
Progetto grafico a cura di Eve
“Fasten Your Seatbelts”
La scorsa stagione ci aveva lasciati con una colluttazione fra Jared e Zeke, l’arrivo di Michaela e lo sparo fuori campo. Subito scopriamo che il proiettile ha colpito la donna al ventre. Michaela è a terra e rivive dei flash dell’aereo. È in pericolo di vita, ma con le ultime forze dice a Zeke di scappare perché sa che non l’ha colpita intenzionalmente. Sviene e ritorna ancora nell’aereo dove Cal sta per dirle qualcosa. Dopo essere stata dimessa dall’ospedale, Michaela ne parlerà con il ragazzino, il quale pare aver vissuto lo stesso sogno in contemporanea. Ciò che stava per dirgli era: salva i passeggeri.
Ben vorrebbe trovare tutti i passeggeri per confidare loro la verità sulla data di morte, e in ogni caso salvarli dalla follia di voci e visioni. Ha creato una mappa con tutte le foto e gli spostamenti delle persone che erano sul volo e la mostra a Michaela.
Intanto Saanvi partecipa a regolari sedute dallo psicologo. Si sente stressata e agitata. Tuttavia, la specialista le dice d’interrompere i loro incontri. Saanvi resta sempre molto superficiale con i suoi racconti e lei non può aiutarla se non confida tutto ciò che la impensierisce. Questo strano comportamento della psicologa – non sta né in cielo né in terra che uno specialista del genere abbandoni un paziente perché non riesce ad aprirsi – trova subito la sua spiegazione quando Saanvi, un istante prima di aprire la porta e lasciare lo studio, decide di confidarle ciò che lei e gli altri passeggeri stanno passando.
Michaela è arrabbiata con Jared perché continua a incolpare Zeke di averle sparato intenzionalmente. Bisticciano un po’ alla centrale di polizia e poco dopo lei ha una sensazione che la porta verso il cognome di una coppia: i Vasik, anche loro passeggeri. Parlando con Ben, scopre che i coniugi sono spariti all’improvviso, hanno prelevato tutti i loro soldi e lasciato un assegno con una lettera d’addio alla vicina di casa Sharice che si occupa dei loro figli. Un’altra visione porterà Michaela e Ben sul ponte da cui i Vasik vogliono suicidarsi. La coppia confessa di essere sull’orlo dell’esaurimento a causa delle visioni, in particolare di quella che credono essere il racconto della loro morte: cadere dal ponte con l’auto. Michaela ha un’intuizione e scorge un punto della strada in cui il guardrail è stato sfondato. Sporgendosi, trova un veicolo finito fuori strada e le persone all’interno ancora vive.
Zeke sembra essere arrivato fino in Canada, o almeno è quello che dice una cartolina che ha spedito. In realtà è ancora in città e sarà Cal a trovarlo. Il ragazzino gli dice che deve ricongiungersi con Michaela perché hanno una missione da svolgere insieme, ma l’uomo ha paura di se stesso e di ciò che potrebbe fare.
Ben sta buttando la spazzatura fuori casa e nota un furgone con i vetri oscurati. Convinto che l’FBI lo stia spiando, si avvicina al veicolo inveendo contro i passeggeri e di tutta risposta viene rapito. Quando gli assalitori gli levano il sacco scuro dalla testa, Ben resterà sconvolto trovando davanti a sé il direttore dell’NSA, Vance.
“Grounded”
A quanto pare Vance ha inscenato la sua morte dopo l’esplosione. Qualcuno vuole ucciderlo e lui deve nascondersi se vuole continuare a indagare sul Maggiore. È dalla parte dei passeggeri e vuole aiutarli.
Ben incontra TJ, un ragazzo che prima della scomparsa dell’aereo studiava latino all’università. TJ è un po’ restio a confidarsi, ma poi gli dice che sogna la propria morte.
Grace e Ben hanno deciso di fare il test del DNA sul bambino che stanno aspettando, ma nell’istante in cui l’infermiera sta per prelevare il sangue a Grace, la sua stessa voce le grida nella testa di fermarla. Grace esce dalla stanza d’ospedale e racconta a Ben cos’è appena avvenuto. L’uomo crede che la moglie abbia appena ricevuto una missione – il che rivela anche che il bambino è suo.
TJ chiama Ben perché le sue visioni l’hanno portato a scoprire un cadavere in un cantiere e non sa cosa fare. Jared viene assegnato al caso, scoprendo l’identità della studentessa che è stata soffocata trentasei ore prima. L’ispettore è confuso sulla dichiarazione di TJ ed è costretto a condurlo in centrale. Arriva Michaela che subito si arrabbia con l’ex fidanzato per aver incolpato il ragazzo che, a suo dire, stava soltanto seguendo gli indizi della missione. Jared allora le confessa che nella stanza della vittima sono state trovate molte impronte di TJ e lo arresta.
Olivia si sente esclusa. Adesso che anche la madre ha ricevuto una missione per conto del figlio che porta in grembo, ha paura che tutta la sua famiglia possa scomparire nella data di morte fissata cinque anni dopo. Perde la voglia di studiare e decide di partecipare a un evento organizzato per aiutare le persone che si sentono sole.
Saanvi sta aspettando i risultati del test del DNA, che rivelano la paternità di Ben. Durante la successiva seduta con la psicologa, le racconterà le sue teorie sulla trasmissione genetica di queste strane capacità che hanno ricevuto dopo la scomparsa dell’aereo. La specialista annoterà l’informazione, rivelando allo spettatore di essere parte di chi sta tenendo sott’occhio tutti i passeggeri.
Ben non crede alla colpevolezza di TJ e chiede a Michaela d’indagare meglio. La gemella si reca a casa della ragazza scomparsa insieme a Mikami, la sua nuova partner, e parla con la madre: la figlia usava raccogliere cose trovate in strada e la motivazione per la quale la sua stanza è piena delle impronte di TJ è perché ha conservato tutti gli effetti personali del ragazzo, che il padrone di casa ha buttato dopo la morte di sua madre. Michaela trova un altro tesserino scolastico – il primo era stato rinvenuto assieme al suo cadavere – e decide di capire come mai ne possedesse due. Toccando alcuni oggetti nella stanza ha una visione di un paio di scarpe vecchie e qualcuno che butta della terra in una buca. Michaela arriva nell’ufficio scolastico che si occupa dei tesserini, ma non c’è alcuna registrazione a nome della vittima. Così scopre che uno dei dipendenti dell’ufficio è il vero assassino, un uomo già segnalato per stalking e molestie.
Zeke si costituisce alla polizia e si dichiara colpevole dell’aggressione a Michaela. La donna vorrebbe parlargli, ma lui rifiuta tutti gli incontri. Un’intuizione porta Michaela a rientrare volutamente all’interno del sogno che la tormenta, quello sull’aereo, dove sembra riuscire instaurare un contatto con Zeke come se lui condividesse il suo stesso sogno. Ma il collegamento viene subito interrotto: Zeke, ormai in carcere, è stato rinchiuso in una stanza e sedato.
Non so voi, ma a me il comportamento di Michaela nei confronti di Jared dà molto fastidio! Lui mi piace molto e ho gongolato quando sono tornati insieme. La presa di posizione di Michaela la trovo del tutto inutile. E dai! Quel poveraccio sbava per te! Sono super #teamJared. Trovatene una migliore, ascoltami!