Doctor-Who-S11e04 “Arachnids in the UK”

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Il titolo dell’episodio non lasciava molti dubbi sul contenuto dell’episodio: ragni giganti in UK e ovviamente il Dottore a risolvere la situazione.
Come in tutti gli episodi di questa nuova stagione, la principale componente della trama è la caratterizzazione dei personaggi, alla quale vengono aggiunti particolari ogni volta più specifici che permettono di rendere reali le interazioni e le loro azioni.
Le avventure che vivono il Dottore i suoi compagni non sono forse così stupefacenti come quelle a cui siamo abituati; non che siano sgradevoli, ma tendono a rimanere un po’… banali. Anche in questo caso l’origine dei ragni e le strategie adottate per fermarli non sono sconvolgenti. Complice anche il fatto che la storia si basa molto di più sui personaggi, le trame sembrano leggermente sottotono.
Magari si tratta solo di un inizio nel quale lo sceneggiatore ha deciso di soffermarsi di più sulle personalità e, una volta consolidate, ci stupirà con trame fantasiose e straordinarie.
In ogni caso, non si tratta di un brutto episodio, tutt’altro, ho trovato che i rapporti che si stanno creando tra i vari personaggi sono sempre più solidi e reali.
La scena finale in cui Yaz, Graham e Ryan decidono di voler continuare il loro viaggio con il Dottore è atipica, ma intensa, molto più dell’equivalente nelle scorse stagioni.
Di solito, il nostro amato Signore del Tempo accetta di buon grado senza quasi controbattere, ma non è il caso di Thirteen. Lei ha sofferto moltissimo della perdita dei suoi compagni e ha rischiato di smarrirsi con la rigenerazione.
Non è in grado di stare da sola, come non lo è mai stato in passato, ma non vuole che altri soffrano a causa sua e per questo specifica che le avventure con lei saranno pericolose, molto, che non è detto che lei possa garantire la loro sicurezza e vuole che siano totalmente sicuri della decisione.
Sembra, in un certo senso, che siano più loro a convincerla che il contrario, come se avessero capito quanto è necessario che non resti mai sola.
Un’altra caratteristica di questa stagione sono i continui riferimenti al passato del Dottore, spesso in merito a eventi non ben precisi e conosciuti, come il fatto che lei dica di essere stata una sorella e di aver avuto una sorella, cosa che non viene chiarita, ma che potrebbe portare a nuove scoperte.
I villain per il momento hanno fatto la loro comparsa, ma quasi come se fosse solo l’inizio. Sia in questo episodio che nello scorso il nemico di turno ha avuto una sua storyline per nulla conclusa, solo accennata.
Un viaggiatore nel tempo spedito in una qualche epoca e un investitore con pochi scrupoli che vuole diventare un esponente politico (interpretato da Chris Noth)… sicuramente li rivedremo anche perché nelle loro stereotipate reazioni “negative” sono fin troppo realistici, come la battuta di Robertson in merito al fatto che gli inglesi siano sciocchi perché non usano sempre le armi come gli americani.
Nel complesso una piacevole puntata che lascia la sensazione che quello appena formato, il Team Tardis, non sia solo un gruppo, ma una vera e propria famiglia.
La prossima domenica ci troveremo ad avere a che fare con un ospedale e, ovviamente, una minaccia da scongiurare!