Recensione: Station 19 – 4×10

Eccoci giunti al decimo episodio di Station 19 che si intitola “Save yourself”. Vediamo un po’ che ci racconta Barbie Klaus. Per un ripassino sulla puntata precedente potete cliccare qui.

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi

In questa nuova puntata di Station 19 vediamo tutta la caserma adibita ai tamponi drive-in con l’aiuto di Carina DeLuca. Alla Diciannove arriveranno sia i parenti di Andy, che conosceranno Robert, sia i genitori di Travis e poi successivamente anche Inara e Marcus. Durante i test però scatta l’allarme e i pompieri devono mollare tutto e andare al lavoro per soccorrere due sposini, incontrati poco prima proprio in caserma, che hanno avuto un incidente d’auto.

Allora… finalmente abbiamo un po’ accantonato la vicenda di Theo, Michael , Travis e Vic, nonostante mi piacesse e su cui sono molto curiosa, però ultimamente non si parlava d’altro, quindi è giusto cambiare un pochino e questa puntata è stata proprio come una ventata d’aria fresca. L’episodio ha trattato diverse storyline, in primis quella di Carina e Maya.

Le due, dopo gli avvenimenti importanti delle scorse settimane, sembra che dovranno ben presto fare i conti con un’altra decisione fondamentale. Il visto della dottoressa DeLuca sta scadendo e per il momento non è possibile rinnovarlo, quindi deve prendere in considerazione l’idea di dover tornare in Italia. Maya, quando viene a saperlo, rimane al quanto interdetta, come credo tutti noi. Chi è pronto a dire addio a Carina?! Io sicuramente no! Era uno dei miei personaggi preferiti in Grey’s e continua a esserlo in Station.

Alla fine della puntata vediamo anche la bionda che, forse presa dall’entusiasmo della situazione, dichiara di voler abbandonare tutto per seguirla. Devo ammettere che sarebbe un’enorme svolta in Station 19 e che permetterebbe agli altri personaggi una scalata sociale, se così possiamo definirla. Sono d’accordissimo sul mandare via Maya, ma Carina, no. Non potrei tollerarlo.

Ma passiamo oltre… Robert fa la conoscenza dei parenti di Andy e, con suo stupore, scopre che la moglie ha detto ben poco di lui e soprattutto sul suo lavoro e il suo ruolo. Il che suona alle orecchie di tutti, comprese quelle di Sullivan, come un’omissione dovuta alla vergogna. Andrea durante la puntata cerca di dissuadere l’uomo dalle sue idee, ma devo dire che non è stata affatto convincente. Il che spinge l’ex capo battaglione a considerare l’idea del suo superiore sul convincere Miller a lasciar perdere la sua causa contro la polizia, per poter riavere il ruolo di tenente.

Lasciatemi dire che capisco l’arrabbiatura di Robert nei confronti della moglie, anche perché, ripeto, la sensazione che ha avuto lui l’abbiamo avuta tutti: lei si vergogna. Questa cosa della causa di Dean e la polizia e il dissuaderlo, solo per riavere un ruolo, non mi piace. Non mi pare giusta soprattutto dopo tutto quello che hanno passato nelle puntate precedenti, compreso Sullivan.

Le vicende non finiscono qui, Travis affronta il padre, che ha una relazione extraconiugale con un uomo. Questo è anche il motivo per cui deve farsi eseguire un tampone. Lo ‘scontro’ che padre e figlio hanno devo però ammettere che è toccante, senza rabbia ma decisamente a cuore aperto. Spero vivamente che l’uomo ascolti il figlio.

La faccenda più commovente è sicuramente quella che riguarda Jack. Marsha, per decisione del figlio, deve essere staccata dal respiratore e potrebbe non sopravvivere. La famiglia adottiva della signora, se così possiamo definirla, è alle prese con un turbinio di emozioni e noi spettatori non siamo da meno. È impossibile non commuoversi alla vista di Gibson che cerca di consolare Marcus e nel finale del suo racconto, durante il quale la donna si risveglia, sotto lo stupore di tutti. Questo è l’epilogo che tutti ci aspettavamo da settimane e che molti vorrebbero anche nella vita reale. È stato bellissimo vedere tutti assieme come una vera famiglia e il calore che li circondava era percepibile, persino dallo schermo. Non si poteva chiedere di meglio.