
Progetto grafico a cura di Teresa
Salve velocisti, siamo quasi al traguardo di una stagione altalenante, abbiamo avuto episodi carini, ma non eccelsi, ma ahimè, quelli scontati e a volte no sense sono stati davvero troppi. Potenzialmente questa poteva essere molto accattivante, le premesse c’erano tutte, ma come spesso è accaduto in The Flash il potenziale non è stato sfruttato.
Finalmente il nostro Barry realizza che la donna con cui ha convissuto per mesi non è Iris, sembra che l’input che l’ha fatto capitolare sia stato il fatto che l’abbia sbattuto fuori casa. Possiamo giustificare la mancanza di attenzione del velocista, preso dalla personale costruzione della “sua” speed force, ma tutti questi episodi per arrivare a una scoperta, che in certi momenti appariva limpida anche a chi non ha mai seguito la serie, rende tutto quasi comico.
D’altro canto, abbiamo finalmente potuto apprezzare le doti recitative di Candice Patton, che fino a ora era stata relegata a prolungamento del marito, pertanto questi episodi Iris-centrici sono stati una piacevole sorpresa.
La faida tra i coniugi McCulloch arriva a un punto di svolta, dopo che Eva ha creato i suoi “figli”: Iris, Kamilla e Singh che hanno svolto i loro compitini, anche se al momento mi sfugge il ruolo di Kami.
Che servisse solo per aprire una cella? Singh ha eliminato Joe dall’equazione, spedendolo da qualche parte con la protezione testimoni; Iris ha tenuto Barry esattamente dove voleva sua “madre” e lei si è sacrificata per uno scopo superiore, che fortuna!
Quello che Eva non aveva però considerato è che nel creare questi personaggi specchio, essi prendessero per forza di cose delle caratteristiche dagli originali, e mentre due le restano fedeli, la Iris da lei creata inizia a manifestare dei dubbi sull’operato della madre, è evidente che anche nel suo riflesso, l’amore verso Barry plasmi la sua coscienza, facendola non solo dubitare, ma rendendola quasi indipendente.
Molto bello il combattimento tra i due, stile Terminator, che si conclude con la morte della donna sulla frase “Io voglio essere viva”.
Intanto nella dimensione parallela, Iris scopre la verità su Eva e su quanto stia accadendo nella realtà, conosciamo la ragazza, un attimo di scoraggiamento e basta, cipiglio battagliero e promessa che ritroverà i veri Kamilla e Singh.
Altra scena ad alto contenuto di glucosio si ha quando sia Barry che Iris, ognuno dal suo lato dello specchio, pur senza sentirsi e toccarsi si dicono le stesse zuccherose parole, si ameranno per sempre e blablabla.
Ennesimo punto dell’episodio che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca è stata la storyline di Caitlin: Ralph e Cisco, preoccupati dalla sua momentanea sparizione, si recano a casa sua dove la trovano praticamente congelata.
Dopo un espediente assolutamente discutibile, riescono a riportarla a temperatura ambiente e lei che fa? Invece di ringraziarli, gli fa presente che deve vedere la madre. Perché? Perché? Immagino lo scopriremo nel prossimo episodio.
L’unico colpo di scena è il ritorno di Bloodwork, per qualche motivo Eva ha bisogno del suo sangue per tornare nel mondo reale, riportare in scena uno dei villain più ostici di tutta la serie metterà Barry in seria difficoltà, sono proprio curiosa di vedere come si evolverà la faccenda.
Eva e Carver si daranno battaglia senza esclusioni di colpi, inevitabilmente Bloodwork uscirà dalla sua prigione, dubito che l’abbiano tirato fuori solo per 5 secondi netti per poi dimenticarlo di nuovo, in tutto questo i suoi poteri sono ben lontani dal tornare, e Iris è ancora da salvare. Non saranno gli ultimi due episodi a salvare totalmente la stagione, ma sicuramente avremo, si suppone, dei bei colpi di scena.
In attesa del prossimo episodio, vi saluto.