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Recensione serie TV: Outlander – 5×09 – “Monsters and Heroes”

Monsters and Heroes

Questa stagione è stata finora senza dubbio molto bella, a volte un po’ confusionaria ma comunque notevole, come del resto Outlander è sempre stato, ma poi arriva quell’unico episodio perfetto che riesce a far scomparire tutti i difettucci riscontrati.

Episodio dedicato all’amore, in tutte le suo forme, quello tra uomo e donna, padre e figlio, ma non solo, amore tra i membri di una famiglia, insomma, un inno all’unico motore che fa girare il mondo, no, non i soldi! L’amore, nella sua forma più pura e poetica.

È tempo di cambiamenti al Ridge, l’inverno si avvicina, bisogna fare scorta di carne, mentre le donne tingono vestiti di azzurro, mi sfugge il motivo, che il bianco sia passato di moda? Va beh, sicuramente non ho colto il punto, ma non morirò per questo.

Mentre Jamie, Roger, Fergus, Ian e il resto della banda vanno a caccia, le donne restano a fare candele, stoffe azzurre e tutto quello che devono. Qui abbiamo il primo momento toccante, Bree è preoccupata, si confida con la madre, non sa bene quale sia il suo posto e soprattutto non sa quale sia quello di Roger ed è cosciente che lui non sia felice. Molto saggie le parole di Claire: tutti hanno un ruolo nella vita e prima o poi anche lei come il marito troveranno il loro, che sia rimanendo lì o tornando nel ventesimo secolo. Le spiega che lei ama il suo lavoro e che è un punto di riferimento che le permetterebbe di vivere anche se dovesse perdere il suo cuore, cioè lei e Jamie. Dio che gufata!

Intanto in mezzo ai boschi gli uomini avvistano un branco di bufali (si dice branco, non ho idea, ma avete capito) si dividono in due gruppi, Jamie e Roger li sorprenderanno da dietro facendo sì che gli altri possano abbatterli, piano perfetto, peccato però che a volte la sfiga colpisca all’improvviso. Un serpentello, che dormiva tranquillo per i fatti suoi, viene malamente svegliato dallo stivale di Jamie che concentrato sugli animali non lo nota, finale inevitabile, quello si sveglia infuriato e lo morde.

Abbiamo capito da cinque anni che la sfiga di nome fa Jamie, infatti, il resto del gruppo come da accordi precedenti torna verso casa e lui e Roger rimangono da soli.

Il veleno inizia ben presto a fare effetto, e Jamie chiede, sarebbe meglio dire ordina, a Roger di finire ciò che lui ha iniziato: uccidere Bonnet. L’uomo rimane interdetto e si dichiara subito poco entusiasta di togliere la vita a qualcuno, anche se si tratta dell’uomo che ha stuprato la moglie. Il nostro Highlander gli fa l’elenco dei crimini di quel mostro, sì mostro, non si può definire in altro modo, e alle rimostranze di Roger risponde con una frase che mi ha colpito molto, “C’è una linea sottile tra un mostro e un eroe”.

Finalmente arriva l’alba, Roger costruisce una lettiga e si trascina il suocero per il bosco, ovviamente la sua incapacità di vivere nella natura selvaggia si dimostra subito un ostacolo, insomma è come me, io non trovo la macchina in un parcheggio, lui non trova la strada di casa. Nonostante il suo stato, tra una battuta e l’altra Jamie gli spiega che deve seguire la direzione del vento, ok, fantastico, si riparte.

A casa intanto Ian si accorge che lo zio non è rientrato e radunato tutti parte alla ricerca dei due dispersi, per fortuna arriva Rollo, che da bravo segugio li trova velocemente.

A Claire la situazione appare subito nella sua annichilente realtà, l’amore della sua vita sta molto male, inoltre lei non ha idea di come si possa curare quel tipo di ferita.

Dopo vari tentativi, compreso un brodo di penicillina che non servirà a molto, ma come ricordate, l’unica siringa che aveva, era stata distrutta qualche episodio fa. Jamie è forte, il suo fisico reagisce al veleno, non altrettanto la sua gamba che sembra sempre più vicina ad andare in cancrena, prognosi infausta: amputazione.

Ma conosciamo Jamie, bello, testardo e poco incline a perdere pezzi di se stesso, fa promettere a Claire che non gli taglierà la gamba: per lui è meglio la morte. Ed è qui che assistiamo al primo vero e sentito discorso di Ian, che non esita a dargli del codardo, visto che sia il padre che Fergus hanno perso una parte di loro e non in battaglia, ma continuano comunque a vivere dimostrando un coraggio che a lui manca. Molto bello.

Fergus dal canto suo, vive la cosa in modo diverso, può non approvare la scelta del padre, ma lo sosterrà a prescindere.

Claire è distrutta, combattuta tra quello che deve fare e quello che invece dovrebbe.

Scena di una bellezza incredibile: Jamie si è fatto portare in camera sua, deciso a morire nel suo letto con la sua Sassenach, che invece non vuole assolutamente lasciarlo andare e… niente, questo va visto, non si può raccontare a parole. Scena da brividi!

Arriva il momento, ma Bree risolve la situazione improvvisando, proprio con il dente del serpente assassino, una siringa, questo permette di salvare il nostro eroe, perché sì, lo è davvero.

Come ho già detto, episodio molto bello che si conclude nel migliore dei modi, non solo perché Mr. Fraser non perderà la gamba, ma per l’evoluzione dei personaggi che gli ruotano intorno: l’amore di Claire pronta a perdere l’uomo che ama per mantenere la parola data, l’accettazione da parte di Roger non solo di essere parte della famiglia, ma di avere finalmente un posto a fianco di Jamie, la diversità tra Ian e Fergus che però riescono benissimo a compensarsi e Bree, che finalmente ha scoperto come far fruttare la sua laurea in ingegneria.

Anche Marsali avrà il suo bel finale, finalmente la bambina arriva, forse non nel momento migliore, ma ehi, benarrivata Félicité!

Basta vi ho già ammorbato abbastanza, episodio da 10 e lode, ormai siamo in dirittura di arrivo, mancano pochi episodi alla fine e la guerra sta per iniziare…

Alla prossima settimana.

 

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StaffRFS

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