Casa editrice: Mondadori

Due cuori diversi accomunati
dallo stesso desiderio
Figlia di un imprenditore statunitense, Clarissa Claremont ama dipingere, sogna di allevare cani di razza ed è convinta che una donna non debba realizzarsi solo nel matrimonio. Ma anche per una ragazza come lei è inconcepibile che il padre stia cercando di ottenere l’esclusiva per la distribuzione negli Stati Uniti dell’ultima invenzione per signora, il vibratore a batteria progettato in Inghilterra dal dottor Granville. Tutta colpa di quel farabutto di Donovan Preston, un affascinante seduttore che dietro l’apparente sfrontatezza cela però qualcosa di diverso. E la loro reciproca attrazione è destinata a diventare irresistibile, complice il viaggio che i due sono costretti a compiere insieme oltreoceano…
In questo romanzo eccoci nel New Jersey del 1899, vivremo l’America nella sua fase di transizione al tempo moderno, infatti questo libro ci racconta proprio di una novità del momento, il “martello di Granville” ovvero uno dei primi vibratori per signore della storia.
Quello che mi ha convinta a leggere questo romanzo è proprio la curiosità di ciò che pensava la gente di quei tempi e la loro reazione per uno strumento che al giorno d’oggi conoscono tutti, poi naturalmente appena ho letto che la protagonista era un’amante dei cani di razza e delle esposizioni canine, ho capito che dovevo leggerlo.
Clarissa Claremont è la figlia dell’uomo che gestisce gran parte del mercato nell’intimo femminile all’ultima moda, è colta, molto bella, anche se non lo sa, e vuole imporre le sue idee emancipate, nonostante all’epoca le donne non fossero ancora considerate all’altezza, tanto che alla fine risulta a occhio inesperto viziata e testarda.
La nostra storia inizia con un equivoco e un risveglio traumatico; Clarissa si ritrova nuda, con un uomo accanto e senza ricordi della sera precedente in cui aveva bevuto per la prima volta champagne, il panico è immediato, uno sconosciuto. Lei scoprirà presto però che in realtà lui è il nuovo socio di suo padre. L’uomo “sconosciuto” infatti sta cercando in tutti i modi di convincere il Dr. Granville ( l’inventore) a dargli l’esclusiva per la vendita negli Stati Uniti del suo famoso Martello. Donovan Preston è un mascalzone affascinante con una grande dose di gentiluomo; nonostante la vita lo abbia messo in difficoltà molte volte, lui è sempre riuscito a superare le avversità, ma ora la sfida più grande sarà convincerà la signorina Claremont a fingersi sua moglie per accompagnarlo a Londra, dove potrà finalmente entrare in possesso dell’eredità che la madre gli ha lasciato. Peccato che la reginetta in questione non solo è una bisbetica viziata, ma lo odia dal momento che per errore è finito proprio nel suo letto scambiandola per un regalo di benvenuto per lui senza conoscerne l’identità.
I battibecchi fra i due sono eccezionali anche se, a volte, avrei voluto prendere le difese di Donovan, Clarissa è un osso duro e irremovibile nelle sue idee. Il romanticismo non manca nonostante nei primi capitoli si faccia fatica a vedere lo spiraglio dell’amore.
Mi siete entrata nel sangue e non riesco a pensare ad altro. Sono innamorato di voi. Perdutamente. Senza sapere come né perché, ma non mi importa. (Tratto dal libro)
Donovan sa di certo come conquistare il cuore di una ragazza.
La nostra protagonista è una donna forte e convinta delle sue idee, ama alla follia la sua cagnolina di razza Maltese Prissie che vorrebbe mostrare all’esposizione internazionale di Londra, ma suo padre è irremovibile a riguardo, almeno finché non sarà sposata e non viaggerà oltre Philadelphia, così la proposta del signor Preston inizia a farle gola.
I due partiranno alla volta di Londra con un accordo, le avventure non mancheranno, il libro non diventa mai noioso, i personaggi, anche quelli marginali, sono ben caratterizzati e descritti.
Una lettura piacevole con una scrittura scorrevole e mai banale.
Ho amato il modo in cui la Blake ha creato il romanzo basandosi su eventi veramente accaduti che hanno cambiato la gente e il loro modo di pensare, ci dà spunto per capire quanto certe invenzioni, che per noi sono l’ordine del giorno, siano state scandalose e allo stesso tempo rivoluzionarie quando sono state inventate. Basti pensare a quanto il vibratore abbia contribuito all’emancipazione della donna come essere vivente che prova piacere nell’atto sessuale, non solo come fine alla procreazione e ai doveri coniugali.
La parte sulle esposizioni canine mi ha affascinato molto essendo io a mia volta un’amante di queste sfilate e nel libro ho trovato l’emozione in una passione, che pochi sanno apprezzare.
Grazie Mathilda che con il tuo libro hai aperto una finestra in un mondo di cui non credevo avrei mai letto in un romanzo!