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Recensione: The Rookie -3×13-

The Rookie  giunge alla puntata numero 13 dal titolo “Triple Duty”.  Sarà piaciuta alla nostra WickedWolf? Non vi resta che leggere! Qui la recensione dell’episodio precedente.

The Rookie
Progetto grafico di Francesca Poggi

La guerra annunciata lo scorso episodio è iniziata, Fenici: La Fiera non perde tempo e colpisce Cesar Madrigal uccidendo i suoi uomini al cimitero, in pieno giorno.

Questo accade proprio nel giorno in cui Nolan, ormai deciso a proseguire la sua carriera come agente istruttore, si trova di pattuglia col migliore insegnante del dipartimento, ossia Tim. Non me ne vogliano Harper e Lopez, ma la sua bravura in questo campo non ha eguali e John sembra averlo capito; se deve imparare da qualcuno, deve essere Tim.The Rookie-3x13- Imm1

Angela è l’unica ad aver instaurato un rapporto con La Fiera e per questo viene mandata da lei a mediare una resa. La guerra tra le due famiglie potrebbe causare perdite inimmaginabili alla città, ma è difficile negoziare con una donna alla quale hanno appena ucciso il figlio; nonostante sia devastata dalla perdita, Sandra concede ad Angela una resa incondizionata, a patto che le venga consegnata la registrazione nella quale Madrigal padre la nomina suo successore.

Con quell’audio il passaggio di potere risulterebbe legittimo e soprattutto sicuro.

La DEA non ci sta che una semplice detective della polizia stia gestendo una criminale di così alto profilo, e si intromette sminuendo Angela e cercando di scavalcarla; purtroppo per i federali, però, lei è l’unica persona ad aver ottenuto la fiducia di La Fiera in tanti anni e sono costretti a chiedere il suo aiuto.

Agente: non avrei dovuto mandare una novellina.
Lopez: Quando la guardi, tutto ciò che vedi è una donna di un paese del terzo mondo con un’istruzione di quarta elementare. Ma è più intelligente di te.
Agente: Oh, davvero? E tu no?
Lopez: No, probabilmente lo è. Ma sono abbastanza umile da saperlo, per questo sarò io a sconfiggerla.

 

Intanto Nolan e Bradford seguono Madrigal e i suoi uomini fino alla casa di una donna: scopriamo che lì vive il figlio di Cesar, l’obbiettivo di Sandra fin dall’inizio. I due agenti riescono a fermare gli assassini in una di quelle spettacolari sequenze di azione che solo questa serie riesce a regalare (sguardo sognante).

 

Mentre i colleghi sono impegnati in questa guerra tra cartelli, West si rende utile facendo da jolly in varie zone; rispondendo a una chiamata a Hollywood, però, si trova davanti nientemeno che l’agente Stronzo, Doug Stanton. Non solo non ha perso il lavoro, nonostante la gravissima infrazione commessa, ma è anche tornato per le strade.

Questo manda in confusione Jackson che, avvilito, fa l’unica cosa che gli sembra efficace: contatta la professoressa Ryan e le chiede aiuto.

Insieme avvisano il sergente Gray che tutta la vicenda verrà raccontata sui social e ai notiziari, in modo che il dipartimento non possa nascondersi da questa gravissima ingiustizia.

West: Se per il dipartimento la mia vita vale meno di una causa legale, perché dovrei proteggerli?
Gray: Non dovresti. Dovresti proteggere te stesso. E ti sto dicendo che andare in TV, andare in onda,  farà sì che il dipartimento faccia il gioco delle tre carte. Proteggeranno Doug per difendere la loro reputazione. Inavvertitamente ne farai un martire e ti isolerai.

Ovviamente il ragionamento di Gray è perfettamente sensato e dettato dall’esperienza, per questo Jackson sceglie di seguire i suoi consigli; quando sembra che il ragazzo abbia ormai rinunciato alla sua crociata, vediamo Stanton e i suoi colleghi assistere a una conferenza durante la quale, all’improvviso, viene mostrato per intero il video delle bodycam del giorno in cui ha lasciato che West, la sua recluta, venisse picchiato a sangue.

Lo sguardo degli altri agenti davanti a quella visione dice tutto sul futuro dell’ex istruttore in quel distretto.The Rookie-3x13- Imm2

Inutile dire che Angela è la regina indiscussa di questo episodio. Dal modo in cui si rapporta con Sandra, a come risponde con sicurezza ai federali che cercano di sminuirla, senza mai arretrare di un passo o mostrare debolezza, Lopez ha mostrato ogni singolo minuto on screen di essere destinata a grandi cose nella sua carriera in polizia.

Parlando di Girl Power, anche Lucy ha fatto un figurone quando Nyla l’ha testata per un improvviso lavoro sotto copertura: le prove alle quali l’ha sottoposta erano davvero impressionanti e sono stupita che abbia retto così bene, considerato il fatto che nella seconda stagione è stata rapita da un serial killer! Poi scusate l’immaturità, ma l’agente che l’ha istruita era davvero carismatico; spero di rivederlo spesso da queste parti.

John e Tim invece sono una scoperta interessante, non li avevo mai considerati una coppia affiatata e invece lavorano benissimo insieme. Bradford non ha perso occasione di metterlo alla prova, ma Nolan si è difeso bene, restando sicuro di sé.

Lo devo dire? Di nuovo? The Rookie è una serie splendida, ogni singolo episodio è perfetto, i protagonisti sono bravi e adorabili, quindi per favore: guardatela anche voi!

QUI il promo del prossimo episodio.

 

 

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