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Recensione Serie Tv: Manifest 1×01 “E’ solo l’inizio”

AstreaLux ci parla di questo nuovo telefilm, da questo primo episodio dall’enigmatico titolo “è solo l’inizio” direi che ha buone chance per diventare una delle mie preferite.

è solo l'inizio

Progetto grafico a cura di AstreaLux

 

 

“Nessuno riuscirebbe a spiegare cosa ci è successo il 7 Aprile del 2013. Alcuni lo definirebbero “impossibile”. Altri lo vedrebbero come un miracolo. Tutto quello che so è che quel giorno ha cambiato la mia vita. Per sempre.”

La voce narrante appartiene a Micheala, una ragazza pensierosa, insofferente verso l’invadenza dei genitori che vogliono solo il suo bene e alla ricerca di un po’ di tranquillità e solitudine dopo un misterioso incidente in auto di cui non ci viene svelato nulla.

Attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri ci immergiamo in questa prima puntata e osserviamo la sua famiglia in attesa dell’annuncio del volo per New York.

Durante l’attesa all’aeroporto tra un rimbrotto e un altro perché non si decide a sposare fidanzato Jared, facciamo la conoscenza di suo fratello Ben (molte di noi lo conoscono come il Principe azzurro di Once Upon a Time, una vera gioia per gli occhi!) e sua moglie Grace i quali sono alla disperata ricerca di una cura per la malattia che affligge uno dei loro gemelli: Cal e Olive, che a pochi metri di distanza litigano incuranti di ciò che gli sta attorno.

Tutto procede normalmente nella sala d’attesa dell’aeroporto, fino all’annuncio che avendo il volo per New York troppe prenotazioni, la compagnia offre, a coloro che partiranno con i voli successivi, dei buoni viaggio. Micheala e Ben, insieme a Cal, il gemello gravemente malato, decidono di rinviare la partenza, separandosi dal resto della famiglia.

“È davvero assurdo il modo in cui una banale decisione possa rovinarti la vita. Ma allo stesso tempo, salvartela.”

In volo, Ben cerca di spronare la sorella a fare passi in avanti e a non rimanere rinchiusa nel suo bozzolo di solitudine, ma proprio mentre si godono il viaggio di ritorno dalla Giamaica tutto inizia a tremare. Le luci si spengono, la gente urla, le cappelliere si aprono, cade di tutto. Sono solo pochi secondi, ma abbastanza per cambiare tutto.

Ormai prossimi all’atterraggio, il capitano chiama la torre radio di New York, chiedendo il permesso per atterrare, ma senza ricevere spiegazioni vengono dirottati altrove. Giunti a terra, tra pattuglie di polizia e insistenti domande di funzionari vari scopriamo insieme a loro che l’aereo è scomparso da tutti i radar da più di 5 anni.

Dopo 36 estenuanti ore di isolamento, i 191 passeggeri possono finalmente ricongiungersi con i propri cari. È così che Micheala e Ben apprendono della morte prematura della loro mamma e Cal incontra Olive, la gemella ormai adolescente.

Una volta a casa, cercano di riallacciare i rapporti e buttarsi tutto alle spalle. Tentativo destinato a fallire miseramente quando Micheala, durante una conversazione con Grace (la cognata), sente una Voce ripeterle le ultime parole pronunciate da sua madre, ma ancora scossa dalle notizie ricevute, decide di non darle peso.

Ben e Grace portano Cal in ospedale per monitorare il progredire della malattia e vengono informati dalla dottoressa, che al momento è disponibile un nuovo trattamento sperimentale, che garantirebbe al figlio ottime possibilità di guarigione.

Scopriamo anche che Micheala è un’agente di polizia ed è proprio sul posto di lavoro che incontra, finalmente aggiungerei, il suo fidanzato Jared, ora diventato Ispettore capo.

Hanno una brevissima conversazione in cui viene a sapere che si è sposato (udite, udite!) con la sua migliore amica, Lourdes. Povera Micheala… avrà mai una gioia?

Decidendo così di tornare casa, prende un tram ed è proprio lì, che la Voce si ripresenta più forte di prima e le dice di rallentare. Inizialmente si guarda intorno, pensando che qualcuno le stia parlando, ma quando si fa più insistente, Micheala intima all’autista di rallentare, impedendo così a un bambino di essere investito; il tutto tra lo stupore dell’autista e dei passeggeri.

Una volta a casa, decide di confidarsi con Ben, il quale le suggerisce di non parlarne con nessuno per non finire sotto i riflettori, chiudendo così il discorso.

A questo punto incontriamo un’altra passeggera del volo 828, Saanvi, la ricercatrice che ha ideato il trattamento sperimentale pediatrico di Cal.

Saanvi assiste alla selezione dei pazienti da sottoporre alla sua cura, ma quando arriva il momento di Cal, che riconosce all’istante dalla foto della sua cartella clinica, il medico responsabile del progetto rigetta la candidatura. Sgomenta interviene in sua difesa e alla fine riesce a farlo entrare nel programma.

Nel frattempo Micheala di passaggio davanti a un magazzino durante una corsa, sente di nuovo la Voce, ma decide di non darle ascolto. Purtroppo però durante la notte si ripresenta implacabile e la conduce di nuovo davanti al magazzino, lì, incontra il fratello Ben che le svela di sentire anche lui un qualcosa che lo spinge ad agire.

Insieme commettono un’infrazione liberando i cani presenti all’interno della recinzione, ma la loro azione non passa inosservata, infatti una vicina li riprende con il cellulare e denuncia l’accaduto alla polizia.

Informato di quello che è successo e riconoscendo i protagonisti del video, l’ispettore capo Jared Williams si reca a parlare con Micheala. Momento consolatorio per la nostra amica, in cui confessa di sentirsi sperduta, sola e in colpa per la morte di una ragazza che era con lei durante il famigerato incidente d’auto.

Per evitare una denuncia dal proprietario dei cani, Jared e Micheala si presentano al magazzino per cercare una soluzione, ma una volta lì, viene guidata dalla Voce tra i rottami, fino a trovare una struttura improvvisata con una porta ovviamente chiusa con un pesante lucchetto.

Incitata dalla Voce, inizia a colpirlo con una sbarra di ferro trovata lì vicino, finché non lo spezza e apre la porta, rivelando due ragazzine impaurite e sporche sedute su un materasso spoglio.

Jared arresta il molestatore (verme) e insieme a Micheala consegnano le ragazzine alle loro famiglie.

Devo confessare di essere rimasta piacevolmente colpita da questa prima puntata. L’empatia con Micheala non è stata immediata, ma devo dire di averla trovata autentica, proprio grazie alle sue debolezze. Ritrovarsi a sbirciare i suoi pensieri ci aiuta ad apprezzarla durante tutto l’episodio.

Molti gli interrogativi che restano senza risposta. Perché sentono quella Voce? Chi c’è dietro? Ma soprattutto, cosa vuole da loro?

Sono saliti su un aereo, perdendo molto della loro identità e ne sono scesi con un dono che non sanno come usare.

Un dono che sarà anche la loro condanna?

 

Lo scopriremo andando avanti, vi saluto e … alla prossima!

 

Recensione a cura di:

 

Editing a cura di:

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StaffRFS