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Recensione: Come il cielo a mezzanotte di Adele Vieri Castellano

 

 

 

Titolo: Come il cielo a mezzanotte

Autore: Adele Vieri Castellano

Genere: Romance contemporaneo

Ambientazione: Italia, Milano, lago di Como
Pubblicazione: Self Publishing
Stand Alone: nel romanzo compaiono alcuni personaggi della serie Legio Patria Nostra
Livello di sensualità: Medio

Data di uscita 12 Maggio 2022

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Gaia Martinelli, veterinario specializzato in pet therapy, ha una nuova sfida da affrontare: una piccola paziente che non parla più in seguito allo spaventoso incendio in cui hanno perso la vita entrambi i genitori. Nella moderna clinica milanese in cui verrà assunta, Gaia dovrà confrontarsi con Matteo Roversi, affermato chirurgo ricostruttivo che ha fatto del lavoro la sua missione. Quest’ultimo non le renderà la vita facile, tanto meno lo faranno coloro che hanno deciso che la vita della bambina rappresenta una minaccia.

Bentornate Fenici!

Ho avuto il piacere di leggere l’ennesima fatica della nostra cara Adele. Capolavoro!

Vi innamorerete!

Il libro è un second chance, uno di quelli che adoro, soprattutto se sono costruiti bene e Adele è una maestra in questo.

Matteo Roversi è un chirurgo plastico specializzato nel ricostruire i tessuti ustionati. Ha un passato oscuro, una ferita dentro che ancora non si è rimarginata. Indossa una “maschera” con tutti quelli che gli sono attorno ma quando è solo, è solo un uomo vuoto.

Ve l’ho detto che è bello come un Dio greco? (sorry, ma la recensora deve SEMPRE dire la sua).

Gaia Martinelli è una veterinaria fermamente convinta che gli animali possano aiutare le persone a superare grandi traumi o disturbi post traumatici con la pet therapy. Caratterialmente è il contrario di Matteo: se lui è chiuso e quasi cinico, lei è aperta e solare.

I nostri due protagonisti si “scontrano” con uno screzio dovuto a Zar, un cagnolone incrociato tra un pastore del Caucaso e una razza non ben definita che quasi distrugge il suv del doc. ma non c’è solo Zar, anche Bice, una bellissima Collie o pastore scozzese. (Ho amato! Mi sembrava di vedere me per certi aspetti di Gaia).

Li unirà una bimba, Sonia, vittima di un incendio dove ha perso i genitori e da allora non parla più.

Questo libro ti cattura fin dalle prime righe, ti immergi perché vuoi sapere come va avanti ma… porca miseria! Ti rendi conto che hai fatto di nuovo l’una! (In realtà, ho impiegato molto meno a leggerlo).

Matteo è un uomo spezzato, diventato anaffettivo dopo una grande perdita. Non si è legato più a nessuno, con le donne cerca solo un mero sfogo sessuale. Non vuole relazioni. Le uniche creature femminili che hanno il potere di penetrare la sua corazza sono la bambina, Sonia, e Gaia, il cane, che, come una palla demolitrice, ha frantumato tutte le sue difese.  

Vi innamorate di ogni personaggio, anche dei secondari e ritroverete anche gli altri della Legio. Perché per chi non ricordasse, Roversi è stato il dottore che ha salvato la vita di Riccardo Gardini.

Gaia come vi dicevo, per molti versi mi ricorda me (a livello caratteriale), però cavolo, mica mi capita di incontrare uno gnocco stratosferico dagli occhi verdi e dalle mani da chirurgo (perché diciamoci la verità, mani sexy), ora Adele, ho pure il kink delle mani fighe, gna faccio!

Questo libro è un percorso di guarigione dello spirito e dell’anima. Matteo che deve rinascere e Gaia che deve aprirsi all’amore senza avere più paura di relazioni sbagliate. E Sonia deve ritrovare la parola e il suo essere bambina.

“Quell’uomo aveva qualcosa di indefinibile e misterioso, come il cielo a mezzanotte quando cala il silenzio e il buio è profondo, insondabile.”

 La vostra Mal ha apprezzato particolarmente questo romanzo (e no, non mi riferisco alla gnokkanza che trasuda da ogni pagina), amo Adele per il suo modo di coinvolgerti, le sue descrizioni mai noiose che sanno prenderti e come dice quel detto? “La vecchia non voleva morire perché doveva ancora imparare” e io sono quella vecchia, desiderosa sempre di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno.

Non vi dirò tutto ma sappiate che questo spin off della Legio non sfigura con i suoi fratelli, ne è pienamente all’altezza, amerete ogni parola e la storia che si dipana man mano che andrete avanti.

Ora, beh, ora c’è la vostra Mal birichina, lo sapete quella non manca mai!

Adele, sappi che ti lovvo all’ennesima potenza e mettermi Corvino, Riccardo e Matteo… poi ho pensato che fosse il caldo qui a Torino… ehm, no! Posso fare un sandwich tra Corvino e Matteo? Chiedo per un’amica.

Ma che figo è? Aggiungo il doc al mio harem personale.

La vostra Mal approva in pieno, resterete soddisfatte di questo libro e lo amerete come l’ho amato io.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

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