E anche oggi il Dottore ci stupirà!!! Doctor Who S11e03 “Rosa”

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Buongiorno dottorini, oggi parliamo della nuova puntata del Doctor Who, nome che sembra italiano, ma italiano non è; si tratta del nome proprio del personaggio fulcro di tutta la puntata.
La nostra squadra “di viaggiatori nel tempo” arriva a Montgomery nel 1955, periodo molto buio dell’America (per chi non lo ricordasse siamo nel periodo di segregazione tra bianchi e neri), uno dei nostri viene schiaffeggiato da un altro uomo, solo per aver sfiorato la moglie di quest’ultimo per restituirle il fazzoletto.
Mi sono arrabbiata anch’io sul momento, poi ho riflettuto sul periodo in cui ci troviamo eh beh, tempi veramente terribili; mentre i nostri stanno cercando di affrontare l’epoca in cui sono capitati, interviene una signora nera che chiede scusa per il loro comportamento definendoli stranieri (non del tutto errato visto che sono inglesi).
Questa donna é….. Rosa Parks, donna realmente vissuta e ora è una leggenda!
La nostra avventura/disavventura comincia qui, perché all’inizio il gruppo voleva solo scoprire le tracce di energia, simili al TARDIS, che provenivano proprio dalla città, mentre invece si trovano invischiati nella storia.
Rosa Parks fu un’attivista del movimento contro la segregazione tramite il boicottaggio dei bus, nella puntata i nostri personaggi si trovano a Montgomery proprio il giorno prima del boicottaggio, tenutosi il 1 Dicembre.
L’energia deriva dal nostro nemico di episodio: Krasko, ex detenuto di Stormcase, con un limitatore impiantato nel cervello, che vuole modificare la storia, ma non potendo uccidere a causa del limitatore, decide di farlo con piccoli cambiamenti come il boicottare il giorno decisivo per la modifica della segregazione. Lascio a voi scoprire il resto.
Veniamo dunque a parlare della puntata: mi è piaciuta? Sì abbastanza; la nuova Dottoressa mi piace assai, è perfetta, non risulta banale o standardizzata solo perché è donna. È Dottore con i suoi pro e contro, sempre!
Il nostro trio in questo episodio è ben amalgamato: Graham è perfetto essendo lui stesso, un autista di autobus per tutta la puntata; Ryan è il povero nero che viene mal trattato di continuo, e vediamo la sua difficoltà ad accettare la realtà del passato, ma avrà un ruolo fondamentale; infine la nostra poliziotta che ricopre anch’essa un ruolo d’eccezione. Nessuno è lasciato a caso, nel piano del Dottore tutti sono fondamentali e ci sentiamo importanti anche noi, perché diventiamo parte della storia stessa.
In questo episodio incontriamo, oltre a Rosa, anche Martin Luther King, ora solo un prete, ma che mostra le proprie idee e contrarietà a questa segregazione.
Il tasto dolente è stato Krasko il cattivo. Mi è parso un personaggio di poca sostanza, si nota fin da subito che perderà lo scontro con il Dottore, anche se non vi aspettereste realmente contro chi della squadra, ma è solo verso la fine che capiremo…..
Che altro dire?! Per ora sto apprezzando molto questa undicesima stagione e il dodicesimo Dottore, speriamo tenga “botta” e non ceda drasticamente.
Alla prossima! Geronimooooo!