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Recensione: Cercami come un Lupo nella notte di Giulia Amaranto

Titolo: Cercami come un Lupo nella notte

Autore: Giulia Amaranto

Editrice: Independently published

Genere: Erotico paranormal

Data di uscita: 29 novembre 2020

In un paesino di montagna, la giovane Agnese viene inseguita da un lupo. Sono momenti di panico, tanto che perde i sensi e cade nella neve. Quando rinviene, si ritrova faccia a faccia con il lupo e i suoi occhi screziati di viola: all’improvviso sente cambiare qualcosa dentro di sé. Quegli stessi occhi li ritroverà in uno sconosciuto che si presenta nella sua bottega e che farà qualcosa che la lascerà senza parole. L’erotismo di Agnese si risveglia in modo incontrollabile. Si accende in lei una passione travolgente che la porterà ad avere incontri sessuali piccanti…

Un racconto erotico italiano con scene di sesso esplicito.

Lui era lì davanti, con il cappello che metteva in ombra i suoi occhi viola screziati di nero. Insieme a un alito del vento gelido di dicembre, entrò anche il calore incendiario del suo corpo che aspettava il mio. Mi feci da parte, quel tanto necessario per farlo entrare, poi richiusi la porta alle nostre spalle…

Avevo già letto qualcosa di Giulia Amaranto e avevo tenuto nota di una buona penna, anche se con qualche passo da fare ancora sull’intreccio, le caratterizzazioni e i finali. Dopo aver letto anche questo secondo, mi sono fatta l’idea che i suoi racconti nascano da immagini mentali molto vivide e cariche di emozioni intense, a cui è capace di dare forma scritta con una calda e sensibile accuratezza lessicale.

Manca forse, per lo meno nelle due letture in cui mi sono imbattuta, una cornice strutturata che permetta di sviluppare la storia in qualcosa  di più lungo e complesso, con lavoro profondo su caratterizzazioni e sviluppi narrativi.

Stavolta però parliamo di un racconto erotico, che si posiziona quindi in un genere che non necessariamente ha bisogno di trame complicate e grandi punti di svolta. Brevissimo e molto piccante, la narrazione è ridotta all’osso e sfrutta la perversione del fare sesso con uno sconosciuto potenzialmente ambiguo, dato che fa parte sia del mondo umano che di quello animale. Un uomo selvatico, istintivo, che risveglia la sessualità naturale della protagonista e alimenta la sua attrazione per gli uomini che le stanno intorno, in particolare il cugino. Questo piccolo ammiccamento incestuoso serve solo ad alzare le tacche della temperatura.

Mi piace come stile, peccato per qualche scivolone su termini volgari poco femminili che stridono un po’ rispetto alle descrizioni carnali degli amplessi. Trovo che, senza ambire a essere un compendio psicologico o introspettivo, sia un testo che solletichi una sessualità aperta e disinvolta, istintuale nell’uomo quanto negli animali, e che risponda perfettamente a ciò che ci si aspetta da questa lettura piccante.

Posai la mia tazzina sul tavolo. Mi alzai dalla sedia e mi curvai su Francesco, per prendergli la mano. La avvicinai alle mie labbra. Percepii la sua lieve agitazione. Ci fu una impercettibile resistenza, da parte sua, una respirazione che cominciava a farsi più rapida. Lo guardai, come cercando il suo consenso, ma senza aspettare un istante di più, leccai il dorso della sua mano, esattamente come aveva fatto quell’uomo.

(Tratto dal libro)

Generico, ma per evitare tante ripetizioni

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