Che recensione difficile!
Queste due puntate le ho viste praticamente una vicino all’altra, quella di fine metà stagione l’ho vista con molto ritardo rispetto all’uscita in America, per questo troverete qui la recensione di entrambe.
Dicevo recensione difficile perché, se con la prima puntata la serie tv sembra riprendersi, con la seconda torna a essere noiosa.
All’inizio pensavo di essere io che dopo poco mi stanco delle cose ma, controllando lo share della serie ho notato che è in calo.
Ma veniamo agli avvenimenti.
Attenzione, spoiler per chi segue la serie in italiano!
La puntata inizia con l’amica di Mia che ha le doglie prematuramente.
Dopo un primo tentativo di bloccare il parto su consiglio di August, capiscono di doverlo invece assolutamente indurlo, perché il cuore di Aduka, troppo affaticato per la gravidanza, rischia di fermarsi.
Mia, per la prima volta, si trova in disaccordo con August e non esita a litigare con lui perché non accetta che la sua sorella acquisita rischi la vita
in un’operazione, per la bambina che porta in grembo ma, non c’è scelta: se l’equipe medica non si muove in fretta, rischiano la vita entrambe.
Aduka non vuole aspettare e, soprattutto ha deciso che la figlia debba avere la precedenza rispetto a lei, in caso di pericolo di vita.
Mia non può che accettare il corso degli eventi: la bimba nasce, lasciando la madre in una situazione critica (neanche nella decima puntata si saprà nulla di lei) e lei come madrina deve accudire (a malincuore) la neonata.
Mentre nel reparto ginecologia sono tutti agitati per l’evento che ho appena descritto, al P.S. arriva un giovane atleta.
Si scopre, dopo uno svenimento, che in un momento di crisi ha tentato il suicidio e che avrebbe bisogno di un trapianto di fegato, possibilità non concessa dalla politica dell’ospedale agli aspiranti suicidi.
Conrad però non comunica la cosa alla commissione, per aiutare il paziente.
Purtroppo, durante una visita al ragazzo un collega ascolta una conversazione e consiglia una terapia psicologica al ragazzo per superare la depressione.
Mannaggia, questo non ci voleva!!!
Conrad viene licenziato all’istante ed è costretto a non frequentare più l’ospedale
Così si conclude l’episodio e gli utenti americani hanno dovuto aspettare diverse settimane per sapere come continuava la storia.
Il secondo episodio è praticamente inutile.
Sembrano passate diverse settimane da quando Conrad è stato espulso e, non vive bene la situazione, finché Nic non lo chiama per accompagnare un loro paziente paraplegico a cui sono molto affezionati, ormai in fin di vita a esaudire l’ultimo desiderio: quello di stare in un posto senza gravità. La forza di questo ragazzo darà il coraggio a Conrad di dichiarare guerra (con l’aiuto del padre) agli amministratori dell’ospedale.
Tutto qui. Come vi dicevo puntata veramente triste e di collegamento a quella che sarà la seconda parte della stagione.
Alla prossima