Dopo una pausa di due settimane, siamo giunti al nono episodio di The Good Doctor dal titolo “Irresponsible Salad Bar Practices”. Per un ripassino sulla puntata precedente cliccate qui.

Progetto grafico a cura di Maria Grazia
Ciao a tutti amanti delle serie TV!
C’eravamo lasciati con Santa Traditrice Claire che pugnala alle spalle Audrey Lim, spifferando al Dottor Glassman che la donna soffre di stress post traumatico.
Ora, che la direttrice del reparto di cardiochirurgia fosse ultimamente poco stabile mentalmente lo abbiamo visto anche noi. È stato però giusto che Claire – con la scusa dell’amicizia – abbia deciso di svelare un segreto non suo?
Meditiamo…
Nel frattempo, il nostro amato Shaun sta affrontando una nuova esperienza che lo destabilizza: l’attrazione verso la nuova specializzanda di radiologia.
Il giovane non riesce ad accettare che il suo cervello gli trasmetta impulsi che non riesce a capire e vuole confessare tutto a Lea; Alex e Jordan cercano di dissuaderlo.
Secondo voi come andrà a finire? Ci sarà da ridere ve lo assicuro… come sempre, del resto, quando si tratta di Lea e Shaun.
Grande assente dell’episodio è Olivia; che abbia deciso di scappare a gambe levate dallo zio? Non si fa alcuna menzione della specializzanda “eccellente” e questo mi ha lasciato una leggera perplessità, ma tant’è.
I due casi medici trattati dal personale del Saint Jose sono molto interessanti, ma rappresentano il triste spunto per una puntata che scade a tratti nel buonismo.
Temi trattati: il pregiudizio razziale cui sono sottoposte le persone di colore e quello subìto dai transgender.
Tanta, troppa carne al fuoco per una puntata di 45 minuti scarsi. Devo però dare merito agli sceneggiatori, per essere riusciti quanto meno ad affrontare entrambi gli argomenti con la giusta delicatezza e attenzione, a differenza di ciò che è successo nell’episodio The Uncertainty Principle dove – è giusto ricordarlo – un tema spinoso come quello delle terapie geniche viene trattato in modo assolutamente sciatto.
Comunque…
Artefice del pregiudizio razziale verso una giovane afroamericana, affetta da una grave forma di ipertensione sarà … rullo di tamburi… Claire!
Fermi tutti!
Può una ragazza afroamericana, che è stata oggetto di razzismo mentre era studentessa, scadere nello stesso cliché con una sua paziente, verso la quale dovrebbe invece sentire affinità e/o solidarietà?
Beh, sì, se ti chiami Claire. Poco importa che poi si sia resa conto di aver sbagliato… ma sarà davvero così? Per me ha solo confermato di essere una persona ipocrita, dietro l’apparenza da santarellina.
Suvvia, ormai l’avete capito da mo’ che sta qua mi sta sugli zebedei 🤣
Anche Shaun scadrà nel pregiudizio con il paziente gender, ma non dimentichiamo la natura del nostro protagonista.
Ogni cosa per lui è un banco di prova per cercare di integrarsi e migliorare se stesso. Non vuole essere una giustificazione; è solo un dato di fatto.
Il finale dell’episodio è all’insegna del motto “andrà tutto bene”. Speriamo.
Nel darvi appuntamento al prossimo episodio di The Good Doctor vi lascio il promo.