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Recensione: Una storia d’amore e coltelli di Pitti Duchamp Antologia di beneficenza Together vol. 1

Recensione Pitti together volume 1

Una storia d’amore e coltelli di Pitti Duchamp

Antologia di beneficenza

Together vol. 1

Words Edizioni

 

Questa recensione la dedico a chi lotta ogni giorno per vivere veramente e senza rimpianti una vita piena, nella speranza che gli venga tolta quella spada di Damocle dalla testa e possa andare avanti leggero e felice come merita; e a mia madre, un’altra guerriera che mi fa sentire grande solo con la forza del suo amore.
Dire che quest’antologia sia un capolavoro è dire poco, un team di scrittrici hanno prestato il loro talento per una causa che ci sta molto a cuore cercando di fare la differenza. Inoltre, abbiamo il piacere di leggere storie divertenti, romantiche, buffe e colorate dalle loro fervide immaginazioni, tra le quali io ho scelto quella di Pitti Duchamp.
Grazie a lei sto rivalutando le scrittrici italiane che, come dimostrato nell’antologia, si sono rivelate bravissime e non hanno nulla da invidiare alle scrittrici d’oltreoceano, anzi sono una ventata d’aria fresca.
La storia di oggi ha un fondo di verità e Pitti la racconta magistralmente, portandoci a Scarperia uno dei cento borghi più belli d’Italia; in questo luogo pittoresco ci presenta Vanda e Ghigo, due giovani che per il 1936 erano più adulti che mai, pur mantenendo quell’aria naïf che oggi verrebbe spazzata via dal cinismo che regna sovrano.
Vanda è detta la “Madonnina di Scarperia” poiché bella, pura e di modi educati e gentili. Cresciuta dalla nonna paterna Pia, in principio benestante e poi in decadenza a causa degli sperperi del padre di Vanda e villain della storia, un giorno a una festa di paese, dove viene trascinata dal suddetto padre, incontra il coltellinaio di paese, Federigo Casacci, e tra i due scocca la scintilla.
Ghigo è un giovane di circa vent’anni, alto e prestante; un bravo lavoratore presso la fabbrica di coltelli di suo padre e perdutamente invaghito di Vanda, che osserva da ben più tempo di quanto si creda. Insomma, per i nostri novelli Romeo e Giulietta le peripezie non mancheranno e per ottenere la vita che vogliono dovranno lottare e crescere velocemente.
Lo stile dell’autrice ci immerge sin da subito tra le strade del borgo, nelle atmosfere del primo dopo guerra, dove le fazioni fasciste non erano esplicitamente dichiarate e di sicuro entravano in contrasto con la vita semplice di paese dove l’unica cosa importante era il pane e il pettegolezzo.
Il racconto è in terza persona, e la descrizione oltre ai dialoghi ci permettono d’immedesimarci al meglio e catturano l’attenzione del lettore. Ho apprezzato la cura dei dettagli storici, e anche la nota a margine dove ci rivela quanto di reale c’è in queste righe ben scritte.
Pur non essendo nelle mie corde, Vanda si rivela un personaggio che da ingenua si ritrova a far di necessità virtù e quindi ad aguzzare la mente pur di non soccombere alle aspettative del padre. Ghigo, invece, si è rivelato sin da subito più maturo rispetto alla sua età, e quell’unica parte dove ho visto lo sprazzo del ragazzo che effettivamente era mi ha fatta sorridere. Insomma, sono una coppia bellissima che meritava di essere raccontata, e Pitti Duchamp ha reso senza dubbio giustizia alla loro storia.
Ora mie care fenici vi lascio correre ad acquistare i volumi dell’antologia, perché so che come me amerete donare un sorriso e nel farlo leggendo vi divertirete pure.


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ladykira

Babyladykira Admin founder RFS

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