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Recensione: The ghost bride. La sposa fantasma di Yangsze Choo

Titolo: The Ghost Bride – La sposa fantasma

Autore: Yangsze Choo

Casa editrice: HarperCollins Italia

Genere: Fantasy Storico

Data d’uscita: 23 gennaio 2020

Malesia, 1893.
È una serata afosa e la giovane Li Lan siede nello studio del padre nel tentativo di rallegrarlo. Spirali di fumo si innalzano lente dalla pipa da oppio dell’uomo che, seduto nella sua poltrona di vimini, si lascia andare al vizio che li ha condannati alla bancarotta.

I Pan erano una famiglia benestante della ricca città portuale di Malacca, ma da quando il vaiolo si è portato via la madre e ha lasciato sfigurato il padre, Li Lan sa di avere poche prospettive per il futuro.

Improvvisamente suo padre, risvegliatosi dal torpore, le fa una strana richiesta. La ricca e potente casata Lim l’ha scelta come sposa per il loro primogenito, Lim Tian Ching, morto in circostanze misteriose. Si tratterebbe dunque di un “matrimonio fantasma”, di quelli che si celebravano quando una famiglia desiderava placare uno spirito inquieto. L’unione potrebbe garantire una casa e una posizione di privilegio a Li Lan per il resto della vita, ma il prezzo da pagare sarebbe terribile. Lei sa che da questa scelta dipende il futuro della sua famiglia, eppure nel profondo del cuore sente che non deve accettare.

Dopo una semplice visita di cortesia nella nobile dimora dei Lim, Li Lan comincia a essere perseguitata nel sonno dallo spirito del promesso sposo. Notte dopo notte viene trascinata contro la sua volontà nel paese delle ombre, un mondo parallelo fatto di città fantasma e demoni assetati di vendetta, schiacciato da una mostruosa e ineluttabile burocrazia. È qui che il ricco e borioso Lim Tian Ching la aspetta e non intende lasciarla andare. Eppure è solo qui che Li Lan può liberarsi dal maleficio: deve scoprire i segreti più oscuri della famiglia Lim, ma anche di suo padre.

E deve farlo in fretta, prima di rimanere intrappolata nell’Oltretomba per sempre…

Salve, Fenici!

Ci troviamo in Malesia nel 1893 in questo libro di Yangsze Choo, di genere paranormale e legato alle tradizioni cinesi. La potente famiglia Lim vuole la giovane Li Lan in sposa al figlio recentemente defunto in circostanze improvvise e misteriose. Si tratterebbe di un matrimonio fantasma, di quelli che venivano celebrati per placare uno spirito inquieto. Ma cosa accadrà alla giovane e bella Li Lan non sarò di certo io a svelarvelo.

Non è passato neanche un mese dalla mia recensione sulla serie tv The ghost bride trasmessa da Netflix e basata su questo romanzo, ma credetemi tra le due storie c’è un abisso. Infatti ero partita con l’idea che sarebbe stato noioso leggere un libro di cui già avevo guardato la trasposizione sullo schermo televisivo, ma mi sono dovuta piacevolmente ricredere, in quanto ho trovato tutta un’altra trama. Anche se all’inizio facevo fatica a starle dietro proprio per la differenza netta dalla serie tv, alla fine mi sono lasciata conquistare e ammaliare completamente. Ho amato il libro quanto il telefilm, a tratti anche di più.
Er Lang è ancora più affascinante e misterioso nel libro e mi ha incantata, mentre Li Lan anche qui dimostra di essere una brava spia proprio come nella serie tv.
Totalmente differente l’aspetto di Lim Tian Ching, qui grasso e bruttino, mentre sullo schermo è un bel ragazzo dallo sguardo cattivello. Ciò mi ha sorpresa, non me lo sarei mai aspettato e per questo non ho capito perché questa scelta così marcata di distinguerli nettamente tanto da scombussolarmi un po’.
L’autrice scrive in maniera scorrevole, soffermandosi solo in descrizioni veloci sulla tradizione cinese sui defunti e a fine libro ci lascia anche una nota con delle spiegazioni per aiutarci di più a capire la loro cultura sull’argomento. Davvero molto interessante.
Comunque le avventure di Li Lan sono molto più intense nel libro piuttosto che nella serie tv, è molto più affascinante e con suspence, mentre nel telefilm è reso tutto più semplice e veloce, come sempre capita nelle trasposizioni sullo schermo televisivo.
Vi consiglio di leggere questo libro così come vi ho consigliato di guardare la serie tv. Buona lettura!

 

 

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