La nostra Cassandra ha visto Raised By Wolves. Leggiamo insieme cosa ne pensa e per iniziare eccovi qui il trailer!

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Salve a tutte care Fenici, la serie di cui parleremo oggi racchiude tutti i capisaldi della fantascienza moderna, dall’intelligenza robotica, alla crisi planetaria, dai viaggi interstellari alla ricerca di un nuovo pianeta, fino alle guerre di fazioni; una serie distopica e dissacrante con risvolti che potremmo definire “biblici”. Perché dite voi? Analizziamola insieme per scoprire i suoi arcani.
Madre e Padre sono due androidi dotati di un intelletto superiore. Mandati nello spazio con una piccola navetta, insieme a diversi feti in stasi criogenica, hanno il difficile compito di creare una nuova civiltà sul lontano pianeta Kepler b-22. La Terra, distrutta dalle guerre di religione tra Atei e Miratrici, ormai non più adatta alla vita, viene abbandonata. Ma mentre i Miratrici possono usufruire di enormi arche per trasportare la loro gente, gli Atei utilizzano mezzi di fortuna, disperdendosi in piccoli gruppi. I due androidi arrivano così sul pianeta, spediti lì da uno scienziato ateo, iniziano subito a svolgere la loro funzione. Sei feti così vengono portati a fine gestazione; tra di essi l’ultimo sembra non avercela fatta, ma quando Padre sembra pronto a disfarsi di lui, Madre lo ferma, colta da un’intuizione. Dopo qualche secondo d’incertezza, il piccolo sembra riprendersi miracolosamente. Lo chiamano Campion, che è poi il nome del loro creatore e insieme ai suoi fratelli comincia la sua avventura nel nuovo mondo.
Le cose però sembrano andare male; a mano a mano i piccoli si ammalano e uno dopo l’altro muoiono, l’unico a rimanere in vita è Campion. Nel frattempo anche i Miratrici arrivano in prossimità del pianeta. A bordo vi sono però due impostori, due Atei che con astuzia sono riusciti a prendere il posto di Marcus e Sue, facenti parte della casta dei militari. La coppia una volta a bordo scopre che con la nuova identità, risultano avere anche un figlio Paul. All’inizio reticenti, si affezionano a lui, sviluppando un vero e proprio rapporto affettivo. Intanto sul pianeta, Madre e Padre scoprono l’esistenza di nativi del luogo, strane creature che di notte cacciano nei pressi del loro sito. La serie è molto particolare, intreccia quelle che si possono definire visioni o allucinazioni, a quelli che sono eventi realmente vissuti dai personaggi, come l’apparizione dei loro figli putativi periti in diverse situazioni. Il disegno di un serpente appare spesso nei lavori dei piccoli e solo alla fine della serie sapremo il suo reale significato. Comunque anche i Miratrici sbarcano e Madre non prende bene il loro arrivo, invitandoli a scegliersi un’altra location.
Quando il gruppo cerca poi di prendere Campion, i poteri distruttivi di Madre si riattivano, causando una strage. L’androide di fatto era una delle macchine da guerra che aveva causato l’annientamento della razza umana. Con la sua sola voce era in grado di far esplodere tutti gli esseri venuti in suo contatto, librandosi nel cielo forma come una croce. I suoi occhi sono il fulcro di quell’immenso potere.
A quel punto Madre, provata dalla morte degli altri piccoli e preoccupata dall’arrivo dell’arca dei suoi nemici, fa schiantare la nave sulla superficie del pianeta. Prima di farlo però, seleziona cinque ragazzi con l’intenzione di sostituirli ai suoi piccoli defunti.
Raised by Wolves a quel punto si evolve in modo precipitoso, tra scontri, visioni e scoperte stupefacenti di ricordi repressi. Il pianeta stesso gioca con loro e non è ben chiaro se sia lui, o le sostanze tossiche che sembrano aleggiare sempre nell’aria, o una nuova popolazione che s’intravede alla fine, a causare la situazione. Comunque a seguito di un’interazione tra Madre e i ricordi del proprio creatore di cui scopre di essere innamorata, l’androide rimane incinta. La serie poi diventa veramente incredibilmente complessa e vi lascio volentieri il compito di portarla a termine.
Non posso dire in maniera del tutto sincera se mi sia piaciuta o no. Questo perché secondo me è una serie che va prima di tutto capita. Cerebrale, forse un po’ psicotica, distopica come ho già detto e sicuramente un po’ splatter, non è certo una storia da “Io Robot” come quella di Asimov. Il misticismo gioca sicuramente un ruolo fondamentale; Atei che diventano credenti, credenti che in realtà sono criminali seriali, l’ipocrisia viene sempre e comunque a galla, portando in luce quello che secondo me è il precetto fondamentale della storia: siamo tutti sostanzialmente esseri umani. Concetto semplice voi direte, sicuramente è così. Il problema è che per arrivarci vengono architettati voli pindarici abbastanza complessi, nei quali la diversità viene eviscerata in ogni singolo modo. Dall’androide al religioso, dal vegetariano all’alieno, l’analisi degli spettri sociali sono vasti mettendo molta carne al fuoco che forse, alla fine rischia di complicare un po’ troppo la serie. Dagli effetti speciali comunque notevoli, rimane un prodotto di media qualità. Le divise e l’atteggiamento dei Miratrici poi, mi ricordano vagamente quelle dei conquistatori spagnoli. Non vi svelo il vero significato del serpente, lo vedrete alla fine da soli ed esclamerete secondo me: ma seriamente?!?
Lascio quindi a voi la sentenza finale su Raised by Wolves. Per il momento vi auguro buona visione. A presto fenicette.