Finalmente dopo tanta attesa arriva The Mandalorian. Aurora e Federica Laura lo stavano aspettando con trepidazione. Ci eravamo lasciate qui. Ecco a voi la recensione di The Mandalorian 2×01.

Progetto grafico di Francesca Poggi
Aurora: Un saluto a tutte, mie care Fenici! Oggi sono qui con Federica Laura per parlare dell’episodio pilota dell’attesissima seconda stagione di The Mandalorian. Precedentemente, il nostro mandaloriano si era incaricato di riportare «la piccola rugosa creaturina» al suo pianeta d’origine in mezzo ai suoi simili, diventando così il fantastico e iperprotettivo “papà Mando”. Dico bene?
Federica Laura: Avessero tutti un papà del genere… ma veniamo a noi. Mando e il Bambino, all’inizio, si trovano in una città desolata che fa tanto periferia alla ricerca di un contatto, il quale possiede un’informazione per trovare i Mandaloriani dispersi nella galassia.
Hai visto, poi, che Mando è più tollerabile nei confronti dei droidi?
Aurora: In effetti è stato un dettaglio che mi è saltato subito all’occhio! Dopo il sacrificio di IG-11, il droide-balia riprogrammato, probabilmente Mando si è reso conto della superficialità dei pregiudizi e delle diffidenze – diciamocelo, i droidi sono troppo utili per essere disprezzati! Tornando all’episodio in questione, vediamo come il mandaloriano nel suo perfetto stile mica-sono-scemo-ti-lascio-vivere-solo-perché-sono-buono, ottiene la sua informazione e parte con il Bambino alla volta di Tatooine. Raggiungono Mos Pelgo, una cittadina isolata in mezzo a tanta sabbia, dove si respira un’aria western combinata con una musica dalle note arabeggianti. Mi piace pensare che sia collegata al fatto che il set di Tatooine sia stato allestito in Tunisia.
Federica Laura: Mos Pelgo… il deserto del Sahara sembra più affollato. E mentre il nostro cazzuto Mando entra in una taverna per chiedere informazioni al barista (mi raccomando, i baristi sanno sempre tutto), chi entra? Uno con l’armatura di Boba Fett. Giuro, son cascata dalla sedia quando l’ho visto… ma non eri morto, Boba, nello stomaco del sarlacc? Quando però si è tolto il casco, cosa che i mandaloriani non fanno, ecco svelato l’arcano: è quel gran pezzo di manzo di Timothy Olyphant, lo sceriffo del posto. Per chi non sapesse, gli sceriffi sono descritti nei libri di Aftermath.
Aurora: Non dirlo a me, ho iniziato a sclerare! L’incontro con lo sceriffo, che si chiama Cobb Vanth, non inizia nel migliore dei modi e i due sono sull’orlo di uno scontro. Vengono però interrotti dalla comparsa di un mostro delle sabbie che attraversa le abitazioni: un drago krayt. La situazione è critica e riescono a trovare un accordo: se Mando lo aiuta a sconfiggere il mostro, lo sceriffo gli darà l’armatura del mandaloriano a cui è stata tolta e che lui ha ottenuto dai jawa. Così, con la collaborazione degli esilaranti predoni tusken e della comunità – uno schema molto simile alla battaglia sul pianeta Vietnam in episodio 4 – le forze vengono unite e il drago krayt viene abbattuto. Che dire, Mando è un ottimo stratega. Parliamo ora del piccolo. Le inquadrature sono state seguite da continui: “aaaawww, ma che amore” e lunghi sospiri, e per tutta la durata dell’episodio non ho fatto altro che sperare che utilizzasse la sua «manina magica», ma non è stato così. Spero che nelle prossime puntate ci sia maggior interventismo da parte sua, visto che è Fortissimo. Mando non me ne voglia. Cosa dici?
Federica Laura: Concordo, Mando sa il fatto suo e chi ha visto la prima stagione sa a cosa mi riferisco. Questo episodio ne è la dimostrazione. Che posso dire di quel gran gnocco rivestito di Beskar? Ma sbaglio o Pedro è ancora più grosso della scorsa stagione? Ha una figanza innata (oddio, si dirà?) e il Bimbo? La pucciosità verde brillante dalle lunghe orecchie pelose e quegli occhietti… Gesù, ma dove ho l’emoji degli occhi a cuore? Penso proprio che il piccolo lo vedremo in azione negli episodi seguenti. Sappiatelo: Mando ha le palle di Beskar.
Aurora: Do il mio contributo a sommergere Mando e “Baby Yoda” di emoji degli occhi a cuore. Aggiungo inoltre che gli effetti speciali sono a dir poco sensazionali – come in ogni prodotto della saga – e, onestamente, non mi sarei aspettata niente di meno. Stando sempre in tema di scleri e cadute dalla sedia, vogliamo parlare della scena finale?! Boba Fett è VIVO e ha assistito alla lotta contro il drago! Suppongo che sia intenzionato a reclamare la sua armatura, che come promesso ora è in mano a Mando… Per tutti i droidi, quanta carne al fuoco, non trovi?
Federica Laura: Boba Fett, signori… sono rimasta scioccata. Carne al fuoco? Qua c’è un intero drago krayt sul fuoco, porca paletta! Come direbbe Han solo: «Boba Fett, Boba Fett, dove, dov’è?! » (Episodio VI). A ogni modo, nel complesso l’episodio si presenta semplice e lineare, anche se, naturalmente, per seguire al meglio la storia non sarebbe male avere un po’ di dimestichezza con l’universo di Star Wars, con tutto ciò che gli ruota attorno e con i personaggi più famosi.
Aurora: L’unica pecca è l’uscita di un solo episodio a settimana, mannaggia ai jawa! Scherzi a parte, sono sicura che l’attesa ne varrà la pena, prevedo tantissime cose belle ed emozionanti.
E’ tutto riguardo a The Mandalorian 2×01 . Con ciò, io e Federica Laura vi salutiamo con il trailer della seconda stagione. Alla prossima!