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Recensione: Spare. Il minore di Prince Harry

Titolo: Spare. Il minore

Autore: Prince Harry

Genere: Autobiografia

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 10 gennaio 2023

 

È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi.
Finalmente Harry racconta la sua storia.
Con la sua cruda e implacabile onestà, SPARE – IL MINORE è una pubblicazione epocale. Le sue pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé e della consapevolezza – conquistata a caro prezzo – che l’amore vince sempre sul lutto.

 

Care Fenici, ve lo confesso, sono antimonarchica e felice che l’Italia sia una Repubblica, con i suoi alti e bassi – più bassi ultimamente – ma sempre meglio che avere rogne su rogne tra cappellini inguardabili e casini a non finire sul (mancato) rispetto di protocolli reali. Per gli inglesi, invece, guai a chi tocca la monarchia, considerata non solo un’istituzione ma un simbolo che li accomuna tutti. Purtroppo la loro storia ha toccato anche noi tra infiniti gossip, diverse serie tv e due tragiche perdite per tutto il mondo, Lady Diana e la Regina Elisabetta II. Questa autobiografia riguarda il più giovane dei figli di Diana, la cosiddetta riserva, il fratello dell’erede e via dicendo. Devo essere assolutamente sincera nel dire che la lettura non è stata affatto spiacevole, anzi, e certamente ha fatto scatenare un ginepraio tra ripicche e maldicenze che si ritorcerà sia contro l’autore che contro la sua nobile famiglia. Ora, per gli inglesi la monarchia sarà sì un’istituzione ma forse quello che la stessa nobiltà ha dimenticato è il concetto di famiglia e anche l’amore, quello vero.

 

“La nostra era una vera monarchia costituzionale? Era una vera famiglia? Difendersi a vicenda non è la prima regola di ogni famiglia?”

 

Detto ciò, ci tengo a un’ultima precisazione, stiamo parlando della verità di Harry, il suo punto di vista, che potrebbe benissimo non essere condiviso dal resto della Royal Family, ma dato che questi non si esprimono parliamo di lui. Per buona parte del romanzo la giovane riserva parla di se stesso, della madre, del padre, del fratello ma principalmente del suo ruolo come ruota di scorta. La narrazione tocca temi importanti come il tragico incidente del ’97, problemi di salute mentale, la ricerca del proprio posto nel mondo. Harry è nato per il solo scopo di sostituire il fratello nel caso di incidenti fatali. Sembra che il neo re Carlo III, alla nascita del secondo figlio, abbia detto: “bene, ora ho un erede e una riserva”. Eppure il rapporto con il padre non viene descritto in malo modo, anzi, sembra sia stato molto presente nella vita dei figli, almeno finché non ha sposato lei, la perfida sfasciafamiglie: Camilla. Non l’ho mai sopportata e sembra che l’intero assetto mediatico contro Harry e Meghan sia stata opera sua. Quindi volete qualcuno da disprezzare? Eccovi servite.

Come dicevo, la prima parte è anche interessante, tra viaggi in Africa, guerre ed enti benefici, la seconda parte, però, comincia a far suonare qualche campanello di allarme. Harry eleva, anzi no, santifica Meghan come un essere angelico arrivato sulla Terra per salvarlo dall’opprimente famiglia bigotta ed egoista. Non si risparmia nemmeno su William e di certo non su Kate. Quel bel quadro familiare di due fratelli soli contro il mondo a portare il peso della madre defunta? Tutte baggianate, Harry descrive il fratello come l’erede al trono che è, un uomo che pretende cieca obbedienza, che non comprende gli stati d’animo del fratellino e che non lo spalleggia, in particolare dopo l’entrata in scena dell’essere angelico. Carlo? Prende parole pure lui e ovviamente Camilla fa concorrenza alla malvagia strega dell’ovest. Il resto è osannare un amore puro e difendere la principessa triste elevandola a salvatrice dell’umanità. La sentite la mia animosità? Immagino di sì, perché il tutto ha un sapore vendicativo, come un attacco mirato e ben piazzato contro un’istituzione che per sua stessa natura non si difenderà mai. Ha i suoi lati più che positivi, se solo fosse stato scritto da una persona qualunque, una magari in là con gli anni e senza la vita privilegiata che questo ragazzino quarantenne ha vissuto per tutta la vita. Lo stesso principe dice di aver scritto il libro per spiegare al fratello e al padre il suo punto di vista. Sì beh, una lettera no?!

Tutto ciò per dirvi che per quanto io abbia una passione per Harry da sempre, con questo libro ha mostrato una natura completamente nuova, di ragazzo mai cresciuto e incapace di voltare pagina, uno che cerca la vendetta, che vuole seminare zizzania e a cui non importa di niente e nessuno se non di se stesso. Ve lo consiglio? Di certo tutta la prima parte sì, il resto è da cestinare, ma comunque sia non posso non dire che la narrazione e l’editing sono praticamente perfetti e malgrado sia un’autobiografia si legge con molta facilità. Quindi bene ma di certo non benissimo.

Buona lettura.

 

 

 

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