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Una serata al cinema: Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali regia di Tim Burton

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Anno: 2016
Soggetto: Ransom Riggs (romanzo)
Titolo originale: Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children
Sceneggiatura: Jane Goldman
Produttore: Peter Chernin, Jenno Topping
Fotografia: Bruno Delbonnel
Effetti speciali: Christopher Hubbard
Musiche: Michael Higham, Matthew Margeson
Scenografia: Gavin Bocquet

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Eva Green: Miss Peregrine
Asa Butterfield: Jacob ‘Jake’ Portman
Ella Purnell: Emma Bloom
Samuel L. Jackson: sig. Barron
Finlay MacMillan: Enoch O’Connor
Judi Dench: Miss Esmeralda Avocet
Terence Stamp: Abraham Portman
Rupert Everett: John Lemmon
Allison Janney: dott.ssa Golan
Chris O’Dowd: Franklin Portman
Kim Dickens: Maryann Portman
Lauren McCrostie: Olive Abraholos Elephanta

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Quando l’amato nonno lascia a Jake indizi su un mistero che attraversa mondi e tempi alternativi, il ragazzo si ritroverà in un luogo magico noto come La casa per bambini speciali di Miss Peregrine. Ma il mistero si infittisce quando Jake conoscerà gli abitanti della casa, i loro poteri speciali e i loro potenti nemici. Alla fine scoprirà che solo la sua “peculiarità” potrà salvare i suoi nuovi amici.

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Possibili spoiler

Forse ho avuto “fortuna”, forse mi è andata bene visto che sono andato a vedermi questo film senza conoscere né tantomeno aver letto il libro… fatto sta che sono uscito dalla sala con la sensazione di una storia semplice, carina e senza nessun tipo di pretesa; e di pretese non ce ne devono mica essere su un film del genere!

Siamo nel nostro mondo, ai giorni nostri, e ci vengono presentate quelle che potrebbero essere definite come “case di accoglienza”, luoghi dove vengono ospitati (e celati a un mondo che, come al solito, non esiterebbe a marchiarli come freak o peggio dar loro la caccia) dei bambini, ognuno di essi con una peculiarità che li rende unici; volendo fare una forzatura potremmo definirli come X-men ambientati ad Hogwarts 😉
Le caratteristiche che li rendono unici sono tra le più disparate ed eccentriche e spesso sono tutt’altro che superpoteri: si va dalla classica super-forza o alle mani che incendiano tutto quello che toccano, passando per un ragazza che ha il controllo dell’aria, ma che allo stesso tempo non ha un peso corporeo ed è costretta a usare delle scarpe di piombo… abbiamo poi due gemellini che non possono mostrarsi in volto e una bambina che ha il controllo delle piante, ma anche un piccolo frugoletto dai riccioli biondi che però, sulla nuca, ha le fauci di un mostro!
Chiudiamo in bellezza con un ragazzo invisibile, un altro che riesce a mostrare i propri sogni, un bambino con uno sciame di api che vivono dentro la sua bocca e, infine, a mio avviso quello con la particolarità più inquietante: ovvero la possibilità di dare la vita a qualsiasi oggetto inanimato!

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È capibile quindi che, tra poteri incontrollabili, l’innocenza dell’età e i traumi che ne possono conseguire, questi ragazzi non possono di certo vagare per i loro paesi come se niente fosse! Ed ecco allora che entrano in gioco le Ymbrine, tra cui Miss Peregrine, in sostanza delle Animagus (passatemi la licenza Potteriana), con però una grande peculiarità, ovvero quella di poter creare dei loop temporali nei quali far vivere i propri ragazzi in pace e al sicuro da ogni minaccia umana… o quasi.

In storie come queste non può certo mancare l’eroe di turno che, al contrario di come può sembrare dal titolo, non è assolutamente Miss Peregrine, bensì Jacob, un ragazzo che, attraverso un lutto in famiglia, scopre di appartenere proprio a quel mondo di cui tanto gli aveva narrato il nonno, con favole e racconti incredibili. La sua peculiarità a primo impatto può sembrare “banale”, ma si rivelerà molto importante e decisiva contro il cattivo di turno e contro quei mostri che, per sopravvivere, hanno iniziato una vera e propria caccia ai loop, alle case e ai bambini che ci vivono.

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Se dalla parte dei buoni c’è Eva Green (Miss Peregrine) che con le sue doti può tutto, dalla parte dei cattivi abbiamo Mr. Barron, interpretato da un’altra garanzia: Mr. Samuel L. Jackson.

Il cattivo è cattivo, veramente cattivo… un perfido Peculiare (un mutaforma) che, per i suoi folli esperimenti volti a ottenere la vita eterna, non esita a cacciare le Ymbrine e, per sopravvivere ai suoi tentativi falliti, a uccidere e “cibarsi” degli occhi dei bambini speciali sempre più a rischio.

Il film scorre bene, è piacevole e si vede la mano di un visionario come Tim Burton, anche se la sceneggiatura non è sua; si ride, ci si commuove e ci si spaventa il giusto, ma ricordiamoci sempre che si tratta della trasposizione di un Dark Fantasy e quindi non adatto ai più piccoli.
La storia è carina, forse fin troppo semplice nel suo sviluppo… a voler essere pignoli, visto che la pellicola non è per un pubblico di bambini, c’erano sicuramente le premesse per osare qualcosa di più e attingere da un best seller che ha sicuramente elementi da offrire; ma sono due ore di film che passano più che volentieri, con il classico lieto fine che ti lascia con la voglia di saperne di più di questi bambini, magari mettendo mano alla trilogia dei libri di Ransom Riggs!

 

Bambini accompagnati

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Recensione a cura di:

Iron

Editing a cura di:

Aléthéia

 

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