“Erchomai” ossia “Sto arrivando”.
Ecco come si annunciava Sebastian alla fine del libro precedente, lasciandoci intendere, con il suo macabro messaggio, che avrebbe colpito duramente gli Shadowhunters.
E così sarà.
Sebastian colpirà gli Shadowhunters dove si sentono più sicuri e soprattutto li annienterà nel loro cuore, distruggendo la loro sicurezza e il loro essere guerrieri.
Il suo potere è cresciuto e adesso, che ha nelle sue mani la Coppa Infernale, chi potrà mai fermarlo?
Infatti egli userà quello strumento odioso per trasformare i Nephilim prigionieri in Shadowhunters Oscuri chiamati anche Ottenebrati: persone che pur mantenendo il loro aspetto fisico muoiono dentro diventando esseri di tenebra senza anima, incapaci di ricordare chi fossero e il cui unico scopo di vita è servire Sebastian e uccidere senza alcun rimorso o dubbio chiunque si trovi sulla loro strada.
Ma come si può arrivare ad uccidere quelli che un tempo erano i propri amici, fratelli, genitori, figli o parabatai, anche se sono stati trasformati in esseri oscuri??
Come si può affondare una lama nel petto degli Ottenebrati, spegnendo così i propri ricordi e il proprio amore e vivendo nel rimpianto per sempre?
Ecco il dilemma che si troveranno ad affrontare in battaglia i Nephilim.
Una scelta terribile, un dramma interiore che rischierà di annientarli, anche perché Sebastian non è solo nel suo pazzo delirio di potenza.
Un grande, potente e insospettabile alleato si schiererà al suo fianco, minacciando l’esistenza stessa degli Shadowhunters e della bella Alicante.
E mentre il mondo dei Nascosti si troverà ad affrontare la scelta di schierarsi o con i Nephilim o con Sebastian, i nostri eroi saranno ancora una volta al centro del conflitto.
Perchè Jonathan Morgenstern, alias Sebastian, figlio creduto morto di Jocelyn e Valentine, non vuole solo il dominio del mondo, ma avere accanto a se, nel suo delirio di potenza, la sorella Clary e il suo alter-ego Jace, perché in fondo ciò che cerca è amore e comprensione.
Ma il sangue di demone che ha nelle vene lo porta a distorcere il significato profondo della parola amore.
Per lui amare significa dominare ed essere amato significa essere temuto….
Ma Jace e Clary, per fortuna, non sono soli ad affrontare un impresa più grande di loro che li porterà a sfidare Sebastian nella sua casa demoniaca.
Avranno infatti al loro fianco un Alec cresciuto, disperato per l’abbandono nel libro precedente di Magnus, ma più consapevole che mai di essere un guerriero, uno Shadowhunter e soprattutto il Parabatai di Jace, e di non poterlo lasciare andare da solo ad affrontare un destino apparentemente già scritto. Così come la forte e risoluta Isabelle sarà al loro fianco, finalmente in pace con se stessa quando Simon troverà il coraggio e la certezza per poter dichiarare il suo amore per lei. Amore che forse verrà manifestato troppo tardi ma che sarà capace di andare oltre l’inimmaginabile e accendere una speranza nel buio del oblio.
E mentre la guerra infuria più disperata che mai, con tutte le forze impegnate su tutti i fronti, e Cassandra ci fa battere il cuore con i sopravvissuti delle Origini e ci presenta i protagonisti della prossima serie, i nostri cinque piccoli e grandi eroi partiranno per un viaggio, in apparenza senza ritorno, con la speranza che il loro sacrificio serva a salvare le persone che amano e che sono cadute prigioniere oltre all’intero mondo dal male, che sembra ormai dilagare senza freni.
Serviamo liberamente perché amiamo liberamente, giacché dipende dalla nostra volontà amare o meno; da essa dipende se stiamo in piedi o cadiamo
Cassandra non si smentisce!! Ancora una volta ci tiene incollati al libro, a divorare parole su parole, righe su righe, con la paura e l’ansia che si sprigiona dietro ad ogni pagina.
Ci aveva annunciato che a morire in questo libro ci sarebbero stati sei personaggi che conoscevamo, e così sarà!
Ma nessuna disperazione perché in fondo, malgrado le apparenze, lei non è sadica come potrebbe sembrare, e sebbene la morte sia presente costantemente e le perdite pesanti e dolorose, la fine non è amara come molti lettori si aspettavano.
Si piange e si ride, ci si commuove e ci si arrabbia, anche se direi che è l’ansia la vera protagonista accompagnata dalla sua inseparabile sorella: la speranza.
Perché, questo libro, non narra di una fine, ma di un nuovo inizio, dove finalmente in un modo o nell’altro tutti i protagonisti troveranno la loro pace e la loro strada sciogliendo quasi tutti i nodi che ci hanno accompagnato per sei libri.
Ma non sarà solo per loro un nuovo inizio, anche per coloro che avevamo già conosciuto in TDA e per i nuovi personaggi che impareremo a conoscere ed amare in futuro, perché toccherà a loro continuare a combattere l’oscurità che, sappiamo, li sta aspettando dietro l’angolo.
Ho amato tantissimo questa serie e non mi nascondo nel dire che, secondo me, la scrittrice è la più grande del suo genere, capace di suscitare emozioni immense ma soprattutto capace di cucire ogni serie e ogni libro in un modo unico pur essendo apparentemente divisi e leggibili separatamente.
Inutile negare che adesso dopo aver letto COHF, anche i racconti più insignificanti del “Le Cronache di Magnus Bane” acquistano un altro valore, così come assume un altro significato “Il Codice”, per non parlare dei protagonisti delle Origini che ritornano e che ritorneranno nella prossima serie insieme ai nuovi e vecchi eroi…
…Perché il mondo non è diviso tra chi è speciale e chi è normale: ciascuno ha il potenziale per essere straordinario. Finché si hanno anima e libero arbitrio si può essere qualsiasi cosa, fare qualsiasi cosa, scegliere qualsiasi cosa….
Recensione a cura di: LA DAMA DEL BOSCO