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Recensione Serie Tv – Star Trek Picard – 02×08

 

Ben trovate care Fenici. Gli eventi si dipanano e si evolvono in modo del tutto inaspettato. Cosa sarà accaduto ai nostri amici? Andiamolo a scoprire insieme.

Nella puntata precedente abbiamo lasciato il gruppo a fare i conti con disparate situazioni. Jurati bloccata nella sua mente ha dovuto per forza di cose cedere il passo alla regina Borg, ma questo lo avevamo già visto, ciò che però ancora non era palese, era l’intenzione della suddetta di creare un nuovo alveare. Per ovvi motivi, la difficoltà dell’assimilatrice nel portare avanti i suoi progetti la ostacola nel passare del tutto inosservata, lasciando dietro di sé una scia che Raffi e Sette seguono, sebbene non con facilità. Le due donne, intanto, si confrontano. Vengono alla luce ricordi carichi di amarezza dell’ex Borg, con i quali la sua compagna deve fare i conti. Raffi ammette le sue colpe sia nella relazione con Sette che nel rapporto intessuto con il giovane romulano precedentemente deceduto. Picard e la sua amica nel frattempo sono stati arrestati dall’FBI. L’agente responsabile del caso è specializzato in, diciamo, “difficoltà date dagli alieni”; con lunghi interrogatori tenta di far confessare loro la scomoda verità. Chris porta sulla nave la dottoressa e suo figlio. Visibilmente innamorati, i due sanno di non avere futuro, però niente impedisce loro di vivere il momento. Nel frattempo Q gioca le sue carte, consegna a Kora l’antidoto per la sua malattia e con esso il sapere supremo, rivelando quindi la sua vera natura e le intenzioni di suo padre. 

Tutto un gran parapiglia, quindi. Rivelazioni scioccanti, strani casi polizieschi, verità nascoste mai supposte e tragedie familiari s’intrecciano in un mix davvero esplosivo. Un episodio quindi denso di significati e rapporti mancati, che ci porterà a conoscere un po’ più a fondo i lati nascosti dei nostri eroi. Perché come abbiamo già detto, dove c’è luce c’è anche ombra. Devo dire di avere assistito allo svolgimento senza mai staccare gli occhi dal monitor. Avvincente ed entusiasmante, questa versione di Star Trek mi sta dando davvero tanto. Al contrario delle altre, si dà più spazio ai sentimenti, ai drammi familiari, all’analisi emotiva e strutturale delle scelte personali. Forse ai fan della serie classica la cosa stonerà, ma a me piace davvero molto e non vorrei sbilanciarmi troppo però la giudico come l’anello mancante alla grande saga di Star Trek. Mi sarebbe piaciuto molto vedere qualcosa del genere sulla primissima serie e soprattutto su Vulcano, ma chissà. Magari prima o poi verrà fatta. Anche perché c’è una chicca niente male di cui non vi dico nulla, sappiate solo che c’è però. 

Intanto aspetto con ansia il prossimo venerdì in attesa degli ultimi episodi che sveleranno i tanti arcani. Voi siete curiose?

Vi auguro buona visione, lunga vita e prosperità care Fenici.

 

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Francesca

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