Recensioni: serie TV e Film

Recensione Serie Tv – La Casa di Carta – 05×06-07-08-09-10

Progetto grafico a cura di Maria Grazia

 

 

 

La prima parte della quinta stagione si era conclusa con la morte di Tokyo; la seconda riprende proprio da lì, dalla conta dei caduti nello scontro. Durante il conteggio il comandante in carica dell’operazione, però, escogita un piano per catturare i rapinatori e permettere alla polizia di entrare; piano che funziona alla grande: nella penultima puntata tutti i membri della banda vengono catturati e messi in ginocchio.

Ma prima di ciò i vari protagonisti sono alle prese con ben altro. Ad esempio, riescono a far uscire dalla banca tutto l’oro e a trasformarlo in lingotti. Mentre i drammi si consumano all’interno dell’edificio, fuori il Professore è all’inseguimento di Sierra e successivamente dell’oro perduto.

Forse è meglio iniziare a commentare, anche perché se no va a finire che più che una recensione diventi un poema. Andando in ordine, il finale della scorsa stagione ha sconvolto tutti, credo. Tokyo, per quanto possa essere stato un personaggio abbastanza fastidioso, era comunque uno dei principali; possiamo pure chiamarla icona o pilastro della serie, volendo. Era, quindi, impossibile non rimanere dispiaciuti della sua dipartita; stessa cosa successa con Nairobi e altri personaggi. Detto ciò… quando ho visto la prima puntata mi aspettavo un’atmosfera molto più triste, più rabbiosa per alcuni personaggi. Invece c’è, sì, stata qualche lacrima e un bel attacco di panico per il Professore e Rio (che vuole far saltare la testa ai militari), ma niente di più. Mi è sembrato poco. Mi aspettavo anche maggior spazio alla memoria dei caduti nel finale, invece anche qui nulla. Mah, sono rimasta abbastanza allibita.

La banda continua con il piano, ovvero estrapolare l’oro nazionale che poi verrà trasformato in lingotti e, fin qui, nulla da dire, piano geniale che funziona alla perfezione. Così geniale che non si accorgono dell’assenza di uno dei militari, che poi farà un agguato facendo sì che vengano tutti catturati. E anche qui ho qualche domanda: nessuno si accorge che manca un militare, nessuno si accorge che c’è qualcuno che striscia nelle condutture, nessuno si è chiesto perché i militari erano così accondiscendenti? Mah!

Capisco che erano tutti presi dai loro drammi, al punto che riescono persino ad avere rapporti in un cavò piuttosto che nel bagno. Sì, sto parlando proprio di Denver e Stoccolma, che a quanto pare se la spassano molto di più quando sono all’interno di una banca, che nel loro letto. Aggiungiamoci che Manila si dichiara a Denver e si baciano pure. Quando il tutto viene portato alla luce degli occhi di Monica, mi aspettavo un bel po’ di casino, o che quantomeno facesse il cosiddetto pugno duro… niente! In confronto al fatto di vedere e sentire gente morta, questo forse è meglio, ma almeno una bella ramanzina, per non dire altro, io la volevo!!!

Tralasciando un attimo quello che accade all’interno della banca, parliamo di ciò che avviene fuori. Sierra dà alla luce la sua bambina, Victoria, con l’aiuto di Benjamin, Marsiglia e il Professore. Dopo la morte di Tokyo, approfittando dello sconforto del cervello della banda, la rossa se ne va per trattare con Tamayo, che l’aveva infangata. Da qui un inseguimento con tanto di rapimento e tutta l’azione che volete. Anzi, secondo me Sierra ci ha regalato uno dei momenti più iconici di tutta la serie! Ma le cose anche per lei non vanno bene: il suo ex capo non vuole ritrattare, né tanto meno scendere a patti. Di conseguenza la donna si allea con il Professore. Non c’è duo migliore che si potesse creare, sappiatelo!

Difatti, quando le cose prendono una brutta piega, sarà proprio Sierra a occuparsene per salvare i rapinatori. Cioè… ma di cosa stiamo parlando?! Questa donna a Rachel fa un baffo proprio!

La brutta piega arriva prima ancora che i membri della banda vengano catturati. Mentre l’oro veniva trasformato in lingotti che dovevano poi essere trasportati altrove, la polizia dà la caccia alla refurtiva e a chi se ne sta occupando. Quando trovano il Professore e i suoi scagnozzi – chiamiamoli così – questi decidono di arrendersi, vengono catturati, e il bottino sequestrato. Direi che qui ci siamo tutti rimasti un po’ male, ma attenzione! Il colpo di scena arriva poco dopo, quando Marsiglia e gli altri si accorgono che, sì, sono stati catturati, ma non li stanno trasportando da nessuna parte. Qui, signore e signori, capiscono di essere stati imbrogliati e che quelli entrati nella cisterna non erano poliziotti, bensì altri ladri… e, sì, hanno portato via tutte le tonnellate d’oro! Non finisce qui, perché gli uomini che hanno derubato il Professore si riveleranno essere il figlio e la ex moglie di Berlino! KABOOOM!

Se potessi congratularmi con gli scrittori di tutto ciò, lo farei! Sono stati proprio incredibili, hanno dato un senso a tutti i flashback visti fin’ora, con tanto di sorpresa.

Okay, oltre a questo… distacchiamoci un attimo, torniamo in banca. Il Professore, dopo aver persino litigato con Lisbona, comunica che l’oro è sparito. Poco dopo vengono catturati e Sergio, a sua volta, si consegna alla polizia, in modo da ‘cadere’ insieme ai suoi compagni; lasciando tutto nelle mani di Sierra.

Dopo aver interrogato Denver e separato Rachel e il Professore dal gruppo, Tamayo decide di continuare a far credere che lo scontro stia continuando all’interno dell’edificio, mentre fuori vengono trasmessi in diretta mondiale i video di come i rapinatori siano riusciti a portare fuori l’oro. Da qui per lo stato della Spagna si mette male, mooolto male. Così fa di tutto per recuperare il bottino. Bottino che si pensa essere ancora della banda, quindi la polizia insegue Marsiglia e gli altri che fanno credere che l’oro sia stato buttato in mare. Tutto inizia ad avere un po’ dell’assurdo: i rapinatori sono stati derubati a loro volta, eppure i poliziotti continuano a inseguirli, allo stesso tempo cercano di recuperare l’oro per ridarlo allo stato. Una persona che non segue la serie, solo a leggere questa cosa, si farebbe quattro risate per il nonsense. Va beh, andiamo avanti, perché, no, non è finita! Sierra recupera la refurtiva da Raphael e Tatiana, mentre il Professore riesce a patteggiare con lo Stato e con Tamayo.

In pratica la conclusione della stagione è: l’oro viene ridato a chi di dovere a patto che i rapinatori riescano a uscire dalla banca e che nessuno gli dia la caccia. Come? Facendoli credere morti. Quindi nel finale abbiamo: Denver, precedentemente portato fuori dopo l’interrogatorio, diventa parte del Programma Protezione Testimoni e tutti gli altri vengono scortati fuori in un sacco nero.  Una volta sulle ambulanze escono tutti e successivamente avranno una nuova identità.

Questo è tutto, più o meno, quello che succede in questa seconda parte. Nel complesso è stata abbastanza all’altezza delle mie aspettative, tranne l’ultimo episodio. Su cinque, quattro puntate sono state ricche di azione e colpi di scena, al punto di tenerti incollata allo schermo. L’ho trovata meno emozionante per quanto riguarda le tematiche personali, che nelle passate stagioni sono state ampiamente affrontate. Per qualche personaggio ho già detto che mi aspettavo di più, soprattutto per quanto riguarda Rio e Palermo. Mentre altri li ho trovati insopportabili o comunque abbastanza pesanti, ad esempio Lisbona e Stoccolma. E, come già detto, il personaggio più incredibile è stata Sierra.

In sostanza, mi aspettavo un finale molto diverso, però rispetto ad altre serie possiamo dire che sia stato abbastanza bilanciato. Va bene così. Forse sono io ad avere aspettative alte.

Non parlerò dei flashback, perché li trovo noiosi anche se utili a volte. Molto carina, invece è stata la scena conclusiva: tutti abbracciati in cerchio e le scene dove cantano per l’ultima volta ‘Bella Ciao’.

Possiamo dire che questo viaggio sia terminato qui… spero! Non avrebbe molto senso un’altra stagione. Ci rivedremo, forse, nel 2023 con la serie su Berlino!

 

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