La puntata numero 8 della quinta stagione di This is Us si intitola In the Room ed è una di quelle puntate che Phedre definisce indimenticabili. Qui la recensione dell’episodio precedente.

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Ecco l’unica cosa che è mancata nella puntata perfetta di questa stagione.
Jack Pearson ancora vivo, vicino all’amore della sua vita a guardare con fierezza e adorazione i nuovi Big Three: Hailey, Nicky e Frannie.
O forse no, Jack in realtà c’era e c’è sempre, nei ricordi di Bec, nei gesti istintivi di Kevin, nella generosità di Randall, nella sensibilità di Kate.
Dicevo una puntata perfetta, che ho vissuto con la mia solita alternanza di sorrisi compiaciuti e lacrime copiose, che ha celebrato la vita nascente, tre bellissimi nuovi Pearson, due famiglie che si completano, in un contesto, quello del Covid, che non viene descritto come opprimente, ma che invece viene usato per sottolineare la fortuna di vivere in un’epoca con una tale tecnologia, che anche se lontani ci fa sembrare vicini.
Geniale l’idea di raccontare la storia di Nasir Ahmed, l’ingegnere indiano che nel 1972 ha contribuito a inventare la Trasformazione del Coseno Discreto, la tecnica utilizzata per la condivisione di immagini e videoconferenze online come FaceTime, attraverso cui i Pearson sono stati in contatto durante questi importanti momenti.
La nascita dei bambini offre finalmente a Kevin l’occasione di riappacificarsi con un Randall che sembra finalmente appagato, con uno scambio di frasi molto commoventi e che ci fa tirare finalmente un sospiro di sollievo.
Il mio Pearson preferito dice inoltre a Madison di aver mollato De Niro e il film, perché ha capito che la sua famiglia è prioritaria, rendendola molto felice.
Non so se questi due mi faranno un giorno battere il cuore come le altre coppie, ma mi sono piaciuti in questo episodio e sono più fiduciosa.
Molto bello è stato anche il momento della nascita di Hailey. Sia l’addio che la madre biologica rivolge alla bimba, sia l’atteggiamento e la dolcezza di Kate, che mi sembra veramente molto maturata rispetto all’inizio.
Per non parlare del mio adorato Toby, sempre al top, ironico, profondo e presente al 100% per la sua donna.
Un brivido mi ha scosso quando il signor Clark ( opss… gli amanti di Grey’s Anatomy mi capiranno) è arrivato nel parcheggio con fare minaccioso… ma si è subito trasformato in commozione e rispetto per la storia di un uomo e una donna separati dal Covid , come ne abbiamo lette e sentite tante in questo anno buio.
Per fortuna questa ha avuto un lieto fine, ma durante la videochiamata finale con la sua Rose abbiamo tutti immaginato le volte in cui quella chiamata è stata un addio e non un appuntamento per ritrovarsi.
Cosa dire di Rebecca?
A me Miguel fa un po’ pena. Non si può dimenticare uno come Jack Pearson e, anche se lui è un buon compagno per lei, io mi sentirei sempre con l’ansia da prestazione.
In attesa di rivedere Nick, che Kevin ha omaggiato dando il suo nome a uno dei gemelli, vi lascio con l’imperativo di andare a vedere la puntata se non l’aveste già fatto e con il promo della prossima.
A presto!