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Recensione: “Un Natale indimenticabile” di Trisha Ashley

Buongiorno Fenici, oggi La Min ci parla di “Un Natale indimenticabile” di Trisha Ashley

Le cose non potrebbero andare peggio per Tammy. Accusata di un crimine che non ha commesso, ha appena perso il lavoro, pugnalata alle spalle da qualcuno di cui si fidava. Come se non bastasse, il suo ragazzo l’ha lasciata e si è pure sbarazzato del gatto. L’aiuto insperato arriva da un’anziana signora di nome Mercy, che ha il grande dono di riuscire a prendersi cura delle persone in difficoltà. Per infondere a Tammy un po’ di autostima, Mercy le chiede di aiutarla a risollevare la sua impresa in crisi, la Marwood’s Magical, specializzata nella produzione di decorazioni natalizie. Per Tammy potrebbe essere l’occasione per lasciarsi il passato alle spalle, se non fosse che Randal, il nipote di Mercy, non si fida di lei e la considera un’approfittatrice. Riuscire a convincere quell’uomo affascinante ma severo della propria onestà potrebbe essere il miracolo di Natale di cui Tammy ha disperatamente bisogno. E chissà che un anno di disastri possa, invece, concludersi col botto…

Eccomi nuovamente alle prese con la mia ricerca del libro perfetto a tema natalizio; questa volta ho scelto Un Natale indimenticabile e mi accingo a parlarvene sperando di rendere al meglio la confusione che alberga nella mia mente.

Il libro, cinquantasette capitoli più il ricettario conclusivo, è scritto in terza persona anche se la narrazione, di quando in quando, alterna il punto di vista dei due protagonisti.

In realtà sarebbe corretto definirlo un romanzo corale, data la quantità di personaggi chiave le cui vicende si dipanano lungo la trama.

Tabby e Randal sono i protagonisti, ma la loro storia procede lentamente tra incomprensioni, titubanze e parecchi litigi che divengono battibecchi e, infine, chiacchierate solo verso gli ultimi capitoli, poco prima del gran finale. Entrambi trentasettenni hanno un trascorso molto differente e due storie d’amore particolari che segnano il loro cammino: Tabby è stata tradita, si è illusa, ha voluto fortemente vedere il suo compagno con lenti rosate e forse anche qualche brillantino. Un uomo bieco e opportunista, detestabile sin dalle prime pagine che lei adora; per non parlare di Kate, la traditrice, il personaggio cattivo della storia che al massimo potrebbe definirsi egoista e isterica. Randal è impegnato con la giovanissima Lacey, incostante e viziata rampolla di una famiglia che ha fatto dei giocattoli erotici un vero impero economico.

Siamo in Inghilterra e la storia si divide principalmente tra Londra e il Lancashire occidentale.

Tabby viene accolta a Mote Farm dopo un terribile equivoco che le è costato la carriera e la reputazione. Ha perso tutto, è sola, eccetto per la presenza di Pye, il gattone nero dagli occhi bicolore che la segue ovunque e a cui lei è molto legata.

Mote Farm sembra essere la risposta divina alle preghiere del suo cuore desolato, qui l’anziana Mercy, benefattrice e donna dalla tempra invidiabile, la accoglie e le offre, oltre che vitto e alloggio, la possibilità di lavorare, ma soprattutto la ricopre di amore e sostegno curando con tenerezza il suo cuore infranto. Mercy è il vero fulcro della storia, mi è piaciuta moltissimo.

Tutta la narrazione si dilunga nel racconto del luogo incantevole e quasi mistico in cui questa antica famiglia di quaccheri vive e lavora da sempre, eccetto per le missioni in Malawi che hanno portato Mercy lontana da casa per molti anni dopo la morte del marito.

Il vecchio mulino e la fabbrica di Craker Marwood stanno andando in malora a causa dell’incuria e della poca attitudine agli affari di Silas, l’anziano parente di Mercy, e Randal. Mercy ha deciso di rinnovare e cambiare le sorti dell’azienda di famiglia, e sarà proprio Tabby ad aiutarla. Dotata di una notevole predisposizione artistica, la donna crea opere intagliando la carta e, sostenuta da Mercy, da libero sfogo alla sua fantasia contribuendo alla realizzazione di un progetto grandioso che sorprenderà tutti. La convivenza con tutti i personaggi della storia, per gran parte ex galeotti cui Mercy ha dato una seconda occasione, la vicinanza dei due anziani padroni di casa e l’avvicinamento al mondo spirituale della comunità quacchera, daranno a Tabby le risorse per risollevarsi e ricominciare a vivere.

Ci sono poi Emma, la sua migliore amica, imprigionata in un matrimonio opprimente con l’uomo sbagliato, e suo figlio, un piccolo intelligentissimo e creativo bambino che saprà con la naturale schiettezza dei piccoli trovare la chiave per entrare nel cuore di tutti, anche del burbero Silas.

Molti sono gli eventi narrati, amori, tradimenti, incomprensioni e tristezza ma anche rinascita, progetti e la creazione di una nuova famiglia, allargata ma molto unita che sa accogliere, consolare e guardare al futuro.

Purtroppo, nonostante l’enorme quantità di capitoli e le tante storie “dentro alla storia”, poco di quanto narrato mi ha toccato il cuore. Ho piuttosto avuto l’impressione di leggere un diario quotidiano che riporta quanto accade.

Poco spessore dei personaggi principali, che non si ha l’impressione di aver conosciuto approfonditamente, e un finale scontatissimo conquistato faticosamente in cui la conclusione, prevedibile, del romanzo sembra saltare i momenti cruciali legati alla nascita del vero amore.

Negli ultimi capitoli, voglio rassicurarvi, troverete la nevicata tanto promessa, ma la magia del momento, l’intensità dei sentimenti e il lungo narrare in merito ai lavori di ristrutturazione della fabbrica Marwood vanno a impoverire uno scritto che non mi ha convinta.

Non è stata una lettura spiacevole per quanto mi riguarda, ma nemmeno uno di quei romanzi che ti entrano nel cuore e lasciano un segno. La consiglierei a chi desidera trascorrere queste fredde giornate in compagnia di un libro non troppo impegnativo, ma che vi aprirà un mondo di conoscenze in merito ai Cracker, i famosi tubi multicolore che scoppiano spargendo colori, piccoli gadget e freddure, utilizzati moltissimo nelle occasioni di festa.

 

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