Recensione libri

Recensione: Sigrid e lo spirito dell’unicorno di Sabia Eileen

Titolo: Sigrid e lo spirito dell’unicorno

Autore: Sabia Eileen

Editore: Self Publishing

Genere: Fantasy, Epic fantasy

Data di pubblicazione: 05/10/2020

Inquietanti incubi sconvolgono le notti della giovane Sigrid. Incubi che arrivano dalle profondità del suo inconscio, legati a eventi lontani che la ragazza non ricorda nemmeno.
Sigrid non sa se i tormentati sogni siano reali ricordi o solo frutto di una fantasia, sente solamente che un misterioso legame lontano nel tempo e che affonda le sue radici nel suo passato sta facendo sentire il suo richiamo e lei non lo può ignorare.
La ragazza si vedrà così costretta a prendere la decisione più difficile della sua vita e lasciare il collegio di Turvel dove vive da sempre con l’amata zia Aghata che si è presa cura di lei fin dalla nascita. Partirà per un lungo e pericoloso viaggio accompagnata dal suo tutore Wilelm Jerome per raggiungere le aspre e inospitali Terre del Nord dove è nata e dove la attende un passato che avrebbe preferito non conoscere mai ma con il quale dovrà fare finalmente i conti.
Manticore, sirene, draghi e la presenza costante di Hrafnhildur, l’ultimo unicorno, insieme al suo tutore che ha il preciso compito di proteggerla, saranno i suoi compagni durante il lungo e difficile percorso. Un lungo viaggio costellato da insidie e pericoli, attraverso terre impervie, durante il quale Sigrid, suo malgrado sarà costretta a diventare adulta.

Sigrid è una giovane cresciuta in un collegio, che non conosce altra vita all’infuori di quella; fino a quando non scopre che è tutta basata su una bugia. Lei è in realtà la principessa delle Terre del Nord, sulla cui testa pende una sentenza di morte, perché il padre non l’ha mai accettata in quanto donna. La sua anima, inoltre, è collegata a quella di un unicorno, che la porterà a compiere un viaggio per cercare di liberarlo e di avere una vita libera, senza continuare a fuggire.

La protagonista è un personaggio un po’ evanescente: non si riesce bene a capire quale sia il suo ruolo, cosa realmente voglia fare e che scopo abbia il suo viaggio. La sua vita si intreccia con quella di altri personaggi, che creano un universo narrativo molto ampio senza tuttavia essere realmente incisivi. I soggetti secondari, infatti, non vengono ben sviluppati, di loro si sa poco, o meglio, molto viene dato per scontato. 

Le stesse relazioni che la protagonista intreccia – prima con un compagno e poi con quello che è il suo tutor – avvengono in maniera frettolosa e, secondo me, senza alcuno sviluppo; da lettore non si capisce bene come cambiano in poco tempo i suoi sentimenti e i suoi pensieri.

Tutto il libro, ambientato in un mondo fantasy, consiste in un viaggio, quello di Sigrid, che è alla fine una ricerca di se stessa. Dovrebbe essere un viaggio introspettivo, che porti a un’evoluzione del personaggio, ma questa cosa non avviene, o almeno non si recepisce.

Anche l’ambientazione non è descritta in maniera dettagliata, di conseguenza è difficile immergersi del tutto nell’universo narrativo. 

Il romanzo scorre in maniera lenta e macchinosa, non si intuisce quale sia l’obiettivo e il culmine della storia. Infatti, il finale stesso sembra essere lasciato all’immaginazione del lettore o probabilmente a un possibile seguito. Si può dunque concludere che il libro aveva tutto il potenziale per essere un fantasy adolescenziale, ma che non spicca mai il volo e non riesce a concretizzarsi sotto alcun punto di vista.

Dorox recensore

 

 

Review Overview

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio