Home » Recensioni: serie TV e Film » Recensione Serie Tv: Outlander – 1×10 – “Una serie di nefasti eventi”

Recensione Serie Tv: Outlander – 1×10 – “Una serie di nefasti eventi”

Outlander 1

Progetto grafico a cura di Eve

Recensione con spoiler

Salve a tutte mie care Fenici, siete pronte per la nostra abituale passeggiata nella bellissima Scozia?

Dopo che la coppia d’oro ha ritrovato la sua abituale serenità, la vita dei due continua. Presto, però, la loro tanta agognata quotidianità sarà nuovamente scossa dall’accadimento di fatti incresciosi. Tutto comincia una sera, quando Claire coglie in flagrante Geillis Duncan a ballare al chiaro di luna, nell’atto di compiere un rituale agli antichi Dei della terra. Geillis non appare per nulla turbata dalla cosa, quasi avesse voluto richiamare l’amica a unirsi al suo baccanale. Dal suo punto di vista nemmeno Claire rimane così stupita, identificando, in quanto visto, lo stesso schema che mesi prima l’aveva riportata nel passato. Qualcosa che, scopriremo solo più in là, si sta facendo più chiaro davanti a noi.

A causa di quell’incontro, comunque, Claire scopre che Gillies è incinta, ma non del proprio coniuge, bensì di Dougal MacKenzie. I due, nonostante la loro situazione coniugale, si amano molto e, a dispetto di tutto, vorrebbero stare insieme. Purtroppo la nostra bella rossa ha un ostacolo (anzi due) abbastanza rilevante da superare: suo marito e la moglie di Dougal. Il discorso sulla gravidanza sembra finire là, quando una sera, durante una delle solite cene tenute nella sala del castello, Arthur Duncan, il marito di Gillies, muore avvelenato. Claire fissa costernata il volto pacifico della sua amica, che, con attimi di ritardo, inscena una crisi di nervi data dal dolore subìto. Parallelamente un altro caso increscioso avviene: la moglie di Dougal muore di una misteriosa malattia. Al contrario della sua amante, il poveruomo era veramente legato a sua moglie; il risultato è che lui, distrutto dal dolore, passa giornate a commiserarsi e ubriacarsi, rendendo la vita invivibile per tutti a corte.

Scoprendo successivamente delle sventurate avventure amorose con Gillies e delle intenzioni di Dougal di riconoscere il bambino, Colum MacKenzie decide di rispedire il fratello nelle sue tenute, per permettergli di riprendere lucidità e, soprattutto, per allontanare lo scandalo dal suo castello. Numerose persone, a loro discapito, verranno rispedite a casa con lui, tra le quali Jamie.

Infatti, ancora arrabbiato con lui per via della raccolta dell’oro giacobita, avvenuta senza il suo permesso, il Lord prenderà delle misure punitive, sbarazzandosi in un sol colpo di tutti coloro che lo avevano deluso, ma tenendosi ben stretta Claire, che dovrà fare a meno per un po’ del suo focoso marito. Preoccupata per Jamie e per la sua idea di affidarsi al duca di Sandringham, Claire fa visita a quest’ultimo. Il nobiluomo, scocciato dall’insistenza della donna nel perorare la causa di Jamie, cerca di liquidarla, ma Claire ha diversi assi nella manica e, con le sue capacità oratorie, riesce a incutere timore al duca, che si troverà costretto, in un modo o nell’altro, a venire incontro alla “tenera coppia”. Ad aiutarlo nella decisione, in ogni caso, la “predilezione” che da sempre aveva avuto per il bel Jamie. In cambio dell’impegno di appoggiare la causa per l’assoluzione dalle sue accuse, il duca chiede a Jamie di fargli da testimone in un duello con un esponente di un altro clan. Jamie accetta, nonostante le proteste di Claire e, di fatto, ritorna come al solito con acciacchi e ferite da ricucire: ma tanto c’è sua moglie no?! Con ago e filo lei risistema tutto, rimettendolo a nuovo, ovviamente guardandolo con un certo sarcasmo da: “Io te l’avevo detto”. Purtroppo Jamie peggiora la sua situazione con Colum, a causa di un incidente avvenuto con il clan avversario durante il duello del duca, convicendo ancora di più il MacKenzie a  mandarlo via per un po’.

Nel frattempo Claire, che fa veramente molta fatica a comprendere il misticismo dell’epoca, s’imbatte in un caso di scambio di bambini. A quei tempi, se un bambino nasceva con delle malformazioni, si pensava che le fate avessero scambiato i loro bambini malati con quelli sani trovati nelle case dei mortali. Era quindi usanza mettere i piccoli in dei tronchi cavi, incustoditi, in attesa che le fate riprendessero i loro pargoli e riportassero indietro il maltolto. Ovviamente nella realtà ciò non avveniva, condannando i piccoli a morte certa. Claire, sentendo il pianto di un bambino nella foresta e trovando un neonato in pieno inverno, incustodito al centro di un albero, tenta di salvare la sventurata creatura in fin di vita, ma fallisce. Jamie, che era sulle sue tracce, la trova, sconvolta, con il corpicino in mano. Con delicatezza lo prende dalle sue braccia, cercando di spiegarle l’accaduto e chiedendosi ancora una volta come sua moglie non riesca a capire le usanze della sua terra.

Riportandola al castello, le spiega l’accaduto, annunciandole che purtroppo dovrà partire con Dougal, raccomandandole d’ora in poi di non frequentare più Gillies. Non avendo più la protezione di un marito, per la donna si annunciano tempi duri. Intenzionata inizialmente a seguire le istruzioni del suo sposo, sarà la lealtà verso la sua amica che la condurrà, purtroppo, a cadere in un tranello alla “Candy Candy” tessuto abilmente dalla “candida” Laoghaire. Insomma, un episodio denso di eventi incresciosi, dai quali sarà complicato, per Claire, uscire incolume.

Certamente la cosa che più mi ha colpito in questo episodio è la bellezza degli scenari, l’abilità di valorizzare i meravigliosi sfondi scelti per la storia. Incredibile la fotografia e la scelta degli scorci. Gillies è stata insuperabile nella sua interpretazione e anche la pungente ironia di Claire e la sua incrollabile intraprendenza rendono il personaggio sopra le righe, sempre degno di nota. Il nostro Jamie invece rientra nei ranghi, poverino, condannato a raccogliere i cocci di chi gli sta intorno. Un punto focale della storia che, da qui in poi, ci darà sicuramente filo da torcere.

Vi giuro, sto incominciando veramente a detestare il personaggio di Laoghaire, che, come la perfida Iriza (rimanendo nel paragone di Candy Candy), non perde mai l’occasione di far passare alla poveretta l’inferno di rito. Ma va bene così! Aggiunge comunque quel non so che di piccante alla storia.

Per oggi è tutto care Fenici. Riponete stivali e mantelli, riposatevi al calore di un camino e ritempratevi in attesa della nostra prossima avventura.

A presto!

Click to rate this post!
[Total: 0 Average: 0]

StaffRFS

Lascia un Commento