Salve Fenici, quanti di voi hanno visto l’amica geniale di Elena Ferrante? Siamo curiose di sapere il vostro parere…
L’autrice: Elena Ferrante
Elena Ferrante è autrice dell’Amore molesto, da cui Mario Martone ha tratto il film omonimo. Dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice. Nel 2006 le Edizioni E/O hanno pubblicato il romanzo La figlia oscura, nel 2007 il racconto per bambini La spiaggia di notte e nel 2011 il primo capitolo dell’Amica geniale, seguito nel 2012 dal secondo, Storia del nuovo cognome, nel 2013 dal terzo, Storia di chi fugge e di chi resta, e nel 2014 dal quarto e ultimo, Storia della bambina perduta.
Suddiviso in due parti, “Infanzia” e “Adolescenza”, il primo dei quattro romanzi di Elena Ferrante, L’amica geniale, è dedicato alla storia di due bambine, Elena (Lenù) e Raffaella (Lila), che vivono in un quartiere di una Napoli periferica negli anni ‘50. Sono entrambe molto brave a scuola, dotate di un’intelligenza vivace e pronta, e insofferenti alle regole del vivere dell’epoca. Inizialmente nemiche e rivali, con il passar del tempo stringono un legame di amicizia molto stretto anche se, per ragioni economiche del padre di Lila, che non può farle proseguire gli studi, con il finire delle elementari le loro strade si dividono; Lenù, infatti, figlia di un usciere comunale, potrà andare alle scuole medie prima e poi frequentare il ginnasio. Storie d’amore sofferte e complicate costringeranno le due ragazze a intrecciare i loro percorsi fino al matrimonio di Lila.
Attraverso una narrazione mediante il Pov in prima persona di Lenù/Elena, il lettore sarà immerso in una Napoli popolare; osserverà muoversi, tra le stradine di un rione popolare, una vera e propria folla di personaggi, tra usanze e situazioni che traghettano i personaggi dal vivere difficile del dopoguerra, verso un benessere modesto sempre però supervisionato, se non proprio minacciato, dalla presenza della malavita.
La versione televisivo-cinematografica:
I fan del libro hanno potuto vedere i primi due episodi durante lo scorso Festival di Venezia, proiettati in anteprima anche nelle sale cinematografiche come preview. La serie TV in otto episodi è diretta da Saverio Costanzo – figlio di Maurizio Costanzo, regista di Hungry Hearts 2014, La solitudine dei numeri primi 2010, Nastro d’Argento e David di Donatello come migliore regista emergente nel 2005, e regista della serie TV In Treatment 2013-2017 – ed è una co-produzione, italiana e statunitense, tra Fandango e Wildside-HBO che torna a coprodurre una serie italiana dopo The Young Pope di Paolo Sorrentino.
La serie è stata interamente girata in italiano, ed è la prima serie televisiva che andrà in onda su HBO con i sottotitoli in inglese e non doppiata. La HBO stessa ha voluto espressamente attori e attrici che parlassero il napoletano stretto affinché tutta la recitazione fosse il più genuina possibile. La quadrilogia della Ferrante in Italia ha venduto più di un milione di copie mentre in USA e in Canada, le vendite hanno abbondantemente superato tale cifra.
La prima puntata, andata in onda Martedì 27 novembre su Rai 1, si apre con la telefonata del figlio di Raffaella Cerullo, da sempre chiamata Lila, ad Elena Greco, Lenù per i famigliari e amici, informandola che Lila, la sua amica del cuore, ha fatto perdere le sue tracce ed è introvabile. Lenù allora, visibilmente seccata da quella telefonata, accende il computer e inizia a raccontare la loro storia.
Lila e Lenù vivono nello stesso rione e frequentano la stessa classe in prima elementare: Lenù è brava, diligente e molto timida; Lila invece è geniale, sa scrivere e leggere senza l’aiuto di nessuno ed è ferratissima in matematica. Ma quanto la prima è dolce e insicura, tanto la seconda è sfacciata e cattiva. Così diverse eppure così uguali, Lila e Lenù si sentono attratte l’una dall’altra e si avvicineranno fino a stringere una profonda amicizia, imprigionate come sono dalle mura dei quattro palazzi grigi e polverosi del loro rione, in una Napoli senza mare, sui quali incombe la figura di Don Achille, uomo potente, connivente con la malavita, che spadroneggia sulla vita di tutti nel quartiere. E proprio Lila, che non ha paura di affrontare il buio e gli affronti, insieme a Lenù, sfideranno il “padrino”, incuranti delle regole comportamentali dell’epoca, che voleva le donne schiacciate dal peso della violenza degli uomini.
Con un ritmo lentissimo e una fotografia straordinaria, il primo episodio si chiude lasciando un senso misto tra amarezza e rimpianto, il sentore di qualcosa di immensamente bello ma allo stesso tempo straniante e aspro. La seconda puntata andrà in onda Martedì 4 dicembre, sempre su Rai 1.