A cosa rinunceresti per realizzare il tuo sogno più grande? Cristina Mussi ha vent’anni e il suo ultimo album è in testa alle classifiche. Tutto sembra filare liscio, in fondo cosa desiderare ancora quando tutto ciò che avevi sempre sognato è proprio lì a portata di mano? Un viaggio a Verona, la città della sua adolescenza, la mette di fronte ad un passato difficile da dimenticare aprendo una porta che sembrava oramai chiusa per sempre ma la vita, si sa, ha il “vizio” di cambiare ogni cosa e di rimettere tutto in discussione. Perché a volte i sogni nascondono un rovescio della medaglia poco piacevole e tutto quello che si desidera non è ciò di cui si ha realmente bisogno ma forse, lungo il cammino, la vita ci riserva meravigliosi doni che non avevamo neanche mai pensato di chiedere.
“Bisogna stare attenti a ciò che si desidera perché i sogni possono avverarsi. E il mio si era avverato! Era una sera di agosto, una di quelle sere calde e piena di stelle cadenti e io ero nel solito posto di sempre, “la terrazza”, la mia terrazza, come amavo chiamarla, dove mi rifugiavo quando volevo pensare, scrivere o cantare lontano da tutti. Era un piccolo spiazzo situato sopra una collinetta che dominava Verona, la città in cui mi ero trasferita da un paio d’anni, prima che mio padre se ne andasse lasciando me e mia madre con un biglietto e non si facesse più vivo. Fu così che mia madre iniziò a lavorare per mantenersi e per mantenere me, una figlia quindicenne con la passione per la musica e col sogno di cantare, sul serio. Ecco il mio sogno: fare la cantante! E fu il desiderio che espressi guardando una stella cadente quella sera di sei anni fa ed oggi eccomi qui in un albergo lussuoso a discutere dei prossimi impegni per il tour e per la promozione del mio secondo album che era appena arrivato in vetta alla classifica.
« Salve a tutti!» esordii. Ero raggiante. «È una gioia immensa ritornare a Verona dopo così tanti anni e vi confesso che sono particolarmente emozionata. Non mi aspettavo di trovarvi così numerosi e vi ringrazio».”
“Era la mia prima relazione adulta, seria, eravamo vicini dall’andare a vivere insieme quando una sera di quasi un anno prima lo scoprii a letto con la mia hair stylist nonché mia ex migliore amica, “Stavamo ancora ridendo quando uscimmo dal pub e successe una cosa che non avevo previsto e che mi spiazzò. «Ciao Cristina» disse una voce laterale poco distante da noi. Mi voltai e lo vidi. Lo guardai e mi sembrò come se tutto intorno fosse un contorno sfocato. «Sono Davide, forse non ti ricordi…» «Certo che mi ricordo», sorrisi imbarazzata..
Wow che inizio…. mi piace leggere un romanzo in cui la storia sia ambientata in Italia, in città belle e ricche di storia, come Verona Milano e Roma. Immagino che la vita di un cantante non sia una passeggiata ed effettivamente, in questa parte di libro, si percepisce che la vita di Cristina è frenetica e piena d’impegni sia mentali che fisici. Se non sei in ottimo stato rischi di andare al manicomio (non facile da gestire), soprattutto se hai una madre super apprensiva, come quella di Cristina appunto, che sembra una pazza: non le concede mai un attimo di tregua, stressandola di continuo e a volte, manipolandola nel tentativo di gestire la sua carriera da cantante. Diciamo che blatera un po’ troppo, al punto da indurti a scocciarle la bocca e legarla a una sedia, ma alla fine, il suo personaggio è divertente; giustamente è una mamma e si preoccupa per la figlia.
«Quando la smetterai di cacciarti nei guai?» tuonò mia madre. «Ma io volevo solo vedere la statua di Giulietta» protestai mestamente. «Quando ti metterai in testa che non sei una ragazza come le altre. Non puoi andare in giro sperando di non essere riconosciuta quando la tua musica, la tua faccia, i tuoi video sono dappertutto e il tuo album è in cima alle classifiche» «Lo so ma non credevo che sarebbe successo tutto quel casino».
Il suo manipolare le persone per raggiungere i propri scopi inizialmente ci presenta questo personaggio come una donna senza ritegno né vergogna, ma per fortuna poi, nel corso della trama, assisteremo a un cambiamento e lei tornerà a fare la madre. Come darle torto, in fondo si sta parlando comunque della sua bambina…..
La vita di Cristina è piena d’impegni, tournée, interviste, feste, e in tutto questo marasma non è certamente possibile riuscire a gestire e a far coincidere l’amore. ..considerato poi, che di amore a distanza si tratta.
Davide il bello della situazione, di cui l’unica cosa che per adesso ho capito è avere occhi di un verde intenso e che i suoi baci sanno di caffè e cioccolato e hanno il sapore di biscotti appena sfornati. Beate voi, io non sento mai odori simili!!! La seconda parte del romanzo è particolarmente importante, il lettore percepisce che nella vita della protagonista sono tante le angosce ad abbatterla e a minare la sua tranquillità ma, non voglio anticipare nulla, preferisco incuriosire, sperando che siate voi a leggerlo e a scoprire che nulla è come sembra. Il finale infatti mi ha scioccata, spesso diamo per scontato alcuni fatti che poi puntualmente vengono messi in discussione, tanto da costringere il lettore a ricredersi. Un romanzo adatto anche a lettrice giovani, perché la trama non ha nulla di scandaloso, anzi interpreta l’amore in maniera semplice, descrivendone gli aspetti romantici. Libro consigliato.
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