Una serata al cinema: “Aquaman”

Progetto grafico di AstreaLux
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America, Australia
Anno 2018
Durata 143 min
Genere azione, fantascienza, avventura, fantastico
Regia James Wan
Soggetto dai fumetti di Mort Weisinger e Paul Norris
storia di Geoff Johns, James Wan e Will Beall
Sceneggiatura David Leslie Johnson-McGoldrick, Will Beall
Casa di produzione DC Entertainment, Warner Bros.
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia Don Burgess
Montaggio Kirk M. Morri
Effetti speciali Brenden Barry Brown, Hauk Olafsson, Tony Watt
Musiche Rupert Gregson-Williams
Scenografia Bill Brzeski
Costumi Kym Barrett
Trucco Tess Natoli
Jason Momoa: Arthur Curry / Aquaman
Amber Heard: principessa Mera
Willem Dafoe: Nuidis Vulko
Yahya Abdul-Mateen II: David Hyde / Black Manta
Temuera Morrison: Thomas Curry
Nicole Kidman: regina Atlanna
Patrick Wilson: re Orm / Ocean Master
Dolph Lundgren: re Nereus
Otis Dhanji: Arthur Curry da bambino
Ludi Lin: Murk
Michael Beach: Jesse Kane
Randall Park: dott. Stephen Shin
Djimon Hounsou: re dei pescatori
Graham McTavish: Atlan
Julie Andrews: Karathen (voce nella versione originale)
Dopo gli eventi di Justice League, Arthur Curry, alias Aquaman, è costretto a fare ritorno ad Atlantide per impedire che il fratellastro Ocean Master dichiari guerra al mondo umano. Aquaman, con l’aiuto di Mera, dovrà fare il possibile per affrontare l’enorme sfida, che determinerà il destino di Atlantide e del resto del mondo.
Oggi la vostra Mal vi parlerà di Aquaman, film uscito ieri nelle sale italiane.
Film basato sul personaggio delle DC Comics e prodotto dalla Warner Bros. Le vicende si collocano dopo Justice League.
È la storia di Arthur Curry, alias Aquaman, figlio del guardiano del faro Thomas Curry e della regina di Atlantide, Atlanna. Tom salva la vita di Atlanna quando questa scappa dal suo mondo per evitare un matrimonio combinato. I due si innamorano e nasce Arthur.
Arthur è speciale, figlio di due mondi, ma si sente sempre un pesce fuor d’acqua (non è una battuta), vive sulla terra e rifiuta di accettare chi è veramente nonché il suo retaggio.
Nel mentre, ad Atlantide, il fratellastro di Arthur, Orm Marius, trama per diventare l’unico Re di Atlantide e di tutti i mari e Re Nereus si allea con lui. Per diventare Ocean Master deve avere l’appoggio di altri due regni tra i sette esistenti.
Ad Arthur non interessa ciò che accade negli abissi: perché mai dovrebbe difendere un popolo che lo considera un mezzosangue bastardo?? Sua madre si è sacrificata affinché lui potesse vivere; è morta perché lui è nato. Questo lo porta a credere che l’amore uccida ed è sfiduciato dai suoi stessi simili e anche dagli umani, ma tutti possono ricredersi, ovviamente.
Arthur viene convinto da Mera, figlia di re Nereus, a cercare il Tridente d’oro di re Atlan. Arrivati ad Atlantide, scopre che Nuidis Vulko, suo mentore e padre “adottivo”, trama contro Orm assieme a Mera. Il nostro eroe ha un primo scontro con il fratellastro in un duello con tanto di tridenti, ma quando sta per avere la peggio Mera lo salva, tradendo il suo stesso popolo e Orm a cui era promessa.
Intraprendono quindi un viaggio, una vera e propria caccia al tesoro, il cui “premio” finale sarà il Tridente d’oro di re Atlan.
Dal Sahara alla Sicilia, vengono braccati dai soldati della forza d’élite di Orm comandanti da Black Manta, ex pirata e mercenario, assetato di vendetta nei confronti dell’eroe. Assediati dal popolo dei Trench, creature che vivono negli abissi più profondi, si salvano oltrepassando un portale che li fa arrivare al Mare Nascosto, al centro della Terra.
Qui scopriamo che la regina Atlanna non è morta giustiziata, ma è sopravvissuta. La donna, felice di rivedere il figlio, gli spiega come poter prendere il Tridente, ma per farlo deve oltrepassare il guardiano, il Karathen.
Arthur ha paura, emozione umana, e non vuole essere Re, non sa nemmeno come si faccia. Ma la Regina, saggiamente, gli ricorda che Atlantide ha bisogno di qualcosa di più di un Re, Atlantide necessita di un Eroe. Riesce nell’impresa e rivendica la sua legittima eredità.
La guerra incombe: Orm per assoggettare i restanti regni e diventare Ocean Master, usa qualsiasi mezzo, uccide senza pietà, dopodiché, pianifica di invadere la terra. Arthur arriva in groppa al Karathen sbaragliando gli avversari, pronto per lo scontro finale con il fratellastro.
E qui… bacio tra lui e Mera (piccola riflessione: ma proprio in mezzo a tutto quel casino?? Vabbè, ok, ci sta).
Finalmente arriva la resa dei conti: tutti assistono alla disfatta di Orm e riconoscono il vero Re.
Arthur vince e risparmia la vita del fratellastro, ora è Re, ma è anche un eroe e con lui c’è Mera. Sua madre torna da suo padre e… Black Manta è ancora vivo, ripescato da uno scienziato. Finale aperto??
Ed ora alcune considerazioni… Ok, da dove inizio?? La versione seria o semiseria??
Versione seria.
Aquaman è un cosiddetto film “Stand alone”, con una trama solida che illustra la crescita del personaggio principale, da riluttante erede di Atlantide a re ed eroe.
Arthur possiede la capacità di manipolare le maree, comunicare con gli altri esseri viventi acquatici e nuotare ad una velocità supersonica. È potente e invulnerabile.
Ho amato la caratterizzazione di Momoa che stempera l’aura dell’eroe con la sua parte umana ben radicata (e si vede).
Ben descritta anche Atlantide, il suo mito e le sue leggende; fantastica la fotografia, la scenografia, la creazione di un intero mondo dal nulla, i vestiti, le armature, le armi…. insomma, tutto.
Amber Heard è splendida nel ruolo di Mera. Ha poteri idrocinetici e telepatici che le permettono di comunicare con gli altri Atlantidei. Perfetta controparte dell’eroe. Piccola pecca, la parrucca rossa. Per carità, un colore splendido, ma quando non erano in posa, alcune ciocche rivelavano la finzione.
Tom Curry e Atlanna, ovvero Temuera Morrison, il Jango Fett nei prequel di Star Wars e Nicole Kidman. L’amore vero. Esseri di due mondi diversi che sovvertono tutte le regole e l’ordine. Nicole mi è piaciuta moltissimo, picchia che è un piacere.
Black Manta. L’antagonista dell’eroe, giura vendetta per il padre e credo che lo rivedremo.
Vulko. Willem Defoe. Amo Defoe. Un attore dal ghigno da cattivo ma che qui si è superato, una grande prova.
Orm Marius, Patrick Wilson, sapete, non ho odiato il suo personaggio.
Re Nereus. Dolph Lundgren. Rosso?? Ci sono rimasta per un attimo e mi è piaciuto anche lui.
Piccola chicca, la voce del guardiamo del Tridente è di Julie Andrews, Mary Poppins.
Gli effetti speciali ci sono e, ovviamente, in questo film sono una parte fondamentale.
Il tridente d’oro di re Atlan. Parte integrante della storia, manufatto che amplifica i poteri del legittimo erede al trono.
E adesso, permettetemi la parte semiseria della recensione. Ma quando è figo Momoa nostro?? È un tripudio di figaggine Hawaiana distribuito su un metro e novantatré centimetri di tricologica manzitudine. La vostra Mal non sapeva dove guardare!!
Ok, torno seria.
Il film fa riflettere anche sul problema degli oceani, dell’inquinamento, del surriscaldamento, il deterioramento della flora e della fauna marina.
Se esistessero dei popoli che vivono negli abissi e ci dessero una lezione, ci penserei due volte prima di inquinare.
Le riprese, oltre che in Australia, sono stata fatte anche in Italia, in Sicilia. Gli effetti speciali sono stati curati dalla Industrial Light e Magic, la stessa di Star Wars.
Ovviamente sono una grande fan sia della DC che della Marvel ma… amo la Dc e Aquaman è uno dei miei eroi preferiti: l’evoluzione di un eroe che finalmente si accetta per quello che è.
Ho trovato anche alcuni riferimenti ad alcune saghe cinematografiche storiche.
Star Wars. Guerre corali di eserciti sia per terra che per aria o, in questo caso, oceano.
Il Signore degli Anelli, il Ritorno del Re. Così come Aragorn con Anduril piega la volontà dell’esercito dei morti, Arthur prende il tridente dopo aver parlato con il guardiamo e con esso domina tutti i mari e le creature che vi vivono.
Riferimenti letterari.
Pinocchio di Collodi. Arthur e Mera si salvano nel ventre di una balena (pescecane).
Lovecraft e Verne con Viaggio al centro della terra, quando trovano il Mondo Nascosto popolato da dinosauri e altre… cose.
Il film mi è piaciuto moltissimo e non solo perché c’è Momoa (bugia!!)
Consigliatissimo. 5+!!
Alla prossima.
Un saluto dalla vostra Mal.