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Recensione: Sweet Girl – Film con Jason Momoa

Cap RM ha visto per noi il film con protagonista uno dei sex symbol  del momento: Jason Momoa, le è piaciuto? No? Forse? Andiamo a a scoprirlo, qui il trailer.

Sweet Girl

Progetto Grafico di Francesca Poggi

Regista: Brian Andrew Mendoza

Genere: Azione, Drammatico, Thriller

Anno: 2021

Paese: USA

Durata: 96 min

Distribuzione: Netflix

 

Ray Cooper assiste impotente alle sofferenze di sua moglie, malata di cancro. L’unica speranza della donna è rappresentata da un farmaco innovativo ma la compagnia farmaceutica che lo produce (a prezzi proibitivi) paga le concorrenti (che lo avrebbero immesso sul mercato come farmaco generico) affinché ne ritardino l’uscita, condannando così a morte chi attendeva la cura.

Distrutto dal dolore, Ray cerca di sopravvivere alla perdita per il bene di sua figlia, fino a quando una strana telefonata lo porta a incontrare una persona che giura di avere le prove per portare alla luce ciò che si nasconde dietro le scelte della casa farmaceutica.

 

Invogliata da un trailer accattivante, ho scelto questo film con la speranza che dietro la solita trama del maschio americano che combatte (nel vero senso del termine) per la sua famiglia ci fosse qualcosa in più. In effetti la prima parte del film verte molto su una sequenza piuttosto prevedibile: Ray (Momoa), sempre più arrabbiato per le cose che scopre si lascia dietro una scia di morti, sia per vendicare la moglie che per salvare la figlia. Poi c’è il colpo di scena e da lì cambia tutto, finalmente alcune cose che erano sembrate strane trovano una spiegazione.

Sweet Girl

C’è qualche piccolo dettaglio che mi sembra un po’ forzato ma non voglio fare spoiler, rovinerei il bello di gustarvi il film in pace.

Mi è piaciuta Rachel, la figlia di Ray. Il suo personaggio si scopre strada facendo e alla fine ci sorprende con la sua forza e la sua fragilità. Ho apprezzato il fatto che ad aiutare Rachel durante la sua fuga con il padre sia un’agente dell’FBI, che non cerca soltanto di risolvere l’indagine ma le offre sostegno dal punto di vista umano.

Un appunto: a Momoa propongono sempre ruoli che mettano in risalto la sua fisicità, non che a noi dispiaccia, però sappiamo che è un attore simpatico e con una grande personalità, credo che impersonare sempre un uomo ferito che deve salvare la sua famiglia o il mondo (o che deve vendicarsi per qualcosa) sia in qualche modo limitante per le sue capacità. Potrebbe dare molte altre sfumature alle sue interpretazioni, mi piacerebbe vederlo anche in atmosfere e situazioni diverse.

 

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StaffRFS

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