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Recensione: “Sweet Horse” di Maddalena Cafaro (Sweet Trilogy #1)

 

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E se il destino volesse concedere una seconda opportunità? È quello che succede a Juliette Renghi, una giovane veterinaria americana che si trasferisce in Italia per lavoro, seguire un allevamento di cavalli è il sogno della sua vita, farlo nei luoghi che hanno dato i natali a suo padre è l’incentivo che la spinge ad attraversare un oceano. Ex amazzone, ora i cavalli sono la sua sola ragione di vita, finché non mette piede allo Sweet Horse e ritrova lui! Alan Trevisan è un uomo in carriera, diverso dal cavaliere che partecipava ai concorsi di salto a ostacolo, ma c’è una cosa che non è cambiata in lui, l’interesse per Juliette. Ma come nelle gare anche il loro rapporto dovrà superare degli ostacoli prima di vedere il traguardo, riusciranno Alan e Juliette a darsi una seconda possibilità?

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Juliette ha deciso di trasferirsi per qualche anno in Italia, il lavoro che le hanno proposto è per lei come un sogno che si avvera, adora i cavalli da tutta la vita, e le viene offerta la possibilità di curare quelli che parteciperanno alle prossime Olimpiadi. Durante la sua adolescenza, lei stessa ha vinto molte gare, veniva chiamata “l’angelo distratto”, perché troppo interessata ai cavalli per accorgersi dei propri ammiratori.

Ed è anche per allontanarsi da uno di essi che ha preso la decisione di andarsene per qualche tempo, lasciando in America le sue due zie Elen e Sam. Brian il suo amico di sempre, infatti, quello che lei ha sempre considerato come un fratello, ora vorrebbe qualcosa che lei non può dargli, prova per lei un sentimento che la giovane non può ricambiare, questo, e il suo desiderio di conoscere i parenti del padre di origine italiana, l’hanno convinta a partire. Giunta in Italia la giovane si trova a lavorare nella scuderia che possiedono i fratelli Trevisan, in special modo per Alan, che Juliette ricorda bene dal periodo delle gare. Lui allora era un campione e tutte le giovani donne se ne innamoravano, anche lei lo era un po’, ma lo considerava un sogno impossibile. E se le cose non fossero state così? Il destino a volte concede una seconda possibilità di essere felici.

Primo di una trilogia, che riguarda gli affascinanti fratelli Trevisan, lo considero più un racconto lungo che un libro vero e proprio, ma non per questo meno apprezzabile.

I tre fratelli sono davvero ben caratterizzati, Adrian lo chef, simpatico e sbruffone, sempre pronto a mettersi in competizione e prendere in giro il fratello, si metterà a corteggiare Juliette non appena si rende conto dell’interesse del fratello per il nuovo bel veterinario, e farà di tutto perché lui si dichiari. Ma è anche un fratello attento e protettivo verso la sorella April, che qualcosa mi dice, sarà la protagonista del prossimo capitolo, alle prese con un problema che le cambierà la vita.

Anche Carlos fa parte della famiglia, nonostante non sia un Trevisan, ed è il miglior amico di Alan e dei suoi fratelli, lavora con loro dopo che i suoi gli hanno voltato le spalle e ha un segreto, qualcosa che lo rende infelice e che non è disposto, per paura, a condividere con i suoi amici, ma qualcuno gli farà cambiare idea e dovrà venire allo scoperto. Alan del resto, non ha mai dimenticato “l’angelo distratto”, ma teme di essere ancora una volta ignorato da questa donna che mette la sua passione per i cavalli davanti a ogni cosa, ed è per questo, che in un primo momento si tiene alla larga il più possibile, nonostante i suoi fratelli complottino contro di lui. Juliette è diventata una splendida donna, forte e risoluta, ne dà prova subito non appena arrivata, mettendosi a litigare con un fantino che sta maltrattano un cavallo. Anche lei non ha dimenticato le emozioni che Alan le ha sempre suscitato, ma ora è il suo capo. Nonostante tentino per qualche tempo di evitarsi, i sentimenti che covano da anni sono forti, e quando finalmente sembra che tutto si stia avviando verso una felice conclusione, telefonate anonime e strani incidenti sembrano minare di nuovo la loro felicità.

Nonostante non sia difficile scoprire chi è il colpevole, la storia risulta comunque molto carina, i personaggi sono indovinati, e si ha la voglia di sapere cosa sia successo ad April, e come proseguirà la narrazione. L’unica pecca è la sua brevità, si legge in poco più di un’ora.

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Recensione a cura di:

Lucia63

Editing a cura di:

Gioggi

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StaffRFS

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