Tredicesimo capitolo dal titolo “The Jedi” per The Mandalorian. Dopo il solito recap con l’episodio precedente qui, leggiamo insieme cosa è successo nel quinto episodio di questa seconda stagione.

Progetto grafico di Francesca Poggi
Aurora: Ben tornate, care Fenici, al solito appuntamento settimanale per parlare della serie gioiellino The Mandalorian.
Finalmente, dopo tanta attesa e hype alle stelle, ecco l’episodio in cui Mando e il Bambino raggiungono la jedi Ahsoka Tano (Rosario Dawson), che ricorderete grazie a The Clone Wars. Penso che abbiano scelto un’attrice veramente adatta e non posso che ritenermi soddisfatta: il costume e il trucco sono a dir poco favolosi. Sei d’accordo con me, Federica Laura?
Federica Laura: Soddisfatta? D’accordo? Porca di quella paletta cosmica! Sapevo che Filoni, il papà della “furbetta” in questione, non ci avrebbe deluso. Porca zozza! Rosario Dawson è PERFETTA! Hai notato il convor che viaggia sempre con lei? La civetta altri non è che la Figlia che la veglia dall’alto, ovvero il Lato Chiaro, e ha dato la vita per lei. Sto parlando del Mortis, ma qui dovete vedere The Clone Wars. Filoni ci ha buttati nel canone a piè pari, sia santificato quell’uomo!
Aurora: Amen, sorella! Hai ragione, l’asticella si sta alzando notevolmente e la storia è sempre più scottante, arricchita dall’intrecciarsi delle varie trame. Mando e il piccolo atterrano su Corvus per incontrare Ahsoka e il Mandaloriano scopre come trovarla grazie al Magistrato, che gli chiede di ucciderla in cambio di un bellissimo bastone di Beskar. Naturalmente, Mando non ha nessuna intenzione di farla fuori, ma il Magistrato non è tenuto a saperlo…
Federica Laura: Magistrato di cui non ho capito il nome, solo Morgan (grazie papà che hai parlato sopra mentre lo diceva). Scopriamo, in seguito, che è uno dei collaboratori di… lo dico? Ok lo dico, tenetevi forte, l’ammiraglio Thrawn! Hai notato l’architettura della casa del Magistrato? Mi ha ricordato Kill Bill Volume 1. Ovviamente Mando non darà la caccia ad Ahsoka e, infatti, i due iniziano una lunga discussione con annesso esame del Piccolo. Piccolo che ora ha un nome: Grogu. Avrei preferito il Bambino e basta.
Aurora: Data l’immensa simpatia del Magistrato, la chiamerei semplicemente Morgan-qualcosa. Tornando a noi, i riferimenti al Grand’Ammiraglio Thrawn sono fondamentali e ci fanno capire che la jedi ha un obiettivo ben preciso: vuole sapere dal Magistrato dove si trova il Grand’Ammiraglio e ci riesce grazie alla collaborazione di Mando. Insieme fanno scintille e non sembra scontato, dato che in teoria jedi e Mandaloriani non sono mai andati d’accordo. Per quanto riguarda, invece, il Bambino, la sua identità si scopre praticamente subito e senza tanti giri: Grogu, per l’appunto, un nome che a essere sincera mi ha lasciata di stucco e non in modo positivo. Poverino… Ahsoka e il piccolo stabiliscono una connessione mentale grazie alla Forza ed è un momento veramente intenso, il quale permette di scoprire un po’ più nel dettaglio la sua storia. Grogu è cresciuto su Coruscant, nel tempio jedi, è stato addestrato per un periodo e durante la guerra dei Cloni è stato nascosto. Ciò che è accaduto dopo è nebuloso e Ahsoka non riesce a vederlo. Il pathos è alimentato anche dal riferimento esplicito al maestro Yoda, perché sia lui che Grogu appartengono alla stessa specie. L’incontro quindi si sta rivelando proficuo, tuttavia c’è un “ma” che impedisce ad Ahsoka di addestrarlo…
Federica Laura: Eh sì, un grosso MA. Lei non può addestrarlo perché il Bambino (scusate ma lo chiamerò così, non ce la faccio a chiamarlo Grogu), ha un forte attaccamento al nostro eroe e chi sviluppa l’attaccamento facilmente è preda del Lato Oscuro. Ashoka sa bene di cosa parla, difatti ricorda Anakin che, ha visto lei stessa, scivolare nel Lato Oscuro fino a diventare Darth Vader.
Aurora: È evidente che Ahsoka soffra ancora molto e non vuole che si ripeta ciò che accadde «al migliore di noi». Inoltre, afferma con chiarezza che per Grogu Mando è come un padre e di conseguenza il piccolo è troppo vulnerabile e pieno di paura. Per questo motivo, fornisce delle istruzioni precise: Mando dovrà condurlo al tempio jedi di Tython, dove il Bambino avrà modo di scegliere la strada da percorrere.
L’incontro con la jedi avrebbe significato la separazione del mitico duetto al quale ci siamo affezionati tutti ma, a quanto pare, non è ancora finita. Da una parte, il mio sentimentalismo è fiero del legame che si è stabilito tra i due; ma d’altro canto, Grogu ha molto potenziale e sarebbe un peccato non vederlo riprendere l’addestramento sotto la guida di Ahsoka. Che cosa succederà? Sentimenti, vulnerabilità e l’essere un jedi saranno inconciliabili anche stavolta? Cosa sceglierà il piccolo? Innegabilmente ci tocca rimanere col fiato sospeso ancora per un po’…
Federica Laura: Del resto il viaggio di Din è ancora lungo e credo proprio che Grogu continuerà a condividerlo con lui. Piccole curiosità: il combattimento tra Ahsoka e Morgan Vattelapesca mi ha ricordato quella della Sposa e O-Ren in Kill Bil vol.1. Ecco perché amo Star Wars, anche per le spade laser! Menzione d’onore alla fotografia spettacolare con quel senso di cupezza e di freddo che mi ha dato e alla musica sempre eccezionale. Bene, dalla galassia lontana lontana è tutto.
Un saluto da me e da Aurora.