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Recensione Serie Tv – Hawkeye – 01×03

 

“Eco”

 

Bentornate Fenici!

Riprendiamo con un flashback sulla vita di Maya Lopez aka Echo. Nel 2007 la bambina frequenta una scuola normale e non per sordi, come dovrebbe essere, ma per il padre la piccola è speciale e non ha bisogno di un istituto particolare. La vediamo rialzarsi parecchie volte, sia quando fa lezioni di Karate che altro. L’uomo che l’ha messa al mondo fa parte della “mafia in tuta” e viene ucciso da Ronin, ecco perché lei vuole la sua morte.

 

Nel presente riprendiamo la scena da dove l’avevamo lasciata, con i nostri protagonisti ancora legati alle giostre che incontrano appunto Echo, la quale vuole sapere se è lei Kate Ronin; Clint le dice che Ronin è morto per mano della Vedova Nera ma la giovane non gli crede.

Inizia una bella scena d’azione, una volta che il nostro eroe si è liberato, infatti, riprende arco e frecce ma Echo distrugge il suo apparecchio acustico e, dato che lui fa “troppo affidamento alla tecnologia”, Clint rimane sordo per quasi tutta la puntata e dovrà fare affidamento a Kate.

Riescono a disfarsi dei “mafiosi in tuta” con un lavoro di squadra, frecce con mille trucchi e una sintonia mai vista. Proprio nello stile di “Buddie cop movie”.

La puntata finisce con un altro cliffhanger nell’attico dei Bishop, dove Clint viene preso di sorpresa da Jack, il futuro marito della mamma di Kate, con una spada puntata al suo collo e non una spada normale ma quella di Ronin.

Considerazioni

Finalmente entriamo nell’azione, e ok, per chi ha detto che è lenta, che “oddio mi sono addormentato” beh, avete una soglia dell’attenzione molto bassa. La serie è stata fatta per onorare Clint, per capire il suo dopo “Endgame”, per scoprire come ha elaborato il lutto di Nat oltre che la sua famiglia e per introdurre nuovi personaggi che andranno ad arricchire l’MCU. Insomma, dopo tutta questa serie di morti, Kate diverrà in primis la nuova Occhio di Falco negli Young Avengers (nuova serie tv), Echo avrà una serie tutta sua con lo spin off di Hawkeye, ricordiamoci che suo  il padre viene ucciso da Ronin, alter ego di Clint nella serie televisiva, mentre nei fumetti lo ucciderà Kingpin. Echo nei fumetti è anche un interesse amoroso per Daredevil, chissà quale via prenderanno gli sceneggiatori della Marvel.

Kate è simpatica. Se all’inizio non sapeva né di carne nè di pesce, ora mi ha conquistata. Divertente il suo voler tirare fuori Clint dal suo anonimato, l’essere l’Avenger che nessuno nota. Mentre Kate disegna il possibile nuovo look di Clint si vedono citazioni, ovvero riferimenti, al costume del nostro eroe in versione fumetto.

Abbiamo questo misterioso personaggio detto lo “zio”, colui che è al di sopra della “mafia in tuta” e di Echo. Che sia Kingpin? Quello di Vincent D’Onofrio? Potrei gridare così come la voce del Daredevil della serie televisiva: Charlie Cox sia a tutti gli effetti nell’MCU. E Jack? Lui altri non è che lo Spadaccino, altro cattivo del mondo Marvel, sapevo che non me la contava giusta.

Adoro come sempre l’atmosfera natalizia, anche se la serie è stata la prima a essere girata e l’ultima a uscire non è malvagia, certo non è ai livelli di The Falcon and The Winter Soldier o Loki. Ognuna ha un genere diverso e vari personaggi o nemici che poi faranno parte dell’MCU.

Come sempre, Marvel sul pezzo. Ha affrontato la disabilità di Echo, ovvero la sordità, e la mancanza di una gamba senza pesantezza, una bambina che si chiede perché sia una scuola normale e non una speciale oltre a un padre che l’ha sempre vista per quello che è, unica.

Non ho altro da dirvi se non, ci vediamo alla prossima per scoprire i vari colpi di scena e vi assicuro che ci saranno.

 

Un saluto dalla vostra Mal

 

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Francesca

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