Mentre il precedente episodio è stato decisamente noioso per gli standard della serie, o meglio, più che noioso, introduttivo ed eccessivamente drammatico come la morte di Penny e il padre di Alice; in questo episodio c’è stata più azione e più divertimento, anche perché vediamo la vicenda dal punto di vista di Penny.
O meglio, della sua proiezione astrale, infatti mentre il corpo stava morendo Penny è entrato nel piano astrale e c’è rimasto. Voi direte wow è un fantasma! Invece no, niente fantasmi! Di fatto una proiezione non può parlare né farsi vedere dai vivi e, non può muovere gli oggetti con il pensiero, ma…può diventare l’oggetto.
Chiaramente non lo impara da solo, non l’impaziente e arrogante Penny; viene in suo “aiuto” un’altra proiezione astrale, bloccata dagli anni ’20. Il tipo spiega a Penny che deve diventare l’oggetto, in questo caso un penny, da ciò il titolo, e dopo tre ore finalmente riesce a entrare nel soldino e a farlo muovere.
La sua capacità di viaggiare non è scomparsa e comincia a spostarsi nei vari luoghi dove si trovano i suoi amici, sperando di riuscire a contattarli in qualche modo, scopre così, che Margo sta tramando per uccidere la Regina delle Fate.
Eliot insieme alla moglie e alla figlia sono a Nepuria e scappano dai cannibali che hanno già ucciso e banchettato con i bibliotecari, Quentin e Julia, invece, cercano la seconda chiave.
Penny è molto amareggiato perché a nessuno frega un accidente della sua morte, insomma gentile non era, accomodante nemmeno, simpatico neanche, cosa si aspettava?? Resta il problema che in vita aveva firmato un accordo con i bibliotecari che lo impegnava anche dopo la morte come loro emissario nell’aldilà. Visto che non è un fantasma e quindi non è finito dall’altra parte, un bibliotecario zero simpatia e tanta scopa nel fondo schiena avvisa il Decano e Kady che l’unica strada è far mangiare il corpo a una mangiatrice di cadaveri, così da liberare l’anima, altra possibilità sarebbe quella di bruciare il corpo e liberare Penny dal giogo del patto, ma lo si condannerebbe a un’esistenza vuota e senza scopo.
Penny e Kady preferirebbero la seconda, ma Kady, poco prima di bruciare il corpo viene fermata da Alice che la convince a farlo andare nell’aldilà, se non che Penny si impossessa della candela e brucia il corpo.
Alice mai che si faccia gli affaracci suoi, quanto era meglio se la Lampreda l’avesse fatta fuori?! Scusate lo sfogo, ma proprio non la sopporto. Speravo di essermene liberata nella seconda stagione e invece no!
Tornando a noi, Eliot preso dalla disperazione prova a evocare il pipistrello gigante con la chiave, invece invoca la sua paura più grande (perché è questo il potere della chiave): l’illusione di suo padre, che inizia subito ad insultarlo. Eliot allora lo spedisce in mezzo ai cannibali e questi si fanno fuori a vicenda, dandogli il tempo di aprire un portale.
Quentin e Julia scoprono che la seconda chiave si trova nella dimora di Irene McAllister, una dei consiglieri d’amministrazione della scuola, quindi si recano a farle visita insieme al Decano, inventando una qualche balla sul ritorno della magia e usando i trucchi banali di Quentin, dando tempo a Julia di usare un incantesimo localizzatore per trovarla. La chiave permette di rivelare ciò che è nascosto, Julia riesce a localizzarla, se la intasca e se ne va con gli altri. Purtroppo quando Julia ha toccato la chiave era di spalle e non si è accorta che dietro di lei c’erano due esseri fatati, che ora immagino abbiano dei sospetti.
Mentre Quentin e Julia si stanno disperando nella casa dei fisici per l’imminente chiusura della scuola, arrivano tutti trafelati Eliot, Fen e Fray.
Eliot toccata la nuova chiave saluta Penny, visto che, effettivamente è una cosa nascosta.
Fine quarto episodio. Divertente e molto consigliato, soprattutto per via di Penny e delle cavolate che fa per riuscire a essere visto, come impossessarsi del golem di Margo risalente alla prima stagione. Purtroppo il golem non parla e ne scaturisce una zuffa con un bastone e Quentin, vi lascio immaginare le risate a questa scena!
A questo link trovate la recensione del primo episodio della terza stagione.
Recensione a cura di:
Editing a cura di: