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Recensione Serie TV: Victoria seconda stagione

Review Overview

voto alla seconda stagione

 

Ho preso la decisione di scrivere un’unica recensione per tutta la seconda serie di Victoria, perché ho potuto vederla tutta in pochi giorni e, soprattutto in alcune puntate, non c’era molto da dire, anche se nessuna di queste, l’ho considerata brutta o noiosa. Erano solamente scontate negli avvenimenti.

Per  chi non lo sapesse, anche la seconda stagione è composta da otto episodi come quella passata, ma quest’anno a Dicembre, ci sarà una puntata extra e sembra che la data sia stata fissata per il giorno di Natale. Per quanto riguarda la messa in onda in lingua italiana, dovremmo aspettare sempre Dicembre.

Prima d’immergermi nella recensione, volevo darvi anche questo piccolo pettegolezzo: in Internet si vocifera (con tanto di fotografie e notizia su Wikipedia) che i due protagonisti principali, Jenna Coleman e Tom  Hughes, siano coppia anche nella realtà. Non so perché, ma quando due attori iniziano a fare coppia fissa, dopo essersi conosciuti sul set, mi emoziona sempre.

A voi no?

Benissimo dopo questo momento di “spetegulez” e informazioni relative alla serie, che spero abbiate gradito, inizio a esporre il mio pensiero, cercando di raccontarvi anche un pochino di vicende che, però, mi porteranno a dare diversi spoiler, per cui vi ricordo ancora di non continuare la lettura, se non siete intenzionati a sapere gli avvenimenti di questa stagione.

Alla fine della prima stagione avevamo lasciato una giovane Victoria terrorizzata all’idea di dover partorire. L’ansia di morire, durante la nascita del primo figlio, l’accompagna per tutta la gravidanza. Fortunatamente il parto si svolge nel migliore dei modi, madre e bimba non sono sofferenti e tutto sembra essersi risolto, anche se la giovane regina deve fare i conti con le abitudini dell’epoca, che non consentano a una puerpera di uscire in pubblico, senza aver avuto l’assoluzione dai peccati per aver fatto sesso con il proprio marito (sappiamo che Victoria nella vita reale era una donna molto passionale e innamorata del suo Albert, tanto da dargli nove  figli, perciò immagino che questa purificazione contasse meno che nulla ^_^ ) e senza l’uso della portantina, abitudini che, seguendo la serie, sembra che la caparbia regina abbia eliminato .

Subito essersi ripresa dalla prima gravidanza, Victoria scopre di essere nuovamente in stato interessante, ma questa volta vive meglio l’attesa della nascita del figlio. Però subito dopo, viene colta dalla crisi depressiva ora conosciuta come post parto. Sarà solo con l’aiuto della sua dama di compagnia più anziana (e inizialmente più emarginata per il suo carattere schietto e poco amalgamabile al periodo storico) che riuscirà a guarire e tornare a essere la regina testarda e autoritaria di un tempo.

L’amore tra i due giovani sovrani ha alti e bassi, una situazione porta lei a essere gelosa all’inverosimile e un’altra porta lui a non fidarsi della moglie. Ma le crisi sono fatte per essere superate e fare la pace è la cosa più naturale che a questa coppia possa fare.

Purtroppo la vita di tutti, compresa quella dei re e regine, è un sali -scendi di emozioni, situazioni che sconvolgono e fanno crescere e, in alcuni momenti, in maniera molto traumatica. Victoria è la prima a dover sopportare la perdita di un grande amico, l’ex primo ministro Lord M, che a causa di una malattia incurabile, muore prematuramente. Nel giro di poco tempo tocca anche ad Albert subire un lutto: suo padre muore  nel letto della propria amante, in un bordello e, proprio al funerale, suo zio il re del Belgio, rivela orgoglioso (tutti ammirano e stimano  Albert e lo zio non è da meno) al ragazzo che durante un momento di crisi tra i suoi genitori, lui e sua madre hanno avuto rapporti intimi e molto probabilmente è lui il vero padre.

Una affermazione detta per sollevare l’umore del giovane principe, che lo porta però nella più completa disperazione e con un pensiero che martella sempre nella testa: lui è un bastardo, sua moglie ha sposato un bastardo non avente diritto a regnare e i suoi figli sono bastardi.

Sarà proprio l’amore che Victoria nutre per il marito a salvarlo dall’esaurimento nervoso, dargli nuovamente fiducia in se stesso e imparare ad apprezzare lo zio come padre e nonno dei suoi figli.

Nel frattempo il fratello di Albert, Ernest, deluso da una  situazione amorosa molto delicata, decide di seguire le orme del padre e passare da una donna all’altra, ma viene contagiato dalla sifilide e, benché aiutato dai più grandi medici del momento, sembra non riuscire a sconfiggere  la malattia, che lo condanna ad una vita di solitudine, senza una moglie e figli a cui tramandare il suo nome.

Per finire, vorrei anche parlarvi di due personaggi (non vi dirò chi sono) maschili che rivestono un ruolo marginale nelle vicende, ma la loro storia personale è molto bella e nello stesso momento triste. Uno di questi sa di essere gay, l’altro invece è convinto di non esserlo ed essere destinato a una vita a fianco di una donna, ma dopo che capisce e accetta la sua omosessualità, è pronto a dichiararsi pubblicamente, per vivere la sua vita a fianco di colui che ama. Ma il suo sogno viene infranto perché fa da scudo umano (si avete capito bene…. muore!) a un suo superiore, coinvolto in un attentato.

Tirando le somme, da questa stagione mi aspettavo tanto. Conosco la storia della regina Victoria e so che gli sceneggiatori si sono presi delle libertà televisive (e non me ne lamento), ma devo dire che  la serie è molto bella anche se ha come unica pecca quella di correre troppo in fretta negli avvenimenti.

Quello che sembra succedere in una manciata di secondi, in realtà succede in anni (ora con la nascita dei principini riusciamo a capire di più il trascorrere del tempo).

Avrei preferito più puntate, intervallate da diverse pause, come accade spesso nelle serie d’oltreoceano, ma più dettagliate. Nonostante ciò, Victoria è un prodotto che merita, gli attori lavorano molto bene e sono tutti calati alla perfezione nei vari personaggi, anche se è troppo presto per dirlo.

Il finale aperto della seconda stagione fa ben sperare in una terza stagione che, come ho già detto, spero venga strutturata in più puntate rispetto alle prime due.

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