The Nevers si fa ancora più intricata e Dany e Phedre sono sempre più rapite. Di seguito il loro commento al quarto episodio e qui la recensione della puntata precedente.

Progetto grafico a cura di Maria Grazia
Dany: Phedre che episodio intrigante e pieno di congetture! Mi sembra di essere alle prese con un puzzle senza avere una figura di riferimento. Hai anche tu questa idea?
Phedre: Già, moltissimi misteri da dipanare, qualche risposta finalmente e anche l’introduzione di nuove figure moooolto interessanti.
Molto di ciò che avevamo ipotizzato sembra essere vero.
Innanzitutto ormai è chiaro che Amalia non provenga né da questo luogo né da questo tempo, sicuramente arriva dal futuro, ma di quale mondo non è ancora chiaro.
Dany: Infatti! Ha detto che da dove viene non hanno abbastanza terra per i funerali, quindi un futuro oltre al nostro. È furente perché è finita in un’epoca in cui le donne non hanno voce e corrono pericoli, inoltre è stata lasciata sola con una missione senza ordini. Non è il suo corpo, non è il suo mondo e non è la sua epoca, ma soprattutto non sa se verranno mai a riprenderla e quando. Secondo te chi l’ha lasciata sola?
Phedre: Non ne ho idea, solo ipotesi. Credo sia la sfera luminosa blu, alla quale sono interessati sia Lavinia che Lord Massen e che ha parlato a tutti i Touched attraverso Mary. Sappiamo anche che sia Penance che il dottore sono al corrente dell’identità di Mrs Prue.
Comunque, vedo che ti sta fumando la testa, meglio accantonare questa faccenda e ripercorrere l’episodio poiché di cose ne succedono tante.
La puntata si apre con il funerale di Mary, in cui Amalia brilla per la propria assenza. All’evento si presentano anche due “puristi” che seminano un po’ di zizzania ma Mundi li arresta e scopre che dietro al loro intervento c’è Hugo Swann, grazie a un bigliettino che porta inciso le sue inziali. Ma lui giura che non c’entra. Strano. Inoltre scopriamo che il tipo che camminava sulle acque del precedente episodio era al servizio del Re Mendicante e il tipo che ha ucciso Mary lavorava per Maladie, ma sembra che nessuno di questi sia il vero mandante. Chi sta tirando i fili?
Dany: Lord Massen o Lady Lavinia? Gira che ti rigira i più intricati sono loro! Amalia, dopo una notte di bagordi, convoca i suoi fedelissimi e annuncia a tutti che non si fida né del primo né della seconda. In un momento in cui il suo potere si attiva, scopre di dover andare da Lord Massen. Il loro colloquio è molto interessante e ci fa capire che non è estraneo all’omicidio di Mary ma che non ha mandato nessuno a uccidere Amalia anche se era al corrente della cosa. Questo significa che c’è una spia all’orfanotrofio. Mai avrei puntato il dito contro di lei! Mai, anche se forse qualche dubbio doveva venirmi.
Phedre: Infatti, con sommo dispiacere scopriamo l’identità della spia che in ultimo viene risparmiata da Amalia, per amore di Penance.
Ma le sorprese non sono finite, Maladie viene catturata da Mundi e in prigione ripete cose strane, come se fosse stata mandata da qualcuno a uccidere gli angeli. Inoltre la piccola Myrthle, la ragazza che parla solo tramite lingue straniere, ha capito le parole della canzone di Mary così le sue amiche riuniscono un gruppo di persone di diversa etnia per decifrare le sue parole, e quello che ne fuoriesce è disarmante.
Dany: Disarmante?? È incredibile, più di Amalia che piange.
Amalia, il mio soldato solitario… non ti ho abbandonata. Sono entrato/a dentro la città, ero danneggiato/a e incompleto/a.
Dovevo guarire. Presto saremo tutti pronti, ma è buio, c’è oscurità… […]
Vieni sotto e trovami. Vieni prima del buio, e potremo salvare…
Dove deve andare Amalia? Nel laboratorio di Hauge? Nella cantina di Lord Massen? Sono sicura c’entri la missione mineraria di Lavinia.
Qual è il ruolo di Auge e di Hugo in questa storia?
Phedre: Non l’ho ancora capito. Sono molto curiosa anche di questa nuova new entry, la giornalista, che mi ricorda qualcuno… ma non voglio dire oltre.
In attesa della quinta puntata vi salutiamo e vi invitiamo a dire la vostra. Vi piace questa serie?