Le tribù di Tatooine
Bentornate, Fenici!
Con il secondo episodio entriamo nel vivo della storia del nostro ex cacciatore di taglie, pronto a far valere il suo essere Daimyo di Mos Espa.
La scena si apre al palazzo di Jabba dove Fennec porta uno dei prigionieri per interrogarlo, scopriamo che è un assassino prezzolato dell’Ordine del Vento Notturno mandato dal sindaco (la sua lingua si scioglie grazie al trucchetto della fossa del Rancor e tutti noi abbiamo avuto un flashback di Luke contro il Rancor in episodio VI).
I nostri protagonisti decidono di andare a fare una visita al sindaco Mocs Chase, un Itoriano che nega di aver assunto quegli assassini, dichiarandosi servo del Daimyo. Così i due ritornano al Rifugio di Garsa.
Presto scopriamo che a stare dietro a tutto questo sono i Gemelli: due Hutt, cugini di Jabba, che vogliono riavere il territorio dell’ex boss del crimine. Al loro soldo fa la comparsa un Wookie che i fans della saga hanno subito riconosciuto, Black Krrsantan, spesso visto in coppia con il dottor Aphra.
Successivamente lo vediamo all’interno della vasca Bacta che ha capacità curative anche per situazioni disperate. Quindi mi è sorta subito una domanda in mente: quando è rimasto nello stomaco di Sarlacc, Boba ne è uscito più malconcio di prima? E nonostante le cure, quelle ustioni sono rimaste causandogli una forma di cancro e la vasca lo rigenera? Vedremo cosa accadrà in futuro.
La vasca vuol dire passato e i sogni di come lui ora faccia parte della tribù Tusken che lo considera uno di loro. Viene addestrato nell’uso del bastone Gaffi, l’arma dei predoni. Un nemico rappresentato da un treno corazzato che sfreccia nel mare delle dune fa strage di Tusken così Boba dice che lo fermerà. Per prima cosa va a requisire gli speeder dei malviventi che si erano visti nel primo episodio e li porta all’accampamento, dove insegna ai Tusken come usarli per mettere il treno fuori uso.
La sequenza d’azione che ne deriva è WOW! Molto stile Matrix Fury Road.
Una cosa che mi ha colpito è lui che domanda ai prigionieri se sanno della spezia delle miniere di Kessel, poi li grazia mandandoli via, guadagnandosi sempre di più la fiducia e la stima del capo della tribù.
In seguito questi gli fa un regalo, una sorta di lucertola psichica che gli fa avere un sogno visione dove rivede i momenti più importanti e traumatici della sua vita. Fino a quando, avvolto dai rami di un albero che si tramuta nelle spire del Sarlacc, evade strappando un ramo robusto.
Da questo ramo, dopo essere stato rivestito con abiti Tusken, costruisce il suo personale bastone Gaffi.
La sua rinascita con i Tusken.
Considerazioni.
Wow!
Non è Mandalorian che ricordo arrivi per quest’anno, molto probabile in autunno, ma cazzarola.
Mi piace tantissimo!
Ha tutti gli elementi per essere una di quelle serie che non ti annoiano mai, poi che volete, a me basta poco, fatto bene e senza fanservice come se piovesse.
Si vede che dietro c’è la mano di Favreau e Filoni e mi chiedo, ma porca zozza, ma ci voleva tanto a far realizzare a loro quel maledetto episodio IX? Sì, ho ancora il dente avvelenato per quella maledetta porcata.
Ma veniamo a noi, Boba capisce che per tenere il suo territorio dovrà combattere e ora che si sono fatti avanti i gemelli di “peso” Hutt, sarà una bella gatta da pelare, ma ho come l’impressione che vedremo ancora altre cose, altri camei e sorprese.
Una è già stata fatta con il wookie conosciuto nei fumetti ai più, io ho dovuto cercarlo su Wookipedia (la più grande enciclopedia del mondo di Star Wars) online.
Ho amato tutta la parte con i Tusken, tutto quello di tribale, usanza e costumi, finalmente una delle innumerevoli tribù che fanno parte dell’universo di Lucas, eviscerate fin nei minimi dettagli. Boba si rivela essere cazzuto all’ennesima potenza, lui vuole il rispetto ma per averlo dovrà usare la forza.
Un plauso al compositore delle musiche che altri non è che lo stesso di The Mandalorian, Ludwig Gornasson.
Curiosità
Altro riferimento alla Spezia o Melange di Dune. Star Wars deve molto a Herbert e sono contenta che due delle mie saghe preferite si auto citino.
Non ho altro da dirvi se non di gustarvelo.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal