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Ben trovate, care Fenici. Fan di Legacies e nuovi appassionati, a me! Finalmente è cominciata la quarta stagione, e i nostri amici stanno per svelare gli arcani lasciati malamente in sospeso alla chiusura di quella precedente.
Nel finale avevamo scoperto che, chi si spacciava per Landon, era in realtà un sosia ben orchestrato da Malivore. Ora alcuni segreti vengono svelati, scoprendo che, alla fine, Landon è sempre stato un’estensione completa del nostro arcinemico. La faccenda viene messa in chiaro nel corso dell’episodio, quando il nostro eroe raggiunge Cleo nella dimensione prigione, e, parlando a nome di suo padre, le dice chiaramente che lui e Malivore sono una cosa sola.
Nel frattempo Hope viene tenuta all’oscuro di molte cose nella scuola. Comprende la mancanza di fiducia nei suoi confronti nel momento in cui, interrogando il sosia del suo amato, si rende conto che la gabbia in cui è rinchiuso è bloccata da un incanto che nemmeno lei può infrangere. Saltzman aveva supposto che l’ibrida avrebbe potuto fare del male alla creatura pur di raggiungere i propri scopi. La ragazza ne rimane ferita, ma MG le spiega che la sua ossessione compulsiva di correre in aiuto del suo ex ha portato il gruppo a essere cauto nei suoi confronti. Riportare indietro Landon adesso non è importante quanto salvare Cleo.
Nel frattempo, la storia tra Finch e Josie sembra attraversare qualche difficoltà. Per proteggere la new entry, la nostra strega tiene ai margini dei funesti eventi la sua ragazza, temendo di metterne in pericolo l’incolumità. Finch però non demorde: dimostra di non offendersi e organizza le cose per far funzionare tutto quanto.
Kaleb e il preside hanno un duro confronto: il giovane vampiro, adesso più maturo, si sentirebbe pronto a prendersi molte più responsabilità, ma il suo mentore non gli dimostra la fiducia che si aspettava, neanche dopo tutte le difficili esperienze vissute insieme.
Insomma, s’inizia col botto! Certo non albergano pace, cordialità e serenità in quelle mura, tantomeno collaborazione. Il gruppo sembra sfaldato e della super squadra non rimane che l’ombra. Molti nodi vengono al pettine (ma è dalla scorsa stagione che questo accade), rivelando segreti e scoperchiando tombe (ogni riferimento al Necromante è puramente casuale) sin troppo puzzolenti. Possibile che del grande amore tra la nostra Hope e Landon non sia rimasta che cenere (sì, lo so, è una Fenice o almeno lo era… ora neanche più questo)? Landon ha mai avuto una sua identità, oppure è sempre stato un burattino di suo padre? Ciò è poco chiaro. Praticamente per ogni segreto svelato s’insinuano altre domande. Questa si annuncia davvero una stagione complicata, se il buongiorno si vede dal mattino…
Mi sembra che Hope abbia perso mordente, abbandonando quella leadership che l’aveva tanto contraddistinta sinora. L’accoppiata Kaleb/Preside mi ha delusa: quindi il bel rapporto di fiducia, la splendida sintonia che li accomunava erano solo una presa in giro? C’è qualcuno in questa serie che ha detto una mezza verità a qualcun altro?
Insomma, io spero sempre che i due piccioncini facciano pace e che Landon torni a essere solo e soltanto Landon. E al grido di: “Torna Sebastian, torna” (chi ha visto le stagioni precedenti sa a chi mi riferisco. Per i nuovi: si tratta di un vampiro strafigo che andava dietro a Lizzie), chiudo questa recensione, dandovi appuntamento alla prossima puntata.
Fenicette, aspettiamo come sempre la vostra opinione sull’episodio per confrontarci e fare il tifo per i nostri pupilli. Per il momento, buona visione e a presto!
