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Recensione: UN PASSO DOPO L’ALTRO (MINISERIE SULLIVAN’S CROSSING #1) DI ROBYN CARR

Sullivan’s Crossing, una terra in un crocevia tra il Colorado e il Continental Divide, è il luogo giusto per chi cerca uno stacco rilassante dalla frenesia quotidiana, ma anche per chi ha bisogno di ripartire da capo con la propria vita. È un posto meraviglioso in cui le persone sono portate ad affrontare le proprie sfide con determinazione. Questo sta accadendo anche a Sierra Jones che si è trasferita lì per riallacciare i rapporti con suo fratello Cal e per riabilitarsi da un passato pieno di errori. Cerca la scossa giusta per rimettersi in piedi, ma ancora non vede chiaramente la strada da percorrere. Non volendo più dipendere da nessuno comincia a pensare a Sullivan’s Crossing come a un luogo in cui stabilirsi per sempre e reinventarsi completamente. Grazie al proprietario Sully, figura paterna e uomo adorabile, riscopre la forza per affrontare le verità che ha lasciato in sospeso e trova persino un lavoro. A questo si aggiungerà l’inaspettato incontro con Conrad Boyle, un vigile del fuoco sensibile e dolce che sarà in grado di guardare alla sua essenza come nessun altro prima.

Sierra continuò a insistere che non voleva proprio legami, soprattutto se implicavano liti continue. Aveva bisogno di spazio e lo pregò di smettere con le telefonate i messaggi e le visite a sorpresa. Voleva chiudere e gli chiese di dimenticarla. Smise di rispondere alle telefonate e ai messaggi, ma lui l’aspettava dovunque, nei parcheggi, davanti all’ufficio e a casa. Sierra disse agli amici che non la lasciava in pace, perciò Derek si teneva lontano e, quando la vedeva, teneva le mani in vista e le sorrideva con aria inquietante, cosa che spaventava Sierra. Sapeva sempre dove fosse. Se cambiava bar o discoteca rispetto ai locali che frequentava di solito, lui si presentava invariabilmente.”

Secondo capitolo di Sullivan’s Crossing, una serie che racconta le storie dei personaggi che vivono nelle vicinanze del campeggio di Sully. Ritroviamo qui Maggie e Cal i protagonisti del libro precedente, sposati e innamorati mentre attendono la nascita del loro primo figlio e l’arrivo in città della sorella di Cal. Sierra si sta infatti per trasferire in Colorado, reduce da una lunga disintossicazione, e ora decisa con l’aiuto del fratello a dare una sistemata alla sua vita, che fino a questo momento è stata un susseguirsi di uomini ed esperienze sbagliate. Tutti i fratelli Jones del resto hanno avuto problemi, la loro infanzia non è stata certamente comune, e i loro stravaganti genitori non sono stati in grado di dare loro stabilità, e ora, una alla volta, libro dopo libro, stanno cercando di avere una vita normale e serena. Per Sierra però, il trasferimento è anche una fuga da avvenimenti del passato di cui nessuno della sua famiglia è al corrente, l’unico suo desiderio è trovare un poco di serenità, ma a Sullivan’s Crossing troverà molto di più, amici fedeli e un uomo diverso da tutti quelli incontrati nella sua vita.

In questo libro ho ritrovato la Robyn Carr che adoro, i personaggi sono molto belli e quello di Sierra è davvero splendido. Una donna che ha sbagliato molto, ex alcolista, ha preso coscienza di quanto grande fosse il suo problema, solo quando è diventata vittima di un uomo che ha approfittato di lei e delle sue debolezze. La risalita non è stata facile e nonostante la sua voglia di indipedenza, si rende conto di avere bisogno di aiuto. In questa piccola cittadina e nel campeggio di Sully che la tratta come una seconda figlia, per la prima volta si sente serena e vive una vita normale, riesce a farsi degli amici, adotta un cane maltrattato, e conosce Conrad, un bellissimo vigile del fuoco che la corteggia. Non era nei suoi piani una relazione, eppure, giorno dopo giorno quel ragazzo posato e tranquillo che è già stato ferito da una donna, la conquista, ma il passato è in agguato e Sierra dovrà ancora una volta mostrarsi forte e risoluta. Conrad del resto è il bravo ragazzo per eccellenza, vigile del fuoco, paramedico, volontario per i soccorsi alpini, un uomo sempre disponibile ad aiutare in ogni senso. Conosce gran parte del passato di Sierra, ma non gli importa perché riesce a vedere oltre gli errori, la donna coraggiosa che è diventata. Ma sono tanti i personaggi interessanti di questo libro, la storia appena abbozzata fra Tom e Lola entrambi con figli e passati pesanti alle spalle, oppure Dakota, che qui fa una breve ma intrigante apparizione, un militare che sta partendo in missione e fratello di Cal e Sierra che ritroveremo nel prossimo capitolo.

Un altro paese, un’altra comunità di cui innamorarsi; è impossibile non accorgersi delle analogie con la sua serie più famosa, il campeggio di Sully è come il bar di Jack. Un posto dove arrivi per sapere i pettegolezzi, per seguire nuove e vecchie storie d’amore, per ritrovare i personaggi che sono diventati come amici, è un modo di narrare che io amo moltissimo. Se il primo capitolo, pur carino, non mi aveva entusiasmato, questo libro mi è piaciuto davvero molto, dietro una cover poco invitante ma che ben si adatta alla storia narrata (una scala, e la fatica di risalire da una dipendenza) , si nasconde una piccola perla. È un libro che si legge con grande piacere, la scrittura è fluida, i personaggi si fanno amare, ma per gustarlo appieno è meglio cominciare dal primo, perché i personaggi ritornano in ogni libro per permetterci di continuare a spiare le loro vite.

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