“Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un’indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità.”
Un segreto non è per sempre è il secondo capitolo della serie incentrata sulle vicende di Alice Allevi, una specializzanda in medicina legale che con il suo essere così spontanea e goffa, e grazie anche al suo innegabile intuito, ha conquistato il cuore di tantissimi lettori.
Ammetto di non aver avuto minimamente idea dell’esistenza di questi libri se non dopo aver visto il loro adattamento televisivo, che mi ha invogliato ad iniziare la lettura.
Premettendo che non sono una grande amante del thriller né di libri troppo violenti, posso dire di essere stata piacevolmente stupita da questo lato del romanzo.
Nonostante le storie sulle investigazioni e sulle tante autopsie a cui Alice assiste, non sono stata per nulla disturbata da questo aspetto, anzi spesso molti dettagli hanno risvegliato la mia curiosità (inoltre si nota chiaramente che la scrittrice è del settore e sa benissimo di cosa sta parlando). L’ambientazione della storia varia dall’Istituto Legale dove studia/lavora, al commissariato in cui collabora, avendo però sempre come punto di riferimento il piccolo paesino di provincia da cui Alice proviene.
Certo, non è particolarmente intricata come trama, ma ha il vantaggio di essere una lettura scorrevole anche per chi, come me, non si approccia spesso al genere.
Ma volete sapere il vero motivo per cui ho iniziato a seguire Alice? Rigorosamente, esclusivamente e inequivocabilmente solo per lui… Claudio Conforti, diretto superiore della nostra piccola (improvvisata) investigatrice. Si, è vero, lei ormai sta con Arthur Malcomessquantoseinoioso (tra alti e bassi) ma può una relazione a distanza, che viene vissuta nei ritagli di tempo, essere considera tale?
“Quando rifletto su chi è Arthur, sui suoi obiettivi sul suo modo di essere, mi sento tempestata da un’infinità di incertezze, ognuna più crudele dell’altra. Dalla più banale – quale futuro esiste per noi, e in quale frazione temporale è esattamente ubicato questo futuro? – alla più insolente – è davvero la persona giusta per me? – alla più abnegante – sono davvero la persona giusta per lui?”
In questo libro Alice inizierà a porsi diverse domande sul tipo di rapporto che sta vivendo, complice anche una sempre maggiore attrazione per il medico legale più tenebroso (e anche un po’ cinico) di cui io abbia mai letto. Un uomo che nonostante sia spesso troppo diretto e scontroso, suscita in lei forti emozioni, al punto da confonderla.
“E ancora, nascondo a me stessa che esiste una parte di me, non so ancora quanto forte, che prova qualcosa per Claudio, qualcosa che porto dentro da tantissimo tempo.”
Inoltre adoro lo stile della Gazzola, che con semplicità arriva dritta all’obiettivo, esternando spesso concetti talmente belli che mi sono messa a rileggerli più volte. Sono stata tentata di citarveli tutti ma la cosa avrebbe potuto prendermi troppo la mano!
Insomma un libro con il giusto mix di giallo e romance, mai noioso, mai ripetitivo ma sempre una continua avventura che vivremo attraverso gli occhi della nostra allieva preferita.
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