La quinta puntata di questa quattordicesima stagione (‘The tall man’), ci narra della scomparsa di tre ragazze; una delle quali viene tratta in salvo, dopo essere stata ritrovata in un bosco. Le indagini ci portano nella città natale di JJ, che si ritrova a fare i conti con il passato, in particolare, con il suicidio della sorella avvenuto anni prima. Le indagini prendono una insospettabile piega quando viene ritrovata un’altra ragazza, che sebbene pugnalata, indica la collana dell’agente Jareau, regalo dalla sorella morta. Alla luce delle nuove informazioni in loro possesso, la squadra riesce a stabilire un legame tra l’indagine che li ha portati fin lì e quanto accaduto alla sorella di JJ. Il colpevole viene smascherato e il preside (consulente degli studenti anni prima), già in stato di fermo, viene portato in prigione.
La sesta puntata (‘Luke’), come dice già il titolo, è dedicata a Luke, il quale si ritrova a dover riaprire un vecchio caso sul quale aveva precedentemente indagato con l’ex partner poiché legato a un’indagine che sta seguendo la squadra. Purtroppo, la persona che si pensava potesse essere il colpevole è deceduta, quindi i sospetti virano su un altro uomo, che ha persino collaborato con Luke in passato. Inizia una folle corsa contro il tempo per cercare di impedire un nuovo omicidio. Si pensa che la prossima vittima possa essere la compagna di Luke, supposizione sbagliata che porta alla morte dell’ex partner. A seguito della terribile scoperta, Emily ordina a Luke di farsi da parte, ma l’uomo ignora i comandi e prosegue con la sua caccia all’uomo.
La settima puntata (‘Twenty seven’), vede la squadra impegnata a lavorare a diretto contatto con i civili, per un indagine in collaborazione con la polizia. Due ragazzi stanno prendendo di mira vittime casuali, provenienti da quartieri diversi della città. Si scoprirà che i criminali sono due fratelli (uno dei quali viene catturato subito) che, a seguito della morte del terzo fratello causata da un ritardo dei soccorsi, tramite questi atti criminali cercano di dimostrare come le modalità e i tempi di reazione dei soccorsi sono diversi a seconda del quartiere dal quale proviene la richiesta di intervento.
Al termine della puntata uno degli agenti di polizia che collabora con la squadra viene ferito, ma grazie a questo, l’ultimo dei due fratelli viene catturato e portato via.
L’ottava puntata (‘Ashley’) racconta di un killer che uccide genitori adottivi a causa di discutibili errori rapendone poi le bambine, le quali, vengono ritrovate con indosso un abito rosso nel giro delle 24 ore successive. La squadra scopre presto che l’SI è un padre, la cui figlia è stata data in adozione per scelta della madre e che anni dopo l’adozione, è morta a causa di un problema cardiaco. L’uomo, di nome Jordan, prende in ostaggio l’ex fidanzata, ma raggiunto dalla squadra dell’FBI, grazie alle parole di Rossi, si lascia andare alla disperazione per la morte della figlia e si fa catturare.
A mio parere la quinta puntata è stata una delle più belle di questa stagione. Negli anni si è sentito spesso fare riferimento alla sorella di JJ, e per quanto possa essere stato triste ricostruire i fatti che hanno portato alla sua tragica morte, è stato al contempo bello vedere finalmente JJ parlare di lei. È impossibile non percepirne le emozioni mentre racconta di lei e ricostruisce i fatti insieme a David. So di essere un po’ di parte, visto che JJ è uno dei personaggi che più mi piacciono, però ho adorato il fatto che nonostante gli anni, ancora adesso ci siano puntate dove l’agente principale è lei.
La sesta puntata aveva come protagonista Luke. Rispetto alla precedente, mi è piaciuta di meno, l’ho trovata troppo veloce per i miei gusti. È stata ricca di azione e di eventi che hanno permesso al pubblico di approfondire la storia di Luke, uno degli ultimi arrivati, ma secondo me poteva essere strutturata in modo molto diverso. Nonostante ciò, mi sono piaciuti un sacco i momenti tra Penelope e Luke e soprattutto lo scoprire che Lisa sembra adorarla, nonostante il suo compagno pensi il contrario.
La settima puntata, devo ammettere che mi è piaciuta molto. Nella sua crudezza, purtroppo vi è un fondo di verità e quindi un messaggio può essere colto dallo spettatore. È orrendo dover ammettere che, anche a fronte di tutta l’evoluzione, ancora oggi esistano nel mondo problemi di questo genere, è davvero una vergogna, ma ahimè è la realtà. Nel complesso è stata una puntata molto carina, dove tutta la squadra ha collaborato…è sempre piacevole vederli lavorare insieme. Nel finale Emily si porta a casa un appuntamento con Mendoza…interessante. Dalla scena di Reid che prova a fare una rianimazione cardiaca, pare evidente che il ragazzo sarà pure un genio, ma proprio ha bisogno di qualcuno che si offra per mostrargli come si fa. ☺ E non dimentichiamoci del potere del trio: Penelope – Luke – David…sono adorabili.
L’ottava puntata l’ho trovata molto commovente, come quasi tutte quelle che riguardano i bambini dove per me è impossibile non piangere. Nonostante i fatti assolutamente cruenti, il finale si è rivelato un’esplosione di emozioni. Sfido chiunque a rimanere impassibile di fronte al video sulla vita di Ashley. A mio parere in questa puntata è stato dato un po’ più di spazio a Tara, David e Matt che nelle scorse puntate sono stati lasciati un po’ in seconda linea.
Spero che anche le prossime puntate siano altrettanto belle e ricche di momenti toccanti, come lo sono state alcune di quelle viste finora, ma soprattutto che Reid sia più presente, mi manca il genietto della squadra, anche se beh…visto le stagioni passate, forse dovevamo aspettarci che sarebbe stato messo un po’ da parte, peccato.