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Recensione Serie Tv – The Book of Boba Fett – 01×04

 

Capitolo 4

La tempesta incombe

 

 

Bentornate Fenici!

 

L’episodio inizia nuovamente dalla vasca di Bacta, ormai legata ai ricordi del passato di Boba e di come lui è arrivato fino ai giorni nostri, intrecciando la sua storia con quella del Mandaloriano.

Mentre vaga nei deserti di Tatooine, arriva al palazzo di Jabba, il suo fine è quello di occuparlo governando sul territorio, ma scopriremo in seguito che il suo obiettivo primario è quello di riprendersi la sua nave.

Una notte trova Fennec nel deserto, ferita a morte, ed è qui che il suo cammino si intreccia con quello di Mando, dato che è la scena di stagione due. Boba porta l’assassina da uno che fa impianti cibernetici sulle persone modificandole e rendendole diverse. Le salva la vita, per questo la nostra killer prezzolata aiuterà l’ex cacciatore di taglie nel suo intento e poi andrà via per la sua strada.

La ex Slave I (sì, non ha più il suo nome fichissimo, perdonali Jango perché non sanno quello che fanno, mannaggia al politically correct), è nel palazzo e per entrare bisogna agire d’astuzia. Boba è animato dalla vendetta ma vuole anche agire nel modo migliore possibile.

Dopo un rocambolesco scontro con le guardie, riescono a recuperare la nave ed è stato un piacere vederla volare di nuovo. Uccidono i Nitko con i loro speed biker e in seguito si recano al pozzo del Sarlacc. Boba crede che la sua armatura di Beskar sia lì, ma la bestia si risveglia e la nave avrebbe la peggio se non fosse per l’intervento di Fennec che sgancia una bomba sonica ammazzando la creatura. Boba non può ricordare che l’armatura gli è stata rubata dai Jawa perché era svenuto. Si vedono altri frammenti del passato fino ad arrivare alla fine della stagione due di Mando, dove nella scena post crediti si vede Boba uccidere Bib Fortuna e prendersi il trono.

Quando esce dalla vasca, è completamente guarito, come se il Bacta avesse fatto il miracolo e, infatti, non ha più cicatrici e ha le sopracciglia.

“Il potere odia il vuoto”

Allora va al Rifugio dove recupera Black Krrsantan così da avere due braccia in più per quello che deve accadere. Durante la riunione con i capi delle fazioni presenti in città, fa capire che ha un Rancor e se questi vogliono salva la vita non dovranno allearsi con i Pyke. Fennec ovviamene gli chiede se si fida di loro, Boba le dice di no, ma sono testardi e non faranno nulla di avvenato se vogliono prosperare.

“Servono muscoli e per quelli servono crediti” dopo questa battuta si sente il tema del Mandaloriano.

Considerazioni

 

A chi diceva, “uh che serie inutile, piatta, scialba etc”, vi ricredete ora?

Madonnina quanta carne al fuoco!

In primis, con questi ultimi sprazzi del passato di Boba arriviamo agli eventi del presente e alla guerra che sta per scatenarsi per il territorio. Come dissi in precedenza, il personaggio cambia, si evolve e matura. Forse Boba vuole solo ottenere qualcosa di più per se stesso e non sempre un cacciatore di taglie che rischia la vita per gli altri. Pensare a se stesso.

La Slave I (sì, io la chiamo così e non Firesplay? Non ho capito il nome), è una goduria per gli occhi e le orecchie. Quando è partita la bomba sonica… è stato subito Star Wars episodio II. Boba è più cazzuto di quanto non possiate immaginare e francamente a me piace così.

Ma vogliamo parlare degli intrecci con Mando? Chissà ora chi recluteranno a unirsi al gruppo contro i Pyke e alla corruzione che dilaga sul pianeta.

 

Quindi, date una possibilità alla serie e sì, mi è piaciuto come sempre.

Alla prossima

 

Un saluto dalla vostra Mal

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Francesca

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