Recensione: The Beast and The Ballerina di Anna Nicoletto

Autrice: Anna Nicoletto
Genere: Dark Romance, retelling
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 30 settembre 2025

Quando Scarlett perde il ruolo per cui ha lottato tutta la vita, il suo mondo crolla. Danzare era tutto ciò che aveva, e ora che la compagnia di ballo l’ha scaricata senza preavviso, le restano solo il conto in rosso e un futuro incerto. Ma una lettera inaspettata le offre un’ultima, misteriosa possibilità: un’audizione esclusiva in un parco divertimenti gotico, sperduto tra le foreste dell’Oregon. Un luogo surreale dove ogni angolo nasconde ombre e segreti. A gestirlo è Damien Blackwell, giovane erede di una delle famiglie più potenti dello Stato, che non si mostra in pubblico da anni. È enigmatico, solitario, segnato nel corpo da profonde cicatrici e nell’anima da una ferita che si rifiuta di guarire. Damien non cerca una ballerina: desidera il controllo assoluto del suo regno. E Scarlett, con la sua luce, la sua ostinazione, è tutto ciò che lui non vuole e tutto ciò da cui non riesce a fuggire. Tra loro è guerra aperta fin dal primo sguardo. Lei non accetta ordini, lui non tollera invasioni. Ma più si scontrano, più la tensione tra loro diventa difficile da ignorare. Costretti a condividere lo stesso spazio, in quel parco nascosto tra le montagne, tra prove, regole imposte e attrazione repressa, si crea una tensione bruciante. Ma mentre Scarlett lotta per ricostruire sé stessa, Damien sa che il tempo sta per scadere. Perché dietro le sue cicatrici si nasconde un segreto. E se non riuscirà a redimersi, perderà tutto. Anche lei.
Ancora una volta ho letteralmente “divorato” un libro! Seguo Anna Nicoletto da un po’, attendevo con ansia questa sua ultima pubblicazione e non mi ha deluso.
Con queste premesse diventa ancora più difficile per me rendere giustizia a questa storia che, sì, è un retelling de La Bella e la bestia e, sì, sicuramente non è nemmeno il primo.
Ho amato e rivisto innumerevoli volte il cartone della Disney, addirittura pochi giorni fa con la mia nipotina che, sebbene non capisca ancora bene il tutto, lo adora, buon sangue non mente! Nonostante ciò, le similitudini presenti sono passate in secondo piano, presa come sono stata da tutto il resto.
In primis l’ambientazione: chi mai avrebbe pensato di ambientare una storia all’interno di un parco divertimenti, a sua volta all’interno di un’intera foresta tra le montagne dell’Oregon? E chi avrebbe pensato di inserirci pure un teatro che ospita un’importante compagnia di balletto classico? Dimenticate le atmosfere caotiche tipo Gardaland, qui tutto è avvolto da un’atmosfera magica, le attrazioni perfettamente inserite in piccole radure circondate da alberi secolari, vialetti curati dove passeggiare e respirare aria pulita. Il suo proprietario, Damien Blackwell, è un’ombra che si muove furtiva in questo piccolo mondo che era stato creato appositamente per lui dal nonno. Damien è prigioniero volontario tra le mura del suo maniero ricoperto di rovi, segnato dalle cicatrici che solcano una parte del suo corpo, ma soprattutto il suo animo, convinto che non ci sia redenzione per lui. Ma un giorno ecco che arriva la luce, sotto forma di Scarlett Winters, ballerina di talento che per vari motivi (indipendenti dalla sua volontà), entra come un tornado nella sua vita, e si fa strada nel suo cuore senza che lui possa far nulla per impedirlo. O meglio, ci prova, con tutte le sue forze, contando sull’orrore per il suo aspetto, ma lei, come nella fiaba, vede oltre e, così come la goccia riesce a scavare la roccia lei riesce a insinuarsi in lui, facendogli apparire uno spiraglio di speranza, che Damien sente però di non meritare.
Lei mi aveva scelto. Aveva baciato le mie ferite e le aveva ricucite con la sua testardaggine e la sua pazienza. Si era affacciata sull’abisso dei miei sbagli e li aveva perdonati tutti
Scarlett è un personaggio meraviglioso, forte e determinato, che è riuscita con la danza a ricucire le ferite che la vita le ha inferto, a cominciare dall’abbandono alla sua nascita, per finire con il rapporto malato con il suo ex. E Damien? … non ci sono parole per descriverlo, durante gli anni di solitudine autoimposta si è punito esaminando ogni giorno i fatti che lo hanno portato fin lì, che gli hanno deturpato il fisico e l’animo, non assolvendosi mai.
Ho apprezzato tutto di questo romanzo, anche i personaggi negativi, così negativi da suscitare un sospiro liberatorio quando, come la fiaba insegna, finiscono male.
Respirare l’atmosfera gotica di questo parco divertimenti, in cui tutti gli elementi narrativi si incastrano perfettamente, dove la malinconia e i rimpianti viaggiano di pari passo, ha reso facilissimo immedesimarsi in entrambi i protagonisti. Grazie, Anna, per questo ennesimo bellissimo viaggio.
Super consigliato.







