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Recensione Serie Tv: Outlander 4×13 “Man of Worth” – Final season

“Man of Worth”

Progetto grafico a cura di Sweetfire

Siamo arrivati al final season, ringrazio Barbara che mi ha sostituito nelle ultime due settimane e che forse, avrebbe dovuto fare anche questa date le mie impressioni in merito all’episodio. Eviterò di esprimere i miei pensieri, che immagino siano già deducibili da queste prime righe e mi concentrerò solo sui fatti accaduti durante l’episodio.

Jamie, Claire e Ian hanno finalmente raggiunto i Mohawk, ad un primo sguardo non riescono a vedere se Roger si trova lì, in compenso vengono individuati subito. Giunti al loro accampamento, tentano un primo approccio di recupero mediante baratto, Ian che parla la loro lingua (da quando?) riesce a ottenere un accordo, che però sfuma dopo pochi minuti alla vista del ciondolo che porta al collo Claire, se vi ricordate lei porta la pietra trovata insieme al famigerato teschio della prima parte di stagione.

Beh, almeno questo mistero viene risolto, il teschio apparteneva a un indiano del futuro che conscio di come andranno le cose, cerca di istigare la tribù a sterminare “l’uomo bianco, prima che questi, stermini loro”. Alcuni membri della tribù lo seguono, mentre altri no, inevitabile l’epilogo, lotte sanguinose con morti da ambo le parti, a quel punto il capo tribù lo bandisce, ma invano: lui continua a tornare e alla fine viene ucciso. La leggenda narra che quella pietra dia a chi la porta il dono di vedere gli spiriti e di sapere come finirà la storia della tribù, è pertanto considerata una cosa nefasta.

I nostri vengono risparmiati ma scacciati dal villaggio. Successivamente, un gruppo di “credenti” li aiuta a rientrare e recuperare Roger ma, ovviamente le cose non vanno bene. I nostri vengono fermati e dopo aver esiliato la figlia del vecchio capo, colei che ha aiutato i nostri eroi ad entrare, il nuovo capo tribù sembra essere ragionevole e di nuovo offre ai nostri la possibilità di andarsene, ma … senza “faccia di cane” nome indiano di Roger (mai nome fu più azzeccato). Ed ecco l’ideona di Jamie, offrire uno scambio: lui in cambio di Roger, chiede a Ian di tradurre, ma il ragazzo fa di testa sua e prende il posto dello zio. Conclusione: pianti, abbracci e baci; Ian rimane, gli altri partono.

Una volta lontani dal villaggio “faccia di cane” si prende la sua rivincita con Jamie, nel senso che lo colpisce ripetutamente e lui lo lascia fare, è sicuro di meritarselo. Una volta aver concluso questa faccenda tra uomini passiamo alle cose serie, Claire spiega a Roger quello che è successo a Brianna, compreso il fatto che la ragazza sia incinta e…. il figlio possa essere di Bonnet.

Tante chiacchiere, accuse reciproche, mea culpa e bla bla bla, si arriva alla domanda cruciale: Roger può accettare quello che è successo e crescere quel bambino come suo? Decisione difficile lo ammetto.

Intanto a River Run fervono i preparativi per il matrimonio tra Brianna e Lord John e nel mentre arriva Murtagh, che, sorpresa sorpresa, finisce a letto con la zia Jocasta… avevo capito che avesse una tresca con Ulisse, ma forse non ho prestato attenzione.

Bella chiacchierata tra Brianna e Murtagh, in cui la ragazza ammette che il matrimonio è solo una farsa per prendere tempo e che ha perdonato il padre da diverso tempo.

Intanto tra gli indiani, Ian deve superare una prova per restare vivo la quale consiste nel non arrendersi in una folle corsa verso il capo tribù, mentre viene malmenato e spintonato da tutte le parti. Ce la fa, e per la prima volta lo vediamo davvero felice… certo il suo urlo di guerra fa un po’ pena, ma immagino che ci lavorerà su.

Nel frattempo Brianna partorisce: è un maschietto!

Passano due mesi e mamma e papà tornano, di Roger però neanche l’ombra: delusione totale della ragazza che però alla fine sembra accettare la situazione.

Tutto sembra procedere serenamente e vengono preparati i bagagli per tornare a Fraser’s Ridge … ma … Brianna vede dalla finestra arrivare “faccia di cane”, si precipita a raggiungerlo e tutto finisce a tarallucci e vino.

Il mai una gioia però è sempre dietro l’angolo: arrivano le giubbe rosse, tutti convinti che siano alla ricerca di Murtagh e invece no! Arriva una missiva dal Governatore Tryon che pretende che Jamie raduni un po’ di gente per trovare e uccidere il fuggitivo a capo dei regolatori. Impagabile la faccia di J e C quando realizzano che l’uomo più ricercato del momento e la zia Jocasta se la intendono!

Ok fine della puntata, sarò breve giuro, ma ho un paio di cose da dire, questa serie non mi è piaciuta, l’ho trovata lentissima, quasi pesante, certo salvo qualche episodio, ma nel complesso per me è un grande NO!

Ho trovato delle carenze veramente inaccettabili, Jamie e Claire in primis. Non parlo delle tanto discusse scene di sesso, ma proprio dell’alchimia tra i due attori, che in questa stagione si avverte davvero raramente, il continuo screditare Jamie e il relegare Claire in un angolo. Lo so, i protagonisti sono cresciuti, si sono evoluti ecc. ecc., beh io non la penso così, non dico che Outlander si basasse esclusivamente su di loro, era giusto dare spazio anche agli altri personaggi, ma eliminarli proprio… anche no!

Hanno dato spazio a Roger e Brianna, ma il loro rapporto non mi ha avvinta, tutto accade troppo in fretta, un’evoluzione quasi forzata… anche questo per me è un bel NO!

Indipendentemente dall’attore che impersona Roger, il quale può piacere o meno, io non mi sono sentita affatto coinvolta dalla loro storia. Paradossalmente c’era più chimica tra Brianna e Lord John, sarebbero stati benissimo insieme… ma… non si può avere tutto.

La gestione del rapporto Jamie/Bree, è stata resa malissimo, praticamente non è pervenuta, perfino in quest’ultimo episodio, non ci sono contatti, abbracci, baci, sorrisi, sguardi, niente! Non ha neppure preso in braccio il nipote: pazzesco!

L’unico che mi è veramente piaciuto è stato Ian, che sembra aver finalmente trovato il suo posto. Insomma, serie che per quanto mi riguarda non ha funzionato, l’ho trovata quasi soporifera in alcuni episodi e Murtagh e Jocasta? Sul serio? Gli autori potevano e dovevano giocarsela meglio. Parliamo di una serie che ha catturato e incantato con la prima stagione, ma che ha perso appeal di serie in serie: speriamo correggano il tiro nella prossima. Ovviamente parlo da persona che non ha mai letto un libro della Gabaldon in vita sua, quindi perdonate, se qualcosa mi è sfuggito o l’ho interpretato male. Il mio giudizio è esclusivamente basato su quanto ho potuto vedere nella trasposizione televisiva dei libri, totalmente scevro da contaminazioni con la lettura della serie, ma ciò garantisce assoluta obiettività in merito ai fatti, narrati esattamente come sono stati registrati.

Standing ovation ai truccatori, che in questo episodio hanno ringiovanito Jamie di almeno dieci anni, questo l’ho apprezzato!

Qui concludo, felice di sentire i vostri commenti, sicuramente molti saranno contrari ai miei: non mi offenderò J ciao Sassenachs!

 

 

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StaffRFS