Station 19 è arrivato al quindicesimo episodio dal titolo “Say her name”. Leggiamo cosa ne pensa la nostra Barbie Klaus. Qui potete trovare quello precedente. Buona lettura!

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
In questa puntata, a differenza delle precedenti, torniamo in caserma e vediamo tutta la squadra all’opera per spegnere l’incendio al ristorante della famiglia di Vic. La nostra amata soccorritrice, molto scossa per gli avvenimenti avvenuti nella comunità afroamericana nelle ultime settimane, avrà modo di confrontarsi con i propri genitori.
Devo ammettere che mi aspettavo molto di più da questo episodio, però considerato gli ultimi che ho visto, forse è il caso di accontentarsi e di dire che non è stato proprio tutto da buttare.
Innanzitutto erano settimane che non assistevamo a una missione con tutta la squadra al completo, oltre a questo abbiamo pure avuto la visione di Ruiz, che come si suol dire è una gioia per gli occhi.
Ancora una volta è stato dedicato dello spazio a Victoria, non che mi dispiaccia per carità, ma speravo in altro… Per fortuna però le vicende si sono evolute in maniera più che positiva: i genitori della donna non sono stati feriti e, grazie a quello che è successo, la riunione di famiglia è anche servita per far sfogare la povera Hughes, che non sapeva più come portarsi dietro questo fardello.
Carini i momenti tra Travis e Ruiz, anche se continuo a sperare che la situazione tra loro si appiani. Molto belle le scene tra Sullivan e Andy, nonostante nell’aria mi sembra quasi di percepire che ci sia qualcosa di più, stesso discorso per Jack e Inara.
Sono molto curiosa di vedere come andranno le cose tra Dean e la polizia, e ancora una volta la tensione è più che palpabile e questo mi puzza di: “non andrà a finire bene.”