gentiluomini protagonisti scoprono a loro spese che i pericoli più temibili non si celano nelle profondità delle acque, ma negli equivoci che da sempre insidiano il cuore degli amanti. Due uomini, Griffin e Colin, che tornano da viaggi diversi e interminabili, e che vogliono rimediare alle incertezze disseminate nell’animo delle rispettive innamorate, Phoebe e Grace. In Sedotta da un pirata e Con questo bacio, Eloisa James dipinge con destrezza i lati nascosti dell’animo umano, svelando col tocco fatato dell’acquerello le tonalità inafferrabili del sentimento più volubile e oscuro: l’amore.

Come diavolo farai ad adattarti all’alta società?”

“Pensi che il mio tatuaggio non piacerà?” James rise di nuovo, ardito come quando per la prima volta aveva affrontato Griffin e la sua orda di pirati.

“Parlerò del visconte Moncrieff se qualcuno mi guarderà storto. E magari, chissà, tu e io riusciremo a lanciare una moda.”

“Mio padre è ancora vivo,” rispose Griffin, incerto se prendersi la briga di accomodarsi sulla poltrona o no. Alzarsi, dopo, era sempre un problema.

“Non sono visconte.”

“Sua Signoria non vivrà per sempre. Un giorno ci ritroveremo vecchi, incanutiti e tatuati a discutere animatamente alla Camera dei Lord di una legge sul granturco.” Griffin imprecò e si girò verso la porta. Se il cugino voleva illudersi che ritornare alla civiltà sarebbe stato facile, che lo facesse pure. Erano finiti i giorni in cui ognuno era il braccio destro dell’altro, il compagno fidato, il fratello di sangue.

“Cugino.” James lo aveva raggiunto con la grazia silenziosa che tante volte gli era stata utile durante le schermaglie in mare. “Quando ti rivedrò?”

Griffin si strinse nelle spalle. “La settimana prossima, magari. Non so neanche se mia moglie mi permetterà di varcare la soglia di casa. La tua ha già detto di volersene andare. Potremmo essere entrambi impegnati nella ricerca non soltanto di una nuova dimora, ma anche di una nuova consorte.”

James ridacchiò. “Sei scoraggiato? Il capitano della Flying Pop

In questo libro ci sono due racconti che si agganciano alla serie “Lieto fine” e in special modo al libro “Beata ingenuità”, che vede James Ryburn, Conte di Islay ed erede del Duca di Ashbrook, tentare di riconquistare la sua Duchessa. James infatti, dopo un litigio era andato per mare diventando un famoso pirata, veleggiando assieme all’amico Sir Griffin Barry. Le loro due navi ben presto erano diventate famose, ma una ferita quasi mortale inferta a James aveva convinto i due nobili a chiedere il perdono del re e tornare in patria nel tentativo di farsi perdonare dalle loro mogli, che da anni non hanno avuto più loro notizie. Fra i due, pende anche una scommessa su chi sarebbe stato in grado di farsi perdonare in meno tempo.

In Sedotta da un pirata vediamo Griffin tornare a casa e scoprire con costernazione, che la donna che ha lasciato la notte stessa delle nozze, senza essere riuscito data la giovane età a deflorare, ha ora ben tre bambini e vive felicemente senza di lui. Il loro è uno degli incontri più divertenti di sempre. Ammaliato dalla sua sposa, che all’epoca del matrimonio non conosceva e non aveva mai visto prima, per tutta la cerimonia era stato preda di una forte emozione. L’aveva trovata bellissima, ma con i suoi tre anni in più gli incuteva anche molta soggezione e questo gli aveva impedito di comprendere bene il suo nome. In suo ricordo aveva così battezzato le sue navi col nome sbagliato, facendosi fare anche un bel tatuaggio. Phoebe, d’altro canto, fatica moltissimo a trovare in lui qualcosa del timido ragazzino diciasettenne che aveva sposato e che in preda alla vergogna era fuggito, finendo poi caricato a forza su una nave, dopo essersi ubriacato. Ma Griffin non intende rinunciare a quella donna che in fondo ha sempre amato, ed è deciso a farsi perdonare per i 14 anni che ha passato lontano da lei.

È un racconto molto breve, e i personaggi per quanto simpatici non riescono a esprimersi al meglio, ma risulta comunque romantico e molto godibile con alcune scene passionali ben scritte, e che introduce i tre bambini di Phoebe, che risulteranno poi essere i protagonisti del racconto successivo, un po’ più lungo e articolato.

In Con questo bacio abbiamo modo di scoprire come durante gli anni, la famiglia del Duca di Ashbrook e quella di Sir Barry siano sempre rimaste in contatto, passando due mesi all’anno insieme riuniti sotto lo stesso tetto. I nostri due redenti pirati sono ancora uomini estremamente affascinanti, e continuano a sedurre incessantemente le donne che hanno dovuto così tanto penare per riconquistare. I figli sono ormai cresciuti, e il più grande dei Barry, Colin, ha seguito le orme paterne e il suo amore per il mare entrando nella Royal Navy. Ed è al suo ritorno a casa in licenza che si rende conto di quanto le figlie del Duca siano cresciute: Lily che tutti hanno sempre considerato una bellissima monella sta diventando una vera bellezza, mentre Grace, la maggiore, è molto più calma e riflessiva e ha sempre avuto per Colin una vera e propria venerazione. Quando il giovane ritorna in mare, dopo averle confidato che le battaglie e le morti a cui è costretto ad assistere sono sempre più difficili da dimenticare, Grace comincia a scrivergli lunghe lettere per rallegrarlo a cui il giovane risponde con brevi missive ed accenni alla sua vita. Grace si illude, lo aspetta, ma il ritorno di Colin è ben diverso da ciò che lei sperava: la bella Lily lo conquista, e per lei sembra non ci siano più speranze, ma la vita è piena di sorprese e Grace non è una ragazza che si arrende.

Nonostante non arrivi a essere un vero e proprio libro, questo racconto riesce ad essere interessante. I personaggi delle due sorelle sono molto ben caratterizzati e persino Lily riesce a essere un personaggio piacevole, anche se molto più frivolo della sorella. Grace è una ragazza dolce che brillerebbe se non fosse offuscata da questa sorella così espansiva e solare, che attira tutti nella sua scia come un pifferaio. È una ragazza tenace, sicura dei suoi sentimenti, e Colin riesce a ferirla moltissimo. In effetti per gran parte del racconto sembra che il giovane la sfrutti per avere un attimo di pace, inconsapevole dei sentimenti che la giovane prova per lui, dimostrando un grande egoismo, anche se ben presto si renderà conto di avere fatto un grosso errore. Non vi nascondo che è un personaggio che ho avuto spesso la tentazione di schiaffeggiare per farlo rinsavire. Ma alla fine non si può fare a meno di perdonarlo.

È un racconto carino che si legge con piacere e tutto sommato ho passato davvero delle ore piacevoli in compagnia di questi personaggi. La scrittura della James è molto bella e questo libro ha la sua limitazione solo nella brevità di queste due storie che non permettono una trama troppo ricca di avvenimenti e in cui tutto procede fin troppo velocemente. Se si può leggere come stand-alone, avere letto “Beata ingenuità” ci permette una conoscenza più approfondita di James e della sua Duchessa, e ci fa incontrare un Colin all’apice della sua carriera di pirata. Non amo particolarmente i racconti, li trovo sempre un po’ deludenti e frettolosi, ma l’autrice è brava e questo libro merita una possibilità.

#1  Il bacio di mezzanotte

#2  La resa di Piers

#3  La duchessa perfetta

#4  Beata ingenuità

#5  La fanciulla nella torre

#4.5 e #5.5  I sogni e i desideri 

 

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio