
Progetto Grafico a cura di TessV
In questo episodio ci addentriamo maggiormente nel cuore della serie, soprattutto perché Matthew porta Diana a casa sua e comincia a svelarle un bel po’ di cose su di sé, tipo che il suo vero cognome è De Clermont, ereditato dalla mamma/creatrice, il suo patrigno si chiamava Philippe, ora deceduto, aveva un fratello appassionato di alchimia e una sorella il cui ritratto è appeso a casa sua, All Souls. Ah è nato nel 537 d.c. in Francia. Bello vecchio no??!
Matthew intuisce che i poteri di Diana fuoriescono al momento del bisogno, e lo capisce provando a rovesciare del vino su di un manoscritto antico che la donna riesce a spostare in tempo con i suoi poteri. Ora, non per contestare l’efficacia dell’esperimento ma proprio un libro antico dovevano usare????
Intanto nella contea di Madison, zia Sarah e la sua compagna Em, tramite le visioni di quest’ultima vedono che un uomo avvolto da ombre segue Diana, e da qui alla telefonata allarmatissima alla nipote dicendole “ma esci con un vampiro???” il passo è velocissimo. Non aiuta la risposta della nipote, in cui le mette al corrente di sentirsi perfettamente sicura con lui e di averlo invitato a cena, della serie “perché mai dovrei avere paura di un vampiro?”. Per conoscere i gusti culinari del suo ospite, in cui a parere mio bastava chiedere a Wikipedia, chiede, invece, qualche consiglio a Marcus, incaricato da Matthew di tenerla d’occhio, che in cambio chiede il suo sangue per poterlo analizzare in laboratorio.
Arriva il tanto desiderato momento di cenare, argenteria buona, lume di candela, ciotole di frutti di bosco, frutta secca e carpaccio, il tutto sembra perfetto ma a rovinare la splendida atmosfera ci pensa Knox, in un impeto di zelo nel quale ci tiene a minacciare Diana. Fortunatamente Matthew arriva con tanto di bottiglia di vino a scacciare l’ospite indesiderato. La cena inizia e procede splendidamente tranne per una innocente e alquanto inopportuna domanda di Diana mentre stanno analizzando il sapore del vino.
Diana: che sapore avrei?
Matthew: non farmi mai quella domanda.
Diana: L’ho chiesto solo per capire.
Matthew: sarebbe questione di un attimo. Non potresti fermarmi, se ti mordessi e io non saprei controllarmi.
Diana: sono al sicuro con te.
Matthew: il tuo profumo .. linfa di salice, camomilla, miele. Incenso. Alchemilla. Cose antiche che credevo di aver dimenticato. Non è solo il tuo odore, posso sentire il sangue di strega, che ti scorre nelle vene. Quando ti tocco la pelle, corre in superficie.
Ne segue un momento molto intimo, in cui Diana lo bacia e lui se la fila, probabilmente in cerca di una vena meno problematica. Perché una cosa che Matthew non ha detto a Diana è che la Congregazione ha vietato i rapporti amorosi tra creature diverse, quindi un vampiro e una strega non possono stare insieme. Mentre il bel vampiro non crede che alla Congregazione importi qualcosa, purtroppo Domenico, il gran figo immortale dello scorso episodio, scopre tutto tramite Satu e chiede a Gerberto di intervenire, ed è così che Juliette, la pazza dal canino facile, viene mandata in avanscoperta.
La situazione diventa insostenibile quando Diana riceve per posta le foto orripilanti dell’omicidio dei suoi genitori, probabilmente recapitate da Knox. In un impeto di impulsività, dopo aver affrontato una inutile Gillian, entra in biblioteca a richiedere l’Ashmole 782, che però il bibliotecario non trova. Diana si rende conto di non essere sola quando Knox e altre due streghe le sbarrano le vie d’uscita e aggrediscono il bibliotecario. Ed è a questo punto che in qualche sconosciuto modo Diana evoca il vento delle streghe, che spinge lontano gli altri permettendo solo a Matthew di avvicinarsi, perché con lui, e solo con lui, Diana si sente al sicuro. Non c’è spazio per i tentennamenti, Diana se ne deve andare in un posto sicuro, e quale miglior posto di Sept- Tours, la residenza della famiglia di Matthew. Ah, scatta anche un bellissimo, magico e dolcissimo bacio.
Non vedo l’ora di fare la conoscenza della madre di Matthew, Ysabeau, che nel libro è descritta come una venticinquenne mentre nella serie è stata scelta un’attrice ben più vecchia, sono curiosa di sapere se sarà all’altezza.
Finora avevamo fatto la conoscenza di un singolo demone, Hamish, ma ora abbiamo un breve scorcio, che sembra quasi inutile, tranne alle lettrici della trilogia, della vita familiare di due demoni: Sophia e Nataniel, marito e moglie. Lei un po’ persa ma molto allegra e molto incinta, lui tecnico informatico inventore di una chat per permettere ai demoni di riconoscersi e parlarsi, dato che spesso i demoni non hanno alba della loro identità dato che possono nascere in famiglie perfettamente umane. Malgrado Nataniel sia figlio di un membro della Congregazione gli viene intimato di chiudere la chat.
Insomma questa Congregazione non si fa mai i fatti suoi, e indovinate in quale luogo sorge? A Venezia, in un’isola nascosta dalla magia.