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Recensione: “Finché non mi vedrai volare” di Sylar Gilmore

Care fenicette, oggi la nostra Aina ci parla del libro “Finché non mi vedrai volare” di Sylar Gilmore

Delicata. Cruda. Passionale. Una dolce e amara storia d’amore al maschile dove è racchiusa tutta la ancor difficile vita di un ragazzo gay: la prostituzione, l’umiliazione, le mille difficoltà sia economiche che esistenziali. La vita però è fatta di speranza, guai non averla! E il riscatto c’è per tutti coloro che lo inseguono, che desiderano volare alto nel cielo. Luca e S. due uomini che hanno bisogno uno dell’altro, che lottano, che sbagliano, che si scontrano. Che si amano. Se anche voi pensate che l’amore vince sempre, godetevi questa bella storia! VIETATO AI MINORI DI ANNI 18

Fonte della Trama: Amazon

Un ragazzo, S., si racconta come se stesse trascrivendo su un diario le cose della sua vita che ritiene importanti. Per parlare di sé, per capirsi, per annotare e approfondire. La sua voce è cruda, maschile, scanzonata, con quell’esuberanza e sicurezza che ha maturato facendo il marchettaro; ma è anche piena di tenerezza e insicurezza, sentimenti che deve nascondere agli altri e al ragazzo con cui vuole stare.
Le emozioni sono dosate e lasciate intendere, ma non per questo i fatti ci appaiono meno importanti o meno toccanti.
È un racconto a suo modo romantico: non ci sono cliché o dichiarazioni melense, ma silenzi significativi e pene d’amore.
La sua vita da prostituto non è sbandierata, ma raccontata con episodi, con dettagli di come ha usato gli altri ed è stato usato, di ciò che ha imparato sugli uomini e sul sesso. Il suo raccontarsi non censura l’umiliazione né la consapevolezza derivante dall’esperienza. Delizioso il momento in cui ha fatto l’amore per la prima volta, e ha riconosciuto un gusto diverso dal fare sesso.
È una storia di crescita personale, ma anche di coppia. Un equilibrato mix tra sesso, sentimenti, tenerezza, sogni e forza morale.
Consigliato.

“È lì che ho realizzato con certezza e senza più dubbi che una parte della mia vita finiva e ne iniziava una nuova. Luca è il mio uomo. È per questo che faccio attenzione a non ferirlo, a non prenderlo troppo in giro, a sopportare cose per cui manderei subito affanculo qualcun altro. Luca è il mio uomo e il solo dirlo mi commuove.”

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