Titolo: Tutto il rumore del mondo
Autore: Sofia Ribes
Editore: self
Genere: romance
Target età: 18+
Guardare il mondo attraverso un obiettivo fotografico lo rende più sopportabile.
Ti permette di tornare dove vuoi tornare. Di restare quando non vuoi andare.
In ogni scatto, tutto si rimescola. Ossessione. Lussuria. Redenzione.
I soli fermoimmagine che valga la pena ricordare sono quelli che continuano a sfuggirmi. Gli stessi che rincorro dietro ogni volto, dentro ogni corpo.
Quando vivi un’intera esistenza ai margini, a ingoiare violenza e umiliazione, vuoi solo riempirti di rumore, di frastuono, per far tacere tutto il resto.
Lei… azzera quel rumore. Sovrasta l’incubo dei silenzi.
Mi riempie la testa di pioggia.
È lì che la cerco. Ed è lì che la trovo. Ogni volta.
Scroscia.
Mi purifica. Mi risana.
Ma da cosa?
Cosa nascondo?
Questa è la mia storia.
Spogliatevi di ogni vostro pregiudizio prima di entrare nel mio buio.
Cari lettori, il 9 settembre è uscito Tutto il rumore del mondo un’auto-pubblicazione di Sofia Ribes e io, essendo un’appassionata di libri che propongono shock e dramma sin dalla prima pagina, non ho potuto fare a meno di leggerlo.
La trama di questo romanzo ti appassiona e ti resta dentro, in quanto i temi trattati sono talmente sconvolgenti, immorali oserei dire, da lasciare per forza di fatti un segno, positivo o negativo che sia. Tuttavia, nella prima pagina l’autrice chiede ai papabili recensori di non fare spoiler, motivo per cui cercherò in ogni modo di non spoilerare nulla.
La storia si svolge ai giorni nostri e ruota attorno alla vita di Gabriel, un fotografo sulla trentina che, sin dalla prima infanzia, ha subito abusi e soprusi. Il suo personaggio è, a mio avviso, quello caratterizzato meglio, in quanto gran parte dei capitoli sono narrati dal suo punto di vista. La sua personalità vi terrà incollati alle pagine del libro, perché non si riusce mai a intuire in anticipo cosa pensa o deciderà di fare e, spesso e volentieri, nemmeno si capisce lo scopo delle sue azioni sino agli ultimi capitoli del romanzo. Per quanto riguarda la protagonista femminile, lei è Clo’, una ragazza di vent’anni che per varie vicissitudini della sua vita è costretta a prostituirsi. In questo caso, devo dire che, ahimè, la sua caratterizzazione non mi ha entusiasmata, sebbene i tratti peculiari del suo passato abbiano un gran bel potenziale. Tuttavia, la sua storia è stata solo accennata e la sua personalità mi è parsa a tratti incoerente, per esempio negli scontri con Gabriel sembra una donna forte e risoluta, ma poi fa pensieri da ragazzina spaurita, piccola e fragile, quindi non sono riuscita bene a inquadrarla. Nonostante ciò, capisco che la narrazione di base sia il vissuto di Gabriel, quindi è comprensibile che, al fine della buona riuscita del libro, la vita di Clo’ possa essere stata messa un po’ da parte.
Altra nota positiva del libro è la scrittura dell’autrice, mai troppo ampollosa, ma al tempo stesso, mai troppo semplice. Il linguaggio dei pensieri dei personaggi è sempre adeguato al carattere di questi, dunque si capisce subito di chi è il pov, anche senza prima leggerne il nome. Le varie scene di abuso o di sesso, e vi avviso che il libro qui non lascia a desiderare per quantità, sono descritte nei minimi dettagli, ma senza mai risultare troppo sanguinarie o esplicite. A ogni modo, ribadisco che è un romanzo bello strong da questo punto di vista, quindi, se si è particolarmente sensibili a queste scene, è bene pensarci prima di leggerlo.
Detto ciò, vi consiglio il libro? Ni.
Sì, se volete appassionarvi a una storia ricca di dramma e di pensieri importarti su vari frangenti della nostra società e della vita in generale;
Sì, se volete affrontare un tipo di romance diverso, non incentrato sulla storia dei due, ma più sui singoli personaggi che s’incontrano perché accomunati da due anime distrutte in modi similari;
No, se non vi piacciono le storie di vita tormentate e piene di errori commessi, spesse volte, consapevolmente;
No, se siete in cerca di una storia d’amore romanticamente preponderante.
Recensione a cura di Alessia Santonocito (Nick Ali)
Editor Karin