Ricomincia This Is Us e la nostra Phedre non vedeva l’ora. Ci eravamo lasciati così.
Ecco a voi la recensione di This Is Us 5×01 e 5×02.

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Wow Fenici, quanto l’abbiamo aspettata questa Premiere!
Dopo la preoccupazione che anche questa serie slittasse per il Covid, per fortuna, poi, fugata dall’annuncio che la stagione era salva, davvero non vedevo l’ora di rituffarmi nella vita dei Pearson.
Effettivamente è stato un inizio ricchissimo, con ben due puntate piene zeppe, forse troppo, di tematiche scottanti e dolorose.
Diciamo subito che vedere anche loro immersi nella pandemia è stato triste.
Molto di quello che fa di questa serie un prodotto speciale sono anche le loro manifestazioni d’affetto e, il non potersi abbracciare, consolare, toccare specie tra i fratelli in maretta tra di loro, è stato un po’ limitante.
Una scelta obbligata, viste le restrizioni? Non so, ma mi ha fatto tristezza e mi sono in parte consolata solo nel vedere la scena in cui Beth dice:
“ Questo dolore non durerà per sempre…
Niente continuerà per sempre, tranne noi.
Continuiamo a combattere”
Parole che mi hanno fatto tornare un piccolo barlume di speranza che questo incubo finisca presto.
Altro tema toccato è stato il razzismo e ha preso spunto dal tristissimo episodio di George Floyd e il Black Lives Matter, tuttavia da questi avvenimenti è stato, poi, sviluppato l’argomento centrale che ancora una volta riguarda Randall. Dopo un’attenta riflessione e un illuminante discorso con Malik, (Che caruccio Malik!!), Randall capisce di non essersi mai comportato come un nero e che ha passato la vita a reprimere la sua indignazione verso la discriminazione razziale solo per non rattristarsi o deludere i suoi familiari che ovviamente non avvertivano questo peso come lui.
Decide (e lo dice a Kate quando va alla baita) di non reprimere più tali sentimenti e di scegliere una terapista di colore che lo possa comprendere a pieno.
Due considerazioni.
Prima: sarà un’altra stagione incentrata su Randall? Spero di no, ma dal cliffhanger finale sembrerebbe così.
Seconda: Randall si è allontanato dalla famiglia, ma sembra che loro non sappiamo fare a meno di lui, infatti è sua l’intuizione del farmaco che ha indotto la crisi di Rebecca di cui avevamo già visto il flash-forward.
È possibile che serva sempre lui per risolvere i problemi di Rebecca? Ce lo stanno rendendo un po’ indigesto, temo.
Veniamo a Kevin e Madison. I due si prendono una bella paura per i piccoli in arrivo e questo li avvicina tanto da spingere Kevin a fare una proposta di matrimonio.
Sono carini, è vero, ma non mi emozionano, vedremo.
Kate e Toby sembrano in armonia e ricevono la foto della mamma della loro futura bambina.
Questa è sicuramente una storyline che mi piacerà seguire e sono sicura che i nostri sceneggiatori non ci deluderanno.
Sono dispiaciuta per la mancata riconciliazione tra i fratelli, ma sinceramente Randall è ormai su un pianeta tutto suo e sarebbe sembrata “finta”.
Mi è piaciuta molto la scena tra Toby e Miguel, soprattutto perché ho trovato il consiglio che il primo dà all’altro saggio e profondo: avere fede e speranza che il futuro, anche se sembra segnato, possa sorprenderci in meglio e vivere giorno per giorno.
Veniamo al finale, ho trovato un po’ forzato far rivedere i flashback della nascita dei fratelli, ma questo aveva lo scopo di farci arrivare al colpo di teatro finale, che potete rivedere qui
Come sbroglieranno la matassa? Come spiegheranno che questa donna è scomparsa senza mai cercare il compagno e il figlio?
Mah! Attendo con ansia. Appuntamento alla prossima puntata tra 15 giorni dopo la pausa per le elezioni!